23. You'Re Not Welcome Here

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23.

Sento uno strano e forte rumore provenire dall'esterno della stanza e leggermente infastidita apro gli occhi venendo catapultata nel mondo reale. Sfortunatamente, aggiungerei.
La prima cosa di cui mi accorgo è di essere letteralmente e completamente spalmata su Louis e come un lampo mi viene in mente tutta la serata di ieri sorridendo quindi come un ebete.
Mi sposto dal corpo di Louis mettendomi su un fianco e continuo ad osservarlo mentre respira regolarmente con i capelli tutti disordinati spiaccicati sulla fronte. Non posso fare a meno di considerarmi la ragazza più fortunata del mondo in questo momento.
Louis è il ragazzo perfetto che tutte le ragazze sognano: è dolce, divertente, gentile ma allo stesso tempo può diventare un idiota assurdo e fare battute senza senso facendoti però comunque ridere perché non potresti mai rinunciare a vedere quel bellissimo sorriso sul suo volto. Inoltre è dannatamente bellissimo. Sfido a trovare una ragazza che direbbe che Louis è brutto perché, dai, non puoi non notare quei suoi occhi azzurri limpidissimi, quei capelli castani che sono sempre in disordine e vanno da tutte le parti, quelle sue labbra assolutamente desiderabili e tutti quei tatuaggi sparsi sulle sue braccia e sul suo corpo, sono il suo segno caratteristico, come se lo rappresentassero.
E non posso fare altro che amare tutte queste cose, forse me ne sono resa conto dopo troppo tempo che persona fantastica è Louis, e rimpiango ogni giorno sempre più di non avergli creduto ai tempi e non aver seguito i miei sentimenti. Ma ora sono qui, nel suo letto, ad ammirarlo in tutta la sua bellezza e non ho intenzione di andarmene da nessuna parte, ho gia sbagliato una volta, non ce ne sarà una seconda. Assolutamente no.

Sento dei mugulii provenire dalla bocca del ragazzo accanto a me e quindi sorrido cominciando ad accarezzargli il braccio aperto vicino al mio. Lui apre gli occhi lentamente e poi si gira nella mia direzione sorridendomi dolcemente mentre si sfrega gli occhi con le mani chiuse in due pugni. Non c'è niente di più tenero, giuro.

"Buongiorno". Sussurro piano sorridendogli e lui si lancia letteralmente su di me stringendomi tra le sue braccia.

"Buongiorno amore". Dice contento lasciandomi un bacio tra i capelli e io sorrido inconsciamente sentendo improvvisamente il mio cuore battere all'impazzata.

"Andiamo a fare colazione prima che si sveglino anche gli altri". Dice allontanandosi e annuisco in accordo anche se preferivo di granlunga rimanere abbracciata a Louis tutta la mattina in questo caldo e comodo letto. Mi alzo dal materasso e seguo il ragazzo fuori dalla porta mentre mi prende la mano e scendiamo le scale insieme fino ad arrivare nella grande cucina deserta. Louis aveva ragione, stanno ancora tutti dormendo.

"Thè o caffè?". Mi chiede aprendo un armadietto e mi guarda aspettando una risposta.

"Caffè. Ne bevo soltanto uno appena sveglia così non rischio di addormentarmi durante il giorno". Dico ridacchiando e lui annuisce divertito cominciando a prepararlo. Osservo attentamente la sua schiena e ogni suo piccolo movimento rimanendo appoggiata allo stipite della porta finché non si gira di scatto verso di me con uno sguardo incomprensibile.

"Vieni qui immediatamente". Dice serio appoggiandosi al mobile e io lo guardo confusa avvicinandomi lentamente fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo corpo.

"Non mi hai ancora salutato, sai?". Dice passando una mano tra i miei capelli fino a farla scendere sul mio fianco. Lo guardo sorridere mentre arrossisco per il suo sguardo fisso su di me e sposta la mano dietro la mia schiena. Con una leggera spinta mi avvicina a sé azzerando la poca distanza che c'era tra i nostri due corpi e mi sorride.
Appoggia velocemente le labbra sulle mie e sorrido quando sento l'altra sua mano accarezzarmi con due dita il fianco e la sua lingua che stuzzica il mio labbro.
Apro la bocca facendogli così approfondire il bacio e incastro le mie gambe tra le sue portando le mani tra i suoi capelli accarezzandoglieli lentamente. Lo sento mugulare di piacere e continuo a muovere la lingua con la sua finché non sento un colpo di tosse alle mie spalle.

𝟹𝟼𝟻 • 𝚜𝚎𝚚𝚞𝚎𝚕 "𝟼𝟶 𝙳𝚊𝚢𝚜" [𝚕.𝚝]Where stories live. Discover now