CAPITOLO 2

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Devo ringraziare tutti i santi in paradiso che tra tutti quegli uomini, di cui ogni cellula del loro corpo vale milioni, ci sia una persona normale proprio come me. Lui è Niall Horan. Figlio di amici di papà. Frequenta la mia stessa scuola e abbiamo insieme ma la maggior parte dei corsi. È una persona fantastica. Mi confido con lui e mi fido ciecamente. Oltretutto non è tanto male infatti mezza scuola gli va dietro compresa Clary Jackson. Non è che io la odi. È solo che non sono eccitata sul fatto che lei esista. Tutto qui.
Papà suona il campanello aggiustandosi per la ventesima volta la cravatta che se potesse parlare c'è l'avrebbe già mandato in tutti i modi possibili e immaginabili.
"Loris, puntuale come sempre. Maddie, Eveleen un piacere rivedervi." E come ogni brav'uomo di casa che si rispetti si sposta facendoci entrare non togliendo gli occhi dalla leggera scollatura di mia madre. Disgustoso.
Andiamo in sala dove troviamo tutti gli altri amici di papà seduti e chiacchierare allegramente.
Mentre mia madre e mio padre si uniscono a loro sento qualcuno abbracciarmi da dietro "ciao splendore" mi girai con un sorriso stampato in faccia. Finalmente. "Ciao biondo tinto" dissi scompigliandogli i capelli. Lui alzò gli occhi al cielo sorridendo e mettendoseli a posto. Prima che potessi dire qualcosa mio padre mi bloccò. "Eveleen, tesoro, vieni che ti presento quell'amico di cui ti ho parlato in macchina." "Arrivo" sussurrai un 'arrivo subito' a Niall e andai verso mio padre.
"Harry ti presento mia figlia Eveleen. Eveleen lui è il signor. Styles" "un piacere conoscerla" dissi in modo cordiale incatenando i miei occhi neri nei suoi verdi. Se fossero tutti così gli amici di papà verrei più volentieri. Era vestito non troppo elegante ma neanche troppo sportivo con una semplice camicia bianca sbottonata i primi due bottoni che lasciava intravedere i suoi tatuaggi, pantaloni neri e converse ai piedi. Con i ricci che gli ricadevano sulla fronte e quelle tenere fossette che si formavano ai lati della bocca quando sorrideva, sembrava fosse uscito da una rivista.
"Il piacere è tutto mio signorina Evans" disse baciandomi il dorso della mano. "Se non ti dispiace Loris potrei scambiare due parole con tua figlia? Magari davanti a una bibita fresca." "Oh certo Harry non hai neanche da chiedere" sorrise e ci lasciò da soli. Andammo insieme in cucina senza fiatare. Sentiamo che ha da dirmi.

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