Capitolo 18.

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Era tanto, troppo tempo che non provavo quel formicolio di adrenalina che ti scorre per tutto il corpo mentre stai combattendo, quella sensazione che ti sprona ad andare avanti e che prende il controllo del tuoi movimenti. Mi era mancato.

Mi abbasso schivando un fiammata che arriva alle mie spalle mentre con un campo di forza getto il soldato che me l'ha lanciata contro il muro di pietra accanto a noi.
Non so da quanto tempo stiamo cercando di batterli ma abbastanza da farmi sentire nel pieno del combattimento.
Faccio ancora fatica a gestire gli istinti che la mia dote mi provoca, quel senso di uccidere e distruggere chiunque io ritenga ostile continua a muovere la mia volontà persino quando mi alleno.
Creando un dosso nel terreno spingo in aria altri due uomini, facendoli precipitare a terra con un colpo secco. Non so se sono solo storditi oppure morti ma poco importa.

«Nako, alle tue spalle!» Mi urla Archel e proprio mentre mi giro uno dei soldati si lancia su di me, facendomi cadere a terra sotto il suo peso.
Batto la testa sulla pietra e gemo per il dolore, perdendo il controllo sul mio corpo, mentre il soldato si accinge ad infilzarmi con una lama.
Mira alla testa ma con uno scatto rapido la sposto a sinistra schivando il colpo; nello stesso modo mi comporto con i successivi attacchi e quando mi accorgo che l'uomo è affaticato dai tentativi alzo il ginocchio e lo colpisco alla schiena facendolo cadere a lato dal dolore.
Mi alzo afferrando il pugnale e con un colpo secco lo pianto nel suo petto, stringendo forte il manico da cui sembra arrivare tutta l'adrenalina che ho addosso.

Rimango a fissare nella stessa posizione il corpo morto del soldato per attimi interi, mentre il respiro affannato sembra regolarizzarsi.
Una mano si appoggia alla mia spalla facendomi sussultare e voltare verso la persona a cui appartiene.

«Gidan..» Sussurro guardandolo negli occhi e poi voltandomi a guardare il cadavere davanti a me.
Lancio un grido e mi alzo velocemente, barcollando all'indietro, finendo contro Gidan che mi sostiene per le spalle.
Con la mano davanti alla bocca continuo a guardare quello che ho fatto.

L'ho ucciso, l'ho ucciso io.

Comincio a tremare e piangere senza poter distogliere lo sguardo. Sono sicura che gli altri mi stiano guardando, forse scioccati o forse no, ma guardano me e quello che ho fatto.
Mi giro aggrappandomi alla maglia di Gidan e lasciandomi andare in un pianto pieno di singhiozzi mentre lui sussurrandomi di stare calma mi accarezza la schiena.

«Nako, calma.. Respira, va tutto bene.»

So che non va tutto bene ma confortata dal suo tono di voce dolce mi tranquillizzo e smetto di piangere, allentando un po' la presa sulla maglia.
Alzo lo sguardo e lui mi sorride, togliendo un ciuffo di capelli dal mio viso.
Come può farlo? Come può guardarmi e sorridermi così se sono un mostro?

«Va meglio?» mi sussurra e io annuisco tremante. Sorride una seconda volta e mi bacia la fronte.

«Ci stavano aspettando.» dice mio fratello catturando l'attenzione di tutti. «Questo significa due cose: siamo sulla strada giusta e che la vostra amica non è stata rapita da qualcuno a caso. Ma da Khitron.»

Se questo fosse stato un film probabilmente sarebbe partita una musica inquietante, di quelle che creano tensione.
Tutti i nostri corpi sono pervasi da un senso di paura all'idea che Clare sia nelle mani di quel pazzo fanatico. E tutte le nostre menti elaborano solo una cosa: dobbiamo salvarla al più presto.

«Bisogna riprendere il cammino.» esclama mio fratello, afferrando il suo zaino da terra, sporco di polvere e rovinato durante il combattimento.
Archel e Isaac fanno come dice e, dopo aver recuperato le loro cose, lo seguono.
Gidan mi guarda di nuovo, preoccupato.

«Ce la fai?» mi domanda e io mi allontano da lui barcollando un po'. La testa mi gira per lo sforzo ma so di potercela fare.

«S-si, non preoccuparti.» dico mentre lui mi porge lo zaino e mi prende per mano, avviandosi dietro agli altri.
Non riesco a togliermi dalla mente quello che ho fatto, vedo ancora chiaramente l'attimo in cui gli occhi dell'uomo si sono spenti mentre la vita lo abbandonava.
Mi mordo il labbro tentando di non piangere ancora, Gidan me lo ripeteva spesso nei mesi scorsi quando mi aiutava a controllare i poteri: devo essere più forte del demone che vive in me.
So di avere una forza distruttiva e devo tenerla sotto controllo prima di fare del male alle persone che mi stanno accanto. Sono una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in ogni momento, non sono più affidabile oramai. E quello che ho fatto oggi ne è la prova.

«A cosa pensi?» mi domanda dopo un po' Gidan, vedendo la mia espressione grigia.

«A niente di importante.» mento tenendo lo sguardo sul terreno.

«Nako, lo sai che n-

«E invece è colpa mia!» esclamo interrompendo Gidan che rimane sorpreso dalla mia reazione. «Quella "cosa" fa parte di me, lo sai benissimo. E non potrò mai fare nulla per controllarla davvero, avrà sempre la meglio su di me.»

Alle mie parole lui sospira senza aggiungere altro. Sa che ho ragione ma leggo nei suoi occhi, nei suoi gesti e nell'espressione del suo viso che lui non si arrenderà con me e che mi starà accanto comunque.
Mi abbraccia le spalle con il braccio con cui mi teneva per mano, attirandomi a se e lasciandomi un bacio tra i capelli.
Non mi merito questo ragazzo e non lo meriterò mai.

Sono passate due ore di cammino in silenzio quando mio fratello si ferma improvvisamente e senza voltarsi osserva i muri di roccia accanto a noi.
Ad un tratto alza il braccio puntando verso il muro di sinistra in cui, solo ora, noto un buco nella parte più alta.

«Ci siamo. Il loro nascondiglio è qui.»

- - -

Salve popolo wattpadiano, vi siete già ripresi dal ritorno a scuola oppure siete come me che ancora è in post depressione per la fine delle vacanze?

Anyway, in questo spazio autrice sarò veloce infatti ho solamente due piccole cose da dirvi:

1- Se qualcuno di voi qui conosce/segue Shawn Mendes potreste passare dalla fanfiction Memories che la mia migliore amica Mendesmile sta scrivendo?
È bravissima e sta facendo davvero un bellissimo lavoro quindi se passaste a dare un'occhiata la rendereste super felice e di conseguenza rendereste anche me.

2- E se invece seguite/conoscete i 5 Seconds of Summer, ho scritto diverse fanfiction ma soprattutto ho iniziato una storia su Calum e Michael; è un progetto a cui lavoro da parecchi mesi e che finalmente sto portando a termine.
La storia è ispirata alla trama di un videogioco (là troverete scritto tutto.) e si chiama Butterfly Effect.
Mi farebbe MOLTO piacere se passaste, magari anche se non conoscete i 5sos, visto che li ho usati "solo" come presta volto e nome, e magari lasciando un commentino e un voto.
Forse chiedo troppo ahahahah.

Ah, avrete sicuramente notato che ho cambiato punteggiatura per i dialoghi.
In questo modo posso digitare più velocemente, molto semplicemente ahahah. Tutto qui, ci tenevo a dirvelo (?).

Detto questo ho finito, vi auguro una buona settimana e ci vediamo alla prossima.

Other WorldsWhere stories live. Discover now