Tutti erano andati a dormire e nella casa regnava un silenzio tombale. Pian piano mi alzai cercando di non fare rumore. Mi ero già vestita e avevo preparato la borsa quando Harry se n'era andato. Aprì la porta della mia stanza e guardai a destra e a sinistra. Via libera. Scesi giù dalle scale e aprì la porta ma suonò subito l'allarme. Porca la miseria. Sentì dei passi e vidi Harry in cima alle scale. Scese velocemente e io provai a correre verso l'esterno ma lui me lo impedì chiudendo violentemente la porta e sbattendomi contro essa. "Ho cercato di essere buono e comprensivo Eveleen. Ho cercato di fare la stupida parte da ragazzo dolce ma tu rendi le cose ancora più difficili". Sentì un forte dolore. Mi aveva appena dato un pugno al fianco. Stavo per cadere a terra con le lacrime agli occhi. Stavo singhiozzando ma prima che potessi toccare il suolo due forti braccia mi presero e mi cullarono abbracciandomi. "Shhh....non è niente" "io non ti capisco Harry e non ti capirò mai." Dissi stringendomi ancora di più a lui e piangendo ininterrottamente. "Lo so piccola. Lo so" e mi diede un bacio sulla fronte. "Vieni" mi prese per mano, asciugò le lacrime che erano rimaste e mi portò in camera sua distendendomi sul letto insieme a lui. Mi girò per un fianco e mise un braccio intorno alla mia vita avvicinandomi a lui mangiandomi il punto dolorante. "Buona notte principessa".
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Stockholm Syndrome
Fanfiction'Con l'espressione "Sindrome di Stoccolma" si intende uno stato psicologico che si manifesta in seguito ad un episodio traumatico, ad esempio episodi di violenza fisica o verbale. Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattam...
