12. A Little Drunk

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Apro gli occhi lentamente girandomi su un fianco. La prima cosa che mi viene in mente è la festa di Niall, la discoteca ed Harry che balla insieme a me. Il resto? Vuoto. Completamente vuoto.
Metto a fuoco lo spazio di fronte a me e quando vedo dei ricci ad un centimetro di distanza dal mio naso spalanco gli occhi di scatto alzandomi troppo velocemente provocandomi un capogiro. Dannazione.
Mi guardo intorno riconoscendo la stanza di Harry e quando mi giro verso di lui vedendolo ricoperto da un leggero lenzuolo blu scuro che gli arriva soltanto fino al suo ombelico lasciando la parte restante e una gamba scoperta, caccio un urlo vedendo la sua pelle nuda.
Harry si alza di scatto guardandosi in giro e quando mi vede seduta sul letto a fissarlo mi guarda preoccupato.
"Cosa è successo?". Chiede con la voce più roca del solito alzandosi e spostando in volontariamente il lenzuolo, scopre anche me.
"Oh santo cielo". Impreco alzandomi di scatto dal letto quando mi accorgo di essere, come il riccio, soltanto in intimo.
"Oddio oddio oddio non ci posso credere. Non posso averlo fatto, no, Dio, no perfavore fa che non sia vero". Dico disperata cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza e Harry mi guarda confuso per poi raggiungermi e, posandomi le sue mani sulle mie spalle, mi ferma.
"Ti vuoi calmare un attimo?". Dice guardandomi dall'alto e io mi stacco ricominciando a camminare.
"No che non mi calmo, abbiamo dormito nello stesso letto ubriachi e mezzi nudi, oh Gesù non posso neanche immaginare cosa possa essere successo". Harry mi ferma facendomi sedere sul letto e mi guarda serio.
"Uno. Soltanto tu eri ubriaca. Due. Non abbiamo fatto sesso se è quello che pensi. Tre. Ti ho vista in costume, non cambia molto quindi calmati perfavore". Dice esasperato e io faccio un sospiro di sollievo tranquillizzandomi. Non è successo nulla. Oh che sollievo. Quando mi ricordo di essere però in intimo mi rialzo di scatto andando verso la scrivania di Harry e prendo una sua maglietta a caso infilandomela velocemente.
"Okay ora posso stare calma". Dico passandomi una mano fra i capelli e lui ridacchia.
"Ora possiamo andare a fare colazione, principessina ?". Chiede divertito aprendo la porta e io annuisco camminando verso di lui.
"Ma tu non ti metti nulla addosso?". Gli chiedo cercando di non guardargli troppo il corpo scoperto e lui alza le spalle incurante.
"È casa mia e sto bene così". Dice tranquillamente e cominciamo a camminare verso il piano inferiore.

Mentre scendiamo le scale sento delle voci provenire dal piano di sotto e Harry, di fronte a me, mi fa strada verso la cucina. Quando apre la porta mi ritrovo Louis e Niall seduti sugli sgabelli della penisola della grande cucina intenti a parlare tra di loro.
Quando notano la mia presenza dietro la grande schiena di Harry, si zittiscono e mi guardano.
Uno mi saluta sorridendo e l'altro mi squadra da capo a piedi disgustato facendomi salire una strana rabbia fino al cervello.
"Allora non solo Niall si è dato da fare questa notte". Dice guardando male Harry che in risposta alza le spalle sogghignando.
"Assolutamente no amico, anzi, credo che Niall in confronto non abbia fatto nulla di quello che abbiamo fatto noi due, vero tesoro?". Harry si gira verso di me sorridendo e io guardo confusa non capendo cosa gli sia passato per quel cervello bacato che si ritrova.
Louis scende dallo sgabello bianco avvicinandosi al riccio con uno sguardo indecifrabile.
"Ritieniti fortunato ad essere il mio migliore amico, ma sappi che questa volta hai esagerato alla grande". Dice incazzato per poi uscire dalla cucina con passo spedito e qualche secondo dopo sentiamo la porta di casa sbattere.
Harry scoppia a ridere e io mi avvicino dandogli una sberla sulla spalla.
"Mi spieghi che problemi ti affligono?". Gli dico guardandolo male e lui ride di più accarezzandomi i capelli.
"Oh Amy, sei così innocente tu". Dice ridacchiando girandosi a prendere due tazzine e io scuoto la testa raggiungendo il biondo che, appena mi siedo accanto a lui, sposta lo sguardo su di me.
"Era geloso marcio Amy". Dice sicuro di sé per poi bere l'ultimo goccio di latte presente nella sua tazza e se ne va lasciandomi confusa e interdetta ad osservare Harry di spalle che prepara il caffè.
Geloso? Louis? Di me? Ma perfavore.

Dopo qualche minuto, dalla porta spunta una chioma bionda spettinata che incornicia la faccia mezza addormentata di Samantha.
Si fa spazio sedendosi vicino a me e appoggia la testa sul marmo della piana senza dire neanche una parola.
Harry si gira appoggiando tre tazze sul tavolo per poi versarci dentro il caffè appena preparato.
Ringrazio e prendo velocemente una tazzina mettendoci tre cucchiaini di zucchero e, dopo averlo fatto sciogliere per bene, comincio a bere il liquido.
Con la coda dell'occhio vedo Samantha alzare la testa e con un cenno di capo di ringraziamento prende il caffè bevendolo tutto d'un sorso e si rialza dallo sgabello camminando fuori dalla cucina.
Alzo lo sguardo verso Harry e scrollo le spalle facendogli capire che è normale.
"È la solita combinazione post sbronza-sesso, tranquillo". Gli dico tranquillamente e lui scoppia a ridere contagiando anche me.
"Ieri sera ho guidato io la vostra auto e ora è giù in garage quindi potete restare quanto volete". Dice addentando un biscotto e io annuisco ringraziandolo e finendo il caffè.

N/A

Ecco a voi il capitolo. Da oggi sono ufficialmente tornata alla mia solita e insignificante vita di tutti i giorni quindi ricomincerò a postare un giorno e uno no come prima.
Anyone happy? ahahahha
Comunque. Per chi voleva una scenata di gelosia da parte di Louis, spero di avervi accontentate ;)
Un bacio

-Iris

𝟹𝟼𝟻 • 𝚜𝚎𝚚𝚞𝚎𝚕 "𝟼𝟶 𝙳𝚊𝚢𝚜" [𝚕.𝚝]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora