Capitolo 13.

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-Nako vuoi sbrigarti? È mezz'ora che sei la dentro!

La voce di mio fratello mi arriva alle orecchie, anche se ovattata perché chiuso dietro la porta del bagno e sovrastata dallo scorrere dell'acqua.
Sbuffo: persino mentre ci troviamo in un mondo parallelo, devastato dalla guerra e dalla morte, deve lamentarsi se sono in doccia.

-Ho finito!- urlo in risposta chiudendo il getto dell'acqua e lasciando la testa all'indietro, facendo colare i capelli.
Apro la tendina e afferro l'asciugamano bianco che avvolgo intorno al corpo; rabbrividisco dal freddo e le mia braccia si coprono di pelle d'oca.
Mi afferro i capelli con le mani e li strizzo all'interno del lavandino, facendo colare l'acqua in eccesso.
"Forse dovrei tagliarli.." Penso. "Cominciano ad essere troppo lunghi."
Cammino verso la porta e la spalanco, trovandomi davanti mio fratello che mi guarda contrariato.

-Finalmente.- sbuffa entrando al mio posto nel bagno, dandomi una spallata. Dovrebbe imparare a controllare i suoi nervi.
Decido di ignorarlo e vado verso la stanza in cui dormiamo io e Clare.
In questo momento la mora è con Archel al piano di sotto, probabilmente a cucinare qualcosa da mettere sotto ai denti prima di partire.
Entro domani notte dobbiamo raggiungere il secondo rifugio, come ci ha spiegato Hiro, viaggiando il più nascosti possibile: non siamo i benvenuti qui.
Spalanco la porta di colpo e quello che mi trovo davanti non è certamente quello che mi aspettavo.

-Nako..- Nella stanza c'è Gidan, intento a sistemare alcune cose nel suo zaino. Ha una canottiera rossa addosso che risalta il bianco avorio dei suoi capelli e il colore rubino degli occhi.
Arrossisco fino alla punta delle orecchie quando mi ricordo di avere addosso solo un asciugamano che oltretutto mi arriva poco sopra le ginocchia. -Io.. Io non pensavo che.. Esco.- farfuglia, anche lui imbarazzato mentre lascia perdere lo zaino a terra.

-No, tranquillo. Io, io vado a cambiarmi nella cabina armadio.- cammino velocemente verso il mio letto e, afferrando lo zaino, mi chiudo le ante alle spalle.
Faccio un sospiro per calmarmi.
Sono sempre stata una persona molto pudica, mi imbarazza anche soltanto andare in giro in costume davanti alla gente. In più Gidan è il mio ragazzo e questo mi imbarazza dieci volte di più.
Mi vesto velocemente con una canottiera rosa sbiadita e dei pantaloni della tuta neri, mentre lego i capelli ancora umidicci in una lunga treccia che mi arriva poco sotto la metà della schiena.
"Devo decisamente tagliarmi i capelli.."

Apro le ante e vedo che Gidan è ancora li, questa volta ha addosso anche un maglione. Come un flash, nel mio cervello appare un dubbio e spiacevolmente mi accorgo di una cosa: non ho una felpa.
"Splendido Nako, tu parti per un viaggio da cui probabilmente non tornerai e ti dimentichi le felpe. Il destino del mondo è nelle mani sbagliate." Penso mentre mi passo una mano sulla fronte.

-Va tutto bene?- mi domanda Gidan, quasi mi ero scordata della sua presenza.

-No, ho dimenticato di prendere una felpa.- rispondo facendolo sorridere per la mia sbadataggine.

-Tieni!- mi dice lanciandomene una grigia, probabilmente sua.
Io la afferro al volo e arrossisco un po'; abbasso la zip e me la infilo, senza chiuderla.
Mi sta leggermente lunga suoi fianchi e sulle maniche ma non abbastanza da farmi sembrare una barbona.

-Grazie..- farfuglio guardandolo con la testa un po' abbassata.
Lui mi sorride di risposta, un sorriso amaro e malinconico, che io non posso non notare.

-E tu, tutto bene?- domando avvicinandomi a lui. Lo vedo stringere nei pugni la maglietta che sta ripiegando nello zaino.

-Veramente no.- risponde alzando lo sguardo e incontrando il mio.

-Che succede?- gli afferro la mano e mi siedo sul bordo del letto davanti a lui.

