Capitolo 5

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All'impressivo, sentii una mano sulla mia spalla, mi girai di scatto, era Harry, mi guardava con un sorrisetto e i suoi occhi verdi che al buio sembravano ancora più scuri.

Aveva addosso una maglietta con dei disegni strani, molto originale, una giacca di pelle nera che gli stava davvero benissimo, gli dava ancora di più l'aria da bad boy, dei jeans con gli strappi alle ginocchia, tutto nero, sembrava uscito da un funerale, ma era fottutamente sexy.

Lo guardai negli occhi un po' sorpresa, poi distolsi lo sguardo e tornai ad ascoltare il ragazzo biondo che parlava.

Sentii la sua mano afferrarmi il polso e tirarmi verso il fondo del campo.

"Lasciami." Sussurrai un po' spaventata cercando di togliere il braccio dalla sua presa.

Non mi rispose, mi portò dentro gli spogliatoi, e chiuse dietro di lui la porta a chiave.

Appena sentii il rumore della chiave chiudere la porta, lo fissai con uno sguardo terrorizzato.

Il mio cuore batteva a mille, mi tremavano le ginocchia e sarei potuta svenire da un momento all'altro.

Perché aveva chiuso la porta?

Perché eravamo lì?

Si girò e cominciò a guardarmi con uno sguardo indecifrabile, gli occhi scuri, sembrava quasi arrabbiato, la bocca in una linea sottile.

Si avvicinò a me lentamente, non riuscivo a capire perché mi avesse portata in quel posto.

Era arrabbiato perché me ne ero andata senza rispondergli?

Be', forse il motivo era quello.

Lo guardai immobile, non sapevo cosa fare, nemmeno cosa dire, rimasi lì per un tempo che sembrò infinito.

Mise le mani in tasca, senza togliere lo sguardo dai miei occhi.

"Cosa non ti attrae di me?" La sua voce era roca come sempre, i suoi occhi penetranti come al solito.

Non sapevo cosa intendesse dire.

Si avvicinò ancora di più a me, sbattendomi contro il muro e cominciò a baciarmi lentamente il collo, il suo fiato era caldo a contatto con la mia pelle.

La sua mano si spostava sempre più in basso, fino a finire sulla mia coscia.

Ero ferma, immobile, mi sentivo a disagio, avevo paura.

Cercavo di dire qualcosa, ma non riuscivo a dire nulla, era come se non avessi voce.

Mi spostai un po' imbarazzata, ma lui mi tenne ancora più forte.

"H..Harry.." sussurrai piano, non sapevo nemmeno se mi avesse sentita dato che non si fermò.

Mi spostò violentemente dal muro e mi mise per terra, poi si spostò sopra di me, tenendosi con i gomiti per non schiacciarmi.

Sentii la sua mano entrare dentro le mie mutande, e mi irrigidii ancora più di prima.

"Lasciami, ti prego." Ansimai leggermente.

Chiusi gli occhi sperando fosse solo un brutto incubo da cui mi sarei presto svegliata.

Sentivo il suo tocco brusco sulla mia pelle, e le sue dita dentro di me che pompavano dentro e fuori sempre più velocemente.
Faceva male, bruciava, era fastidioso e doloroso.
Volevo urlare. Urlare forte e scappare, ma le sue labbra sulle mie me lo impedivano.

"Shhh, piccola, fai la brava." Mi sussurrò all'orecchio, e subito dopo le sentii entrare in me, in un colpo solo, senza pietà, senza pudore.

Non lo avevo mai fatto prima, ci tenevo al mio essere vergine, mi faceva sentire diversa dalle altre troie che la davano come se nulla fosse, mi sentivo speciale.

Non avrei mai pensato di farlo in questo modo, in questo posto e con un ragazzo così.

Qualche lacrima cominciò a scendermi e a bagnarmi le guance.

"Mi stai ascoltando?" Chiede mia mamma un po' preoccupata.

"Si, sono un po' stanca." Rispondo scontrosa.

Tiro indietro la testa e la appoggio sul sedile, chiudo gli occhi e ancora una volta mi torna in mente il passato.

Passò all'incirca una settimana e mezzo da quando Harry mi aveva violentata.

Non lo vedevo da quel giorno, e onestamente speravo che il mio sguardo non incontrasse mai il suo.

Erano le nove meno un quarto, stavo andando a lezione, quanto mi trovai davanti Harry, stava camminando nella direzione opposta alla mia.

Lo guardai per qualche secondo e abbassai furtivamente lo sguardo, lui mi guardava, sentivo i suoi occhi addosso.

Mi passò affianco senza dire nulla, senza fermarmi, e ne ero felice, feci un sospiro di sollievo nello stesso momento in cui la sua mano prese il mio braccio e mi tirò verso di me.

Il mio fiato automaticamente aumentò, sentivo le mani e le gambe tremare, ero terrorizzata da quel ragazzo, non lo conoscevo, e non sapevo fino a che punto sarebbe stato capace di arrivare.

Alzai lentamente lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi, dopo giorni, i miei occhi verde smeraldo, e i suoi si incrociarono.

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Grazie a chi sta leggendo questa Ff🌸

•Kami✨

The shadow. |H.S|Where stories live. Discover now