Capitolo 15

126 19 0
                                    

Leone e santo, non si può essere la stessa cosa( o almeno credo). Vado da James e gli dó il biglietto.
-Esistono i leoni santi?- chiede quando finisce di leggere
-Non lo so- rispondo
- Neanche io- dice
Io sono cattolica ma non ricordo nessun santo che ha la forma di un leone. I santi sono umani.
-Ho fame- James prende due panini dallo zaino.
- Anch'io - dico e gli rubo un panino da mano.
-Ehi non ti prendere troppa confidenza, si chiede perfavore- dice
-Please?- chiedo
- Mangia- dice
Il panino per me è enorme, solo James riuscirebbe a mangiarlo. A metà panino sono piena e lascio l'altra parte per lui.
-Stavo pensando - dico- esiste per caso un santo che ha come simbolo un leone-
James scatta in piedi e capisco che sá la risposta.
- Sono un santo e sono un leone . Il prossimo indizio è dove il mio nome è famoso. Facile è San Marco ed è....-dice
-....il patrono di Venezia - concludo la frase.
- E come ci arriviamo a Venezia? - chiede James - Non con il treno-
-Non possiamo prendere il treno - rispondo - è una laguna!!-
-Giusto- dice
Mi guardo intorno. Il posto è pieno di macchine, ma non possiamo rubarne uno. Inizio a camminare verso un viale che porta in una grande piazza dove si vede il mare, James intanto mi segue.
-Ho un idea- mi fermo - abbiamo bisogno di un traghetto.
- I traghetti camminano sull'acqua? - chiede
-Sii. Facciamo di nuovo quella runa, entriamo in un traghetto ed eccoci a Venezia - spiego.
-Voglio farti notare che il tempo non è dei migliori, tra poco pioverà. - dice indicando il cielo
- Dobbiamo ripararci - dico
-Ti andrebbe di dormire in un museo?- chiede
- No ma se l'alternativa è bagnarsi e prendersi una bronchite si- rispondo
- A me piacciono i musei - prende una mappa della città - andiamo a dormire nel museo di storia naturale?
- Non sono mai andata a un museo di storia naturale - rispondo - deve essere divertente, quindi si-
Per farci la runa entriamo in un vicolo buio e quando finiamo corriamo verso il museo. All'entrata c'è una fila interminabile.
-Ci sarà di sicuro una porta sul retro - sorpasso James e corro verso il retro del museo . Lí c'è una porta.
-È chiusa a chiave - dico a James
-Spostati- dice e dà un calcio alla porta sfondandola.
-Wow- mormoro ed entriamo in una specie di ripostiglio. A destra c'è un'altra porta ma questa volta aperta .
Siamo nel museo, precisamente nella sala dei dinosauri , da bambina li odiavo , li odio ancora e li odieró per sempre. Controllo l'orologio sono le 4.
-Qui chiudono alle 9- dice James
-Come lo sai? -chiedo
-Guarda- indica un foglio - sta scritto lí-
Il museo chiude alle 9.
-Che ne dici di fare un giro- mi chiede James
- Va bene- rispondo - però non voglio vedere i dinosauri, li odio.-
-Non è che hai paura?- chiede
-Non è vero- rispondo
-Ok-
Dopo la sala dei dinosauri c'è quella di mineralogia. Sinceramente non so cosa sia e anche dopo aver letto qualche spiegazione ho le idee ancora più confuse. Poi c'è la sala di zoologia ( so cos'è!), che a mio parere era la parte più bella del museo, ci sono animali dell'età dei dinosauri e ci sono anche delle vetrine che rappresentano i vari ambienti naturali. Quella preferita di James è l'evoluzione dei vegetali. Lí ci sono tantissime piante e si vede anche come nel tempo sono cambiate. Non avrei mai detto che mi sarebbe piaciuto tanto un museo. Quando arrivano le sette, James dice che ha fame( avvolte penso che il suo stomaco sia un orologio ). Andiamo in caffetteria e prendiamo un gelato. Mi mancava qualcosa di commestibile. Se tutto finirà liscio , la prima cosa che farò è ordinare una pizza.
-Non mangio un gelato da anni- dice James mentre ci sediamo
-Ora dimmi - chiedo- meglio questo o la pasta bruciata dell'accademia? -
-Ma stai scherzando -risponde - molto meglio il gelato-
Anche mia mamma faceva i gelati ed erano buonissimi. Diceva sempre che non potevi mai sapere cosa ci metteva l'industria nel gelato quindi è meglio farlo a casa. Io non sono mai stata convinta al 100%. I gelati di mamma erano buoni ma non potevi fare gusti molto compelssi, dovevi limitarti a fare quello a fragola o al limome o al cioccolato. Al contrario dell'industria che produceva panna cotta e caramello. Dopo che finiamo di mangiare ci facciamo la runa per non farci vedere e aspettiamo le nove. Dormiremo nella caffetteria così se a James viene fame riesco a sfamarlo.
-Non ci credo-dico a un certo punto
-Cosa?- chiede
-Una settimana fa vivevo come una ragazza normale e adesso sono il contrario nella normalità. - spiego
-Ma sei sempre tu- dice - sei sempre Sam. Il mondo cambia ma non siamo sempre gli stessi-
Lui inizia ad avvicinarsi a me. Solo dopo capisco perché. Le sue labbra toccano le mie. Non è come i primi baci , questo lo aspettavamo entrambi. Mentre il tempo passava noi ci innamoravamo sempre di più. Io non me ne sono accorta. Quando lui è stato male io avevo paura, avevo paura di perderlo e questo è successo anche a lui quando ho avuto quel graffio.
-Tu mi ami ? - domanda
-Si- rispondo

Angelo per metàNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