Aragorn

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"Lasciatemi andare, stupide teste di paglia" fu l'unica cosa che Aragorn sentì prima di vederla apparire tra due soldati rohirrim che la tenevano rudemente con le mani dietro la schiena. I capelli neri erano scarmigliati e gli occhi scuri spalancati dalla rabbia e dalla paura. Era vestita modestamente, con abiti di tela grezza ma uno dei rohirrim aveva tra le mani un pugnale che dovevano averle tolto perché era diverso da quelli in dotazione alle armate di re Théoden.

"Cosa succede?" chiese Éomer ai suoi uomini

"Una dunlendin, Maresciallo, l'abbiamo trovata a spiarci"

"Non stavo spiando, idiota" ringhiò lei in un rohirric accentato

"E allora cosa stavi facendo?" replicò il giovane Maresciallo

"Scappando"

"Da chi?"

"Ho dei nemici"

"Chi?"

"Perché dovrei dirlo a te, testa di paglia?"

Éomer strinse i pugni, la sua pazienza sarebbe durata ancora poco.

"Pace, Éomer" intervenne re Théoden facendosi avanti per evitare che il nipote sguainasse la spada. Anche Aragorn si avvicinò, incuriosito. Gli occhi di lei lo osservarono per un istante

"Come ti chiami?" chiese prima ancora di rendersene conto.

Lei studiò per un momento, le fattezze del visto chiaramente non rohirrim e un atteggiamento che non aveva mai visto. Decise di fidarsi, parzialmente.

"Dana" rispose

Aragorn lanciò uno sguardo al re, che gli fece un cenno con la testa come per dire di proseguire. Dana con lui sembrava meno belligerante.

"Da chi stavi scappando?"

"Da un pretendente rifiutato che non ha accettato il mio no e ha messo a ferro e fuoco il mio villaggio" replicò asciutta ma Aragorn vide il dolore nel profondo dei suoi occhi. Notò che una delle mani era bendata.

"Sei ferita?" chiese indicando la mano

"Ho una bruciatura, sopravviverò"

"Come mai hai deciso di passare per Rohan?"

"Perché qui Ragor di sicuro non mi seguirà. E volevo raggiungere Gondor, passando dalle montagne. Lì almeno mi sarei potuta mischiare alla popolazione, si dice che anche loro abbiamo i capelli neri.

In effetti, pensò Aragorn, tra i biondi rohirrim quella ragazza spiccava. Se la immaginò in una delle ridenti valli del Lebennin che guardavano verso il mare e l'immagine gli sembrò giusta. Poi gli balenò un'altra immagine di Dana, con la corona di regina di Gondor, in piedi di fronte all'albero bianco che fioriva. Respirò bruscamente tornando al presente. Che diavolo di visione era?! Non aveva il dono della preveggenza. In ogni caso quello non era il momento di pensarci, stavano marciando verso la guerra.

"Non possiamo lasciarla andare" disse Théoden in westron "Non mi fido ancora completamente. Portiamola con noi al Fosso di Helm. Dopo la battaglia decideremo cosa fare"

Quando a Dana fu comunicata la notizia scrollò le spalle come se non le importasse. Le legarono le mani e la caricarono su un cavallo di scorta, con un rohirrim che le teneva le redini.

Aragorn la perse di vista e solo dopo, quando la battaglia infuriava la vide nuovamente. Stava andando a riferire al re la situazione quando da una porta nel corridoio sentì la sua voce.

"Mio signore" disse. Lo aveva chiamato da un'apertura in un porta, chiusa da un inferriata
"Dana" replicò lui, fermandosi "Non sapevo fossi qui"

"Le prigioni sono nelle grotte che però adesso sono piene di donne e bambini" replicò nel suo modo asciutto poi aggiunse con una nota di preoccupazione "Come sta andando la battaglia?"
"Male, se non riceveremo degli aiuti presto" replicò sinceramente e vide la paura farsi strada nei suoi occhi

One Shots da Valinor alla Terra di MezzoWhere stories live. Discover now