Stockholm Syndrome

CAPITOLO 27

"Mi scusi posso vedere Harry Styles?" Neanche il tempo di scendere dalla macchina che già mi ero fiondata dal poliziotto che lavorava lì.

"Mi dispiace signorina ma l'orario delle visite è scaduto". "La prego!" Gli misi 50 sterline sopra il bancone e lo guardai di nuovo negli occhi "per favore".

Prese i soldi e se li mise in tasca. Da dietro la scrivania prese un aggeggio che non so come si chiami ma sono sicura che si usi per parlare con le persone a distanza.

"Mark!" "Dimmi James" "Styles è nella sua cella?" "Aspetta..fammi controllare" ci furono attimi di silenzio e quindi deduco che stia controllando.

"Affermativo James..Styles è nella sua cella" "ricevuto, grazie". Si voltò per guardarmi e mi fece segno di seguirlo. Mi guardai dietro e vidi i miei genitori seduti in una delle sedie di plastica che mi fecero segno di andare. Raggiunsi il poliziotto e arrivammo in un corridoio lungo e stretto. Ai lati c'erano diverse celle con uomini, per la maggior parte, sulla cinquantina.

"406...407...408...409! Eccola." Prese le chiavi e aprì la porta. Vidi Harry seduto nel piccolo letto attaccato alla parete con la testa china che giocherellava con le mani. "Styles...hai visite" quando lo chiamarono alzò lo sguardo. I suoi occhi si spalancarono per lo stupore di trovarmi lì. "Vi do 10 minuti. Niente di più, niente di meno" e così uscì.

"Eve! Amore mio!" Disse alzandosi e venendo a stritolarmi in un abbraccio spacca ossa. Ricambiai quel suo gesto così pieno d'affetto e mi lasciai cullare dalle sue braccia. "Dovevo essere io a venire da te non tu da me. Non è romantico altrimenti!". Risi e lo abbracciai di nuovo ma lui si staccò velocemente, prese il mio viso tra le mani e mi guardò intensamente prima di unire le sue labbra con le mie.

"Quindi principessa...cosa avresti intenzione di fare adesso che sei qui?" Disse sedendosi sul letto e facendomi segno di sedermi accanto a lui. "Non ne ho la più pallida idea" dissi ridendo. Harry si passò una mano sulla faccia come per dire 'cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?'.

"Ehi!" Dissi dandogli uno spintone con la spalla "mi sei costato 50 sterline Styles..dovresti ringraziarmi!" "Quanto?!?" Disse incredulo. "Guarda che i poliziotti costano eh!" "Scherzi a parte...perché hai pagato così tanto?" "Perché non è più orario di visite adesso ma per una bella ragazza e dei bei soldi ha fatto un eccezione". Gli feci un occhiolino e lui circondò il mio bacino con una mano avvicinandomi più a lui. "Beh...peccato che questa bella ragazza è già impegnata" e fece unire per la seconda volta le sue labbra con le mie.