CAPITOLO 14

5.3K 203 20
                                    

"Svegliati amore ho una sorpresa per te" sentendo quella voce mi alzai stropicciandomi gli occhi e sbadigliando vedendo Harry armeggiare con qualcosa. "Coricati nel letto a pancia in giù..." e quando vide che non lo stavo facendo continuò la frase "...ora". Feci come mi aveva chiesto anzi...ordinato e guardai nella sua direzione cercando di capire cosa stava prendendo.
"Gira la faccia dall'altra parte tesoro" disse non guardandomi ma sicuramente,conoscendomi, sapeva che stavo guardando nella sua direzione, curiosa com'ero. Girai la testa dall'altro lato quando sentì una pressione nel mio sedere, segno che si era seduti sopra di me. Si abbassò lentamente arrivando al mio orecchio e sussurrò "non avere paura". Chiusi gli occhi. Eccome se avevo paura. "Ti avevo detto che avremmo fatto i conti e adesso li faremo" si alzò col busto ma non si mosse da dove era seduto. Mi alzò la maglietta fino a metà schiena per poi passare le sue mani su di essa facendo cerchi immaginari. Sentì il metallo andare contro la mia pelle delicata. Sbarrai gli occhi e piccole lacrime iniziarono a scendere nelle mie guance. "Shh piccola non piangere: tra poco sarà tutto finito, tu avrai imparato la lezione, non mi risponderai più così e saremo tutti felici"

Dopo altre 4 frustate mi diede un bacio sulla guancia mentre io rimasi nella mia stessa posizione. Non mi preoccupai neanche di abbassare la maglietta, ero troppo scossa. Lui si alzò da sopra di me e ripose nel cassetto l'oggetto che aveva usato per frustarmi. "Buona notte piccola Eveleen" disse sottovoce prima di chiudere la porta a chiave alle sue spalle.

Il giorno dopo mi svegliai nella stessa posizione in cui mi ero addormentata. Cercai di girarmi ma non ci riuscì per il dolore atroce che la mia schiena non riuscì a sopportare. "Cristo" dissi strizzando gli occhi per il troppo dolore. Misi la mano destra sul materasso cercando di aiutarmi ad alzare ma si piegò subito per il semplice motivo che il giorno prima l'avevo sbattuta contro il muro presa da un attacco di rabbia. Sbuffai e mi aiutai con la mano sinistra e finalmente riuscì a sedermi nel letto con i piedi fuori.

"Buongiorno principessa ben svegliata" Harry fece irruzione in camera e si sedette accanto a me dandomi un bacio sulle labbra. Lo fece durare ancora di più mettendo le mani sulle mie guance facendo scontrare le nostre lingue. Non riuscì a respingerlo. Dovrei essere arrabbiata con lui, anzi furiosa per il semplice fatto che mi ha rapita e frustata ma non ci riesco. Non riesco ad essere arrabbiata con lui. Ogni volta che mi tocca, ogni volta che la sua pelle entra in contatto con la mia, anche per picchiarmi, tremo. non tremo per paura ma...non lo so. Non ve lo so spiegare. È una sensazione strana. Non so descriverla.

Misi le mie mani dietro il suo collo approfondendo il bacio. Spostò le sue mani nella mie schiena. Sussultai a quel contatto visto che le mie ferite che mi aveva procurato ieri sera erano ancora aperte. "Che c'è?" Chiese staccandosi. "Nulla" dissi cercando di nuovo contatto con le sue labbra. Lui mi evitò e mi fece girare. Notò il sangue seccato e le ferite ancora aperte. "Sarà meglio che ti disinfetti" è detto questo sparì dietro la porta andando in bagno a perdere cotone e disinfettante.

Stockholm SyndromeWhere stories live. Discover now