Capitolo 22

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-Pisa?- mi chiede James
-Si - rispondo - "Sta per cadere ma non tocca terra." La torre di Pisa è storta e sembra che sta cadendo ma non cade-
-Come ho fatto a non pensarci prima - esclama James- come ti è venuto in mente?-
-Non lo so- rispondo - ma... tu sai guidare?-
- Solo le moto- dice- perchè? -
-Pensaci- rispondo - siamo in un garage-
Ci alziamo e ci dividiamo per cercare una moto. Io controllo il quarto e il terzo piano mentre James i primi due. Non è molto facile perché i garage sono usati più per parcheggiare macchine. Sono pochi quelli che parcheggiano anche la loro moto. Lo so benissimo che non si ruba ma dobbiamo cercare di finire al più presto questo viaggio.Dopo mezz'ora non ho ancora trovato niente.
-Ho trovato una moto- urla James dal piano di sotto.
Corro verso le scale e lo raggiungo.
James è vicino a una moto in ottimo stato e penso ( spero ) capace di muoversi.
-Come facciamo a metterla in moto?- domando a James
-Stai a vedere - risponde e prende dal suo zaino lo stilo. Questa volta però fa una runa che non ho mai visto. Quando lo stilo non è più sul metallo si sente il motore accendersi .
-Che runa è? - chiedo
-Di apertura - dice - si può anche per accendere i motori l'ho scoperto una volta mentre non trovavo le chiavi della mia-
-Secondo te c'è abbastanza carburante?- chiedo mentre saliamo sulla moto.
-Lo vedremo- risponde e partiamo.
Non usciamo dall'uscita principale ma da quella sul retro e ripercorriamo la strada che la macchina che ci ha portato ha fatto.
- Come hai imparato a guidare le moto? - chiedo quando arriviamo all'autostrada
- È stato mio padre- dice- mi aveva anche regalato la moto che avevo all'accademia -
-Mi dispiace - dico.
-Non è niente- risponde
- Ripagherò tutto quello che ti ho fatto perdere- gli dico.
-Non ce n'è bisogno - dice
-Pisa è vicino Firenze, dopo che abbiamo trovato l'indizio potremmo andare dai tuoi - spiego
- Forse non è una cattiva idea- dice- hai ragione tu , sono il mio sostegno -
- Pensavo che dicesse di no- dico- sei molto testardo-
-Non è vero- risponde
-Convinto tu-
-Non sono convinto, so di non essere testardo. -
- Va bene-
-Va bene- dice
Mi fa molto piacere che James abbia cambiato idea. Questa potrebbe essere l'ultima volta che li vede, per colpa mia . Chissà cosa penseranno i suoi genitori. Certo rischiare la propria vita per della gente che non conosce nemmeno perché gli piaccio , non è quello che i genitori vogliono sentire dai loro figli. I miei genitori erano amici dei suoi, forse anche loro avrebbero agito come il figlio. Questo non possiamo saperlo. Io non posso saperlo. Io non li conosco e loro non conoscono me.
-Come reagiranno i tuoi sapendo che stai rischiando la tua vita per me?- chiedo a James
-Non lo so - risponde
Fantastico,  neanche lui lo sa. Speriamo che non mi cacciano di casa, uccidere no perché devo sempre salvare la mia famiglia da Kaius. Ripenso al Console e quello che mi ha detto all'accademia. LEI NON SAPEVA NIENTE DEI SUOI PIANI. E adesso, perché ,mi sta dando la caccia insieme al Conclave ? Non credo soltanto perché sono scappata dell'accademia. C'è qualcosa sotto.
-Manca un quarto d'ora - dice James mentre prendiamo la strada per Pisa- la porto vicino alla torre?-
-Si, grazie signore- rispondo e lui ride.
-Io ho visitato Pisa, quando ero piccolo- dice - mi ricordo la strada più veloce.
Invece di metterci un quarto d'ora, arriviamo vicino alla torre di Pisa in cinque minuti. Ho l'impressione di già sapere dove si trova l'indizio. È quasi il tramonto dobbiamo fare presto.
-Dobbiamo salire fino in cima- dico a James e saltando la fila per entrare, iniziamo a correre. Dopo sei piani mi gira la testa.
-Sai dov'è l'indizio?- chiede James
-Penso di si- rispondo
Ormai inizio a capire come ragiona Kaius. Mancano soltanto due piani.
-Non c'è niente- dice James quando arriviamo all'ultimo piano.
-Ma non dobbiamo cercare qui - dico - dobbiamo salire sul tetto -
-Ok- dice James terrorizzato
Cercando di non cadere, metto i piedi sulla protezione e inizio a issarmi sul tetto. Quando arriva anche James sul tetto noto che è bianchissimo dalla paura. Mi sono completamente dimenticata che la torre di Pisa è storta e di conseguenza anche il tetto è storto. L'indizio si trova proprio dall'altra parte. Faccio un respiro e vado verso il biglietto. Prego di non cadere. Prendo il biglietto e lo mostro a James .                                                          -Meglio che scendiamo - dico (sempre cercando di non schiacciarci come delle sottilette) . Rimesso piede dentro la torre , io e James leggiamo il biglietto.
Giotto e Michelangelo
-Firenze - diciamo io e James in coro

Angelo per metàDonde viven las historias. Descúbrelo ahora