Thranduil

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Thranduil uscì sul balcone della sua stanza e inspirò profondoamente. Sì, era decisamente l'aria di Rivendell che era salubre e benefica. Nellad, consigliera di lord Elrond e sorella di Lindir, non centrava assolutamente nulla. No. Decisamente no.

Se Thranduil era bravo a fare qualcosa, era mentire a se stesso.

Non si poteva dire che il re di Bosco Atro non avesse lasciato un impressione su Nellad. Sapeva che la guardava e la cosa la infastidiva e l'eccitava allo stesso tempo. Ma poi non aveva detto niente prima di andarsene e quindi si convinse che tutti gli sguardi rubati non avevano avuto nessun significato. Magari era solo annoiato.

Smise di pensarci poco dopo perché una compagnia di 13 nani arrivò a Rivendell e Lindir li vide fare nudi il bagno nella fontana. Tutta la sua energia andò quindi a cercare di aiutare il fratello a superare lo shock.

Passò qualche anno, Lindir aveva ormai sepolto nella sua memoria l'incidente con i nani, e a Rivendell arrivò l'invito da parte di Thranduil di partecipare alla festa di primavera di Bosco Atro. Erano invitati Elrond, la sua famiglia e i suoi consiglieri quindi Nellad era nel gruppo che settimane dopo arrivò alla dimora del re. Il cui battito cardiaco accellerò in modo significativo ma si disse che era l'emozione di ricevere così tanti ospiti. Di solito non invitava mai nessuno.

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Nellad si svegliò a causa del silenzio. A Rivendell c'era sempre il rumore di sottofondo delle cascate a tenerle compagnia, ma lì non sentiva nulla...No, non è vero: sentiva il rumore del vento tra le foglie e...il respiro di qualcuno accanto a lei. Lanciò un occhiata alla sua destra: i capelli biondi di Thranduil erano sparsi sul cuscino, il volto rilassato nell'oblio del sonno, con un braccio attorno alla sua vita.

Nellad degluì a vuoto. Svegliarsi nuda nel letto del re di Bosco Atro non era nei suoi piani. Com'era successo?

Doveva essere stato il vino alla festa. Si ricordava che il suo bicchiere continuava a venire riempito. Aveva parlato a lungo con il re trovandolo simpatico e amabile e non scorbutico e incostante come tutti lo dipingevano e come se lo ricordava dagli incontri a Rivendell. Avevano anche ballato insieme, più volte...e poi com'erano finiti a letto? Nellad corrugò le sopracciglia: non si ricordava.

"Ti ho portata alla veranda dei miei alloggi per farti vedere le stelle...e poi ti ho baciata" disse da accanto a lei la voce di Thranduil.

Nellad sobbalzò.

"Scusa" sorrise Thranduil, sornione "Non volevo spaventarti. Ma mi sono svegliato e immaginavo ti stessi chiedendo cos'era successo ieri sera. Il vino del Dorvinion è forte se non ci si è abituati"

"Non ero ubriaca" disse Nellad arrossendo mentre il resto del ricordi della notte prima le appariva nella mente

"No, ma abbastanza da essere molto...poco inibita" replicò lui, accarezzandole una guancia

"Non mi sembra che ti sia dispiaciuto" replicò lei sfacciata

"No, per nulla" rispose lui roco, rotolando sopra di lei e catturandole le labbra. Il corpo di Nellad si inarcò contro il suo. Le sue mani si tuffarono tra i capelli di platino, approfondendo il bacio mentre una mano di Thranduil scendeva verso il punto pulsante del suo desiderio che si era riacceso al mero tocco della sue labbra.


"Un bel modo di svegliarsi, non c'è che dire" commentò Thranduil, i capelli spettinati, qualche tempo dopo.

Nellad che stava rivestendosi rise.

"Ti consiglio di preparati, sire. Tra poco abbiamo un concilio, se ben ricordo"

Lui gemette teatraticalmente: "Non ricordarmelo, ma se ci sarai anche tu sarà sopportabile"

"Adulatore" replicò lei alzando gli occhi al cielo.


"Cosa farai quindi?" chiese il giorno seguente Thranduil. Erano sulla sua famosa veranda. Ma stasera bevevano tè invece che vino.

"Non posso andare via da Imladris adesso. Non ora che il nemico è tornato. Elrond avrà bisogno di me e se posso conrastare il nemico, il luogo in cui posso farlo in maniera più efficace è Imladris".

Lui non replicò per un lungo periodo. Le aveva chiesto di rimanere, ma poteva capire perché aveva detto di no, anche se gli bruciava. E poi era successo tutto così velocemente...forse era meglio rallentare un po'.

"Quando la guerra finirà... Sono pazzo a sperare che allora ci ricontreremo?" disse infine il re.

"Niente mi renderebbe più felice" fu la risposta.

Un sorriso gli stirò gli angoli della bocca.

"Molto bene" disse finendo il tè e alzandosi, porgendole una mano "Ora però ho un idea migliore di come farti passare la tua ultima notte a Bosco Atro".

Nellad quella sera decise che stare nel letto del re le piaceva parecchio.

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La guerra fu lunga ma alla fine Sauron fu sconfitto. Gran Burrone rimase intatto ma molti partirono in guerra mentre Elrond e Nellad lavoravano instancabimente contro il nemico. Il reame di Thranduil fu attaccato da moltitudini di orchi e buona parte del bosco finì in fiamme ma alla fine gli elfi ebbero la vittoria.

Tre anni dopo Elrond e molta delle gente di Gran Burrone partì per Valinor e Nellad capì che era giunto il momento anche per lei. Lasciò la valle inseme a Elrond. Però, mentre lui si diresse a Ovest lei si diresse a Est, verso le montagne e, al di là di esse, Bosco Atro, ora rinominato Eryn Lasgalen.

Fu così che, all'inizio della quarta era, Eryn Lasgalen ebbe una nuova regina e un re decisamente meno scorbutico.

One Shots da Valinor alla Terra di MezzoWhere stories live. Discover now