-C'è qualcosa che non quadra in tutto questo.- comincia a spiegare. -Perché venire qui ora e non prima? Perché mandare noi a combattete qualcosa di così grande in un posto dimenticato da tutti, Dio compreso? Siamo ragazzi, qualcuno a malapena maggiorenne, cosa possiamo fare per loro? Io non.. Non capisco..- lo lascio finire senza intromettermi. Ha le lacrime agli occhi e trema leggermente. Mi sporgo in avanti e gli accarezzo i capelli.

-Sanno che possiamo farcela.- rispondo -Forse loro vedono in noi qualcosa di più, un potere speciale. Hai visto cosa possiamo fare noi quattro insieme. Dovresti fidarti di loro, conosci bene mio fratello oramai e sai che puoi fare affidamento su tua madre.

-Lo so, lo so benissimo. Ma ho paura che ci stiano nascondendo qualcosa di più grande, come se sapessero che non può essere impedito e lo lasciano semplicemente accadere. 

Abbasso lo sguardo. Mi fermo un momento a riflettere e forse a ragione. Oltre alla nostra missione, nascosto nell'ombra sta accadendo qualcosa: le scritte sulle braccia di Clare, i continui avvertimenti di rimanere nascosti di mio fratello e tutti quegli strani comportamenti delle persone a scuola.

-C'è dell'altro..- dice stringendo la presa sulla mia mano. Ritorno a guardarlo e stavolta non leggo tristezza nei suoi occhi ma preoccupazione. Inclino la testa interrogativa, spronandolo a continuare. -Quello che stiamo per affrontare probabilmente ci ucciderà. Ci sono buone possibilità che non torneremo indietro o almeno, non tutti torneremo.

Annuisco lentamente, ha maledettamente ragione.

-Io non voglio perderti Nako. Non posso perderti.- mi dice tutto d'un getto e io sento il cuore spezzarsi al solo pensiero.
Nemmeno ci avevo pensato a questa eventualità, alla sua morte. Mentre ci penso mi viene la nausea e scuoto la testa per evitare di immaginarmelo.
"No, non voglio perderlo nemmeno io."

Non gli rispondo a voce ma, trattenendo un singhiozzo, lancio le braccia attorno al suo collo e lo abbraccio mentre lui mi stringe i fianchi. Tiro su con il naso e nascondo il viso nell'incavo del suo collo.
Restiamo per un po' di tempo così, tempo in cui io mi accorgo di aver bisogno di lui molto più di quanto potessi immaginare.
Ci separiamo lentamente mentre io mi passo una mano per asciugare una lacrima.
Lui mi accarezza il viso scendendo fino ad afferrare i cordini della felpa che indosso e giocandoci con le mani.
Mi sporgo, sollevando di poco i talloni, e unisco le nostre labbra in un bacio. Semplice e breve ma in cui si sente tutto l'affetto che proviamo l'uno per l'altra.

-Andiamo di sotto?- mi chiede e io annuisco, afferrando la mano che mi porge.
Quando usciamo dalla stanza ci troviamo davanti mio fratello che ci fissa deciso.

-Dobbiamo organizzare il viaggio.- dice. -Tra qualche ora partiamo.

- - -

OH MIO DIO! Margherita ha aggiornato Other Worlds.
Nascondete i bambini, chiudete i vecchi al sicuro, fuggite lontano..

Okay no, la smetto. Però oh mio dio davvero, sono riuscita a postare un nuovo capitolo.
Spero tanto di avervi fatti contenti ma.. esatto c'è un ma: probabilmente i nuovi aggiornamenti saranno "lenti" come lo è stato questo perché al problema iniziale dell'aver perso gli appunti a causa di wattpad, ho iniziato la terza e a scuola è tutto un casino con le materie (non sono esattamente una secchiona.)
Quindi quindi quindi, forse non passeranno due mesi ma qualche settimana probabilmente.

Intanto ditemi un po' come state voi e come vi sta andando la vita, miei adorati giovani pargoli 🌚
Ah! Se vi va alla fine di ogni capitolo potrei farvi una domandina casuale e voi nei commenti potreste farne una a me a cui risponderei nel prossimo spazio autrice. Che ne dite??

Detto questo vi saluto e ci vediamo prossimamente

PS: PEWDIEPIE FOR PRESIDENT!
PPS: Copertine nuove yay

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