Capitolo 16

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Faccio qualche passo indietro, scontrandomi contro un auto, facendo un po' di rumore.
Harry si gira di scatto, e in pochi secondi i suoi occhi erano puntati su di me, e sarei potuta affogare dentro quel verde.

Mi avvicino a loro, sguardo indifferente, sorriso sulle labbra.

"Ehi, vi stavo cercando." Sorrido e mi appoggio all'auto con le braccia incrociate.

"Quindi? Volete già andarvene?" Chiedo guardandoli.

Devo essere forte, devo riuscire a far vedere ad Harry che posso essere forte nonostante le sue stronzaggini.

Katerine mi guarda e scuote la testa.
"No no, vogliamo andare in un altro posto, un po' più grande, vieni con noi?"

"Ho altre chance?" Ridacchio.

"Dai andiamo." Ridacchia lei tirandomi dentro l'auto.

Entriamo tutti e tre in auto, sento lo sguardo di Harry massacrarmi dallo specchietto retrovisore, ma con me non funziona.

Non sono più la Jessica di un anno fa, quella fragile che piange per tutto e non sa come difendersi, sono cambiata, principalmente per quello che mi aveva fatto, e se pensa di potermi prendere per il culo e passarla liscia, beh, si sbaglia.

Scendo dall'auto e mi guardo intorno, il posto era davvero enorme, con un sacco di gente.
Il posto era carino, all'aperto, con una piscina a disposizione, ma nonostante l'ambiente abbastanza accogliente, continuavo ad odiare quel tipo di feste.

"Che ne dite, ci facciamo uno shottino tutti insieme?" Urla Katerine sopra la musica tutta entusiasta.

"Ehm.. Certo." Rispondo con il suo stesso entusiasmo camminando verso il bancone.

Sento le braccia di Harry avvolgermi da dietro e avvicinarmi a lui.

"A che gioco stai giocando?" Sussurra al mio orecchio con la voce più roca e profonda del solito.

"Al tuo." Gli tiro una gomitata liberandomi dalla sua presa.

"Ragazzi ho già ordinato, brindiamo a noi." Sorride.

"A noi." Sorrido e mando velocemente giù il liquido nel bicchierino.
Sento la gola andare a fuoco, lo stomaco andare a rotoli, gli occhi lacrimare e la testa girare leggermente per qualche secondo.

Odio bere, non sono una che regge l'alcol, potrebbero ritrovarmi stesa a terra da un momento all'altro.

Harry è appoggiando sul bancone con i gomiti e continua a guardarmi, il suo sguardo profondo, quasi pensieroso.
Un sospiro abbastanza rumoroso esce dalla sua bocca e si guarda intorno, annoiato, o forse infastidito.

"Balliamo?" Ci guarda e sorride.

"Io resto qui, mi fanno male i piedi, questi tacchi mi distruggono." Ridacchia la biondina giocherellando con i suoi capelli.

Quanto la odio.

"Andiamo." Mi alzo dallo sgabello e cammino verso la massa di gente che è lì a ballare.

"Senti Jess, mi disp.."

Lo fermo prima che continui. "Non preoccuparti, non stiamo insieme, non siamo niente, tu hai il permesso di fare quello che vuoi, ed io quello che voglio, giusto?" Gli sorrido.

"Mh.. Giusto, credo." Si acciglio muovendosi a ritmo con la musica.

•••

"Ti sembra l'ora di tornare a casa?" Urla mia madre.

Sono quasi le 2, ed io ho passato tutta la serata fuori con quell'oca di Katerine e quel Puttaniere di Harry.

"Non urlare, mi scoppia la testa." Sbiascico strisciando i piedi verso il piano di sopra.

The shadow. |H.S|Where stories live. Discover now