"Non mi preoccupo per il re o per Bifur, dannazione. Mi preoccupo per te!" esclamai furiosa. Un secondo dopo che le parole uscirono dalla mia bocca gelai.

Oh no, lo avevo detto! Mi portai una mano alla bocca mentre con gli occhi spalancati osservavo Bofur. Non riuscivo a muovere un muscolo.

Lui sembrava davvero sorpreso.

"Per...per me?" disse incredulo.

Improvvisamente il mio corpo si ricordò come funzionare e feci la cosa che il mio cervello mi stava ordinando da un po': "Corri!".

Presi la porta e fuggii.

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Il giorno dopo non andai al lavoro. Non ne avevo la minima intenzione. Bifur si era già assentato per alcuni periodi ed avevo mandato avanti io il negozio. Immaginavo che avremmo fatto così anche quella volta.

E poi lo erediterò visto che non torneranno pensai cupamente. Cercavo di dimenticarmi la mia dichiarazione a Bofur, ma continuava a tornarmi in mente. 

Oh per Mahal, non avrò più il coraggio di guardarlo in faccia.


Verso sera qualcuno bussò alla porta.

Ero così presa dal maledirmi internamente che non pensai di guardare dallo spioncino. Spalancai l'uscio...e mi trovai davanti Bofur.

Ci volle tutto il mio autocontrollo per non sbattergli la porta in faccia. Lui forse lo intuì perché appena ebbi aperto mise un piede sulla soglia. In modo da bloccare la porta se l'avessi richiusa.

"Flai?" disse esitante

Feci un paio di passi indietro. Facendogli cenno di entrare. Continuai ostinatamente a fissare il pavimento della mia casa, come se fosse la cosa più interessante del mondo. Sentivo che avevo il viso in fiamme.

"Ti aspettavo in negozio oggi, non sei venuta"

Bofonchiai qualcosa. Il mio cervello non era al massimo della funzionalità in quel momento.

"Flai, guardami" chiese gentilmente.

"Non hai bisongo di dirmi che non ti interesso, lo so...non c'è bisongo che me lo spieghi" dissi sempre fissando il pavimento. Non volevo vedere la pietà nei suoi occhi. Mi commiseravo già abbastanza da sole.

"Flai" ripetè lui e qualcosa nel suo tono mi fece riuscire, finalmente, ad alzare lo sguardo. Nei suoi occhi non trovai né la pietà né la derisione che mi aspettavo. Erano accesi da qualcosa che non riuscivo a definire.

"Mi rendo conto di essere stato stupido. Sei una nana fantastica e non pensavo ti potesse mai interessare un rozzo minatore come me. Non ho niente di speciale e niente da darti...ma Flai, se tu mi vuoi, io ti ho amata dal primo momento che ti ho vista" concluse prendendomi le mani.

Il mio mondo si capovolse. Non poteva averlo detto davvero? Stavo sognando? Perché tutto girava? Ah, sì, non stavo respirando.

"Bofur..." riuscii a sussurrare infine "Davvero?" chiesi ancora incredula

Lui per tutta risposta annullò la distanza tra noi facendo incontrare le nostre labbra. La realtà mi colpì come un maglio. Bofur mi stava baciando!

Se è un sogno, non voglio svegliarmi pensai buttandogli le braccia al collo e ricambiando il bacio. Mahal! Era tutto così giusto!

"Givashel" sussurrò quando ci staccammo una vita dopo. Arrossii e lo baciai di nuovo, e ancora.

Sentii le sue mani che sbottonavano il vestito che portavo, lasciandolo poi scivolare a terra. Slacciò il gancio che chiudeva la fascia sui seni e lo lanciò via. Mi sentii terribilmente esposta ma lui disse solo, roco. "Sei bellissima" e poi le sue mani furono su di me e dimenticai qualsiasi cosa.

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⏰ Last updated: Apr 24 ⏰

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One Shots da Valinor alla Terra di MezzoWhere stories live. Discover now