CAPITOLO 19

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"Bene ragazzi questa sarà la vostra stanza per stanotte" disse Chase aprendo una porta del piano di sopra. "Non so davvero come ringraziarti Chase davvero" disse Harry mettendogli una mano nella spalla "per qualsiasi cosa sai che puoi contare su di me" disse Harry guardandolo dritto negli occhi. "Figurati amico quando vuoi" disse facendo un sorriso a trentadue denti. "Vi lascio sistemare" disse andandosene. "Dopo di te" disse Harry facendomi entrare per prima. Gli sorrisi e un flebile 'grazie' uscì dalle mie labbra. Fece per chiudere la porta ma Chase lo bloccò entrando. "Scusatemi ragazzi ma Eveleen..." Disse guardandomi. "...ho pensato che volevi qualcosa per domani per non usare sempre le stesse cose quindi prendi questi. Erano di mia sorella ma puoi tenerli tu" disse dandomi una tuta leggera. "Grazie mille Chase ma a tua sorella non dispiacerà vero? Lei dov'è?" Dopo qualche secondo di silenzio guardai Harry che era diventato improvvisamente rigido e triste, nel suo sguardo si leggeva il dolore e Chase stava stringendo il pomello della porta così forte che avrebbe rischiato di romperla con la testa bassa. "Oh no tranquilla. Non le darà alcun fastidio. Lei non c'è più" lo vidi che faceva un debole sorriso. Uno dei più falsi che io abbia mai visto. "Bene vi lascio soli" disse andando via. Guardai Harry che era nella stessa posizione di prima ma guardava un punto fisso dietro di me senza degnarsi di guardarmi. "Harry..." "Lasciami da solo Eveleen" disse serio non muovendo lo sguardo. "Ma Harry..." "Va via Eveleen!" Disse urlando guardandomi dritto negli occhi. "Se ho detto qualcosa che non dovevo dire scu...." Non riuscì a terminare che uno schiaffo arrivò dritto nella mia guancia. Ormai c'ero abituata ai suoi sbalzi d'umore. Non era una cosa nuova, neanche che mi picchiasse.

Mi diede uno schiaffo così forte che girai la testa dall'altra parte. Sentivo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente. Troppo. Era agitato gli si leggeva in faccia.

Misi una mano nel punto appena colpito e lo guardai e vidi che il suo sguardo non era cambiato di una virgola. Arrabbiato e di fuoco. Uscì correndo verso la porta e andai verso Chase in cucina. "Ehy principe...." "Chase" dissi buttandomi letteralmente tra le sue braccia piangendo. "Devi avere pazienza piccola. È un tasto dolente per lui. Io bene o male sono riuscito a superarlo ma devi dargli tempo. Non può dimenticarla da un giorno all'altro." Mi spostai dal suo abbraccio e lo guardai in faccia asciugandomi le lacrime che erano scese "che vuoi dire con questo?" "Non sta a me dirtelo principessa" disse mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sorridendo. "Sarà lui se vuole e se lui se la sente allora te lo dirà. Ti posso dare solo un consiglio: non pressarlo con questa cosa lo fa star male ok?" Disse sorridendo debolmente senza mostrare i denti. Annuì ma prima che potessi dire qualcosa entrò Harry nella stanza "Chase puoi lasciarci da soli qualche minuto" disse guardandolo. Chase annuì. "Certo fate pure. Io vado a comprare qualcosa altrimenti stasera restiamo senza cena. A dopo" mi diede un bacio sulla guancia e salutò Harry con una pacca sulla spalla.
Siamo soli. Solo io e lui.

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