Éomer

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Lothiriel sigillò la lettera e la diede alla sua domestica che l'avrebbe consegnata al loro contrabbandiere di fiducia. Ora tutto era pronto. Nessuno sospettava nulla.

Si sedette alla finestra che guardava verso il mare mentre le domestica usciva. Il padre non sapeva che lei aveva mantenuto i contatti con la figlia del ricco mercante di Umbar che era venuto in visita una volta.

Da qualche anno, con le merci che partivano da Umbar partivano anche le lettere di Gizael e insieme all'oro e l'argento di Dol Amroth vi erano le risposte di Lothiriel. Da quando Gondor era in guerra più o meno aperta con Mordor i commerci con Umbar (alleato con il nemico) si erano interrotti ma Lothiriel e Gizael avevano continuato a scriversi, tramite un contrabbandiere. La loro amicizia era al di sopra dei meschini giochi guerreschi.

Ora la guerra era finita e Lothiriel aveva dovuto chiedere un favore a Gizael.


Il giorno prima

"Mi avete fatto chiamare ada?"

"Lothiriel, mia cara, siediti" disse il padre sorridendole indicando una sedia davanti alla sua scrivania "Vino?"

"Sì, grazie"

Suo padre le passò un bicchiere, se ne servì un altro e si riaccomodò prendendo un sorso. Lothiriel si innervosì per quel silenzio, suo padre solitamente era molto diretto.

"Che succede?" chiese infine

"Non so bene come dirtelo" sospirò lui e Lothiriel ebbe improvvisamente un terribile presentimento

"Sai che durante la guerra siamo diventati compagni d'armi e ottimi amici con il re di Rohan"

Sì, Lothiriel lo sapeva. I suoi fratelli non parlavano d'altro ultimamente...

"È un re giovane e una bravissima persona. Sarebbe un ottimo partito per te, Tiri. Soprattutto visto che il re di Gondor ha già una regina"

Lei si sentì gelare dentro ma in qualche modo riuscì a recuperare la voce per dire "Farò il mio dovere per il regno, padre"

Non ce la fece a chiamarlo con il nomignolo affettivo di "ada". Questo non sfuggì ad Imrahil che sospirò.

"Non voglio obbligati, Tiri. Solo, dagli una chance"

Lei annuì, stava lentamente riprendendosi dallo shock e la sua mente già correva dietro a un modo per uscirne. Credeva a suo padre ma sapeva anche delle estreme pressioni che ci sarebbero state dietro quel matrimonio. Se rifiutava non poteva che deludere ada, il re di Gondor e anche quello di Rohan. E dopo aver rifiutato un re nessun altro pretendente le si sarebbe avvicinato. La aspettava una vita da reietta zitella? E se fosse fuggita?

"Éomer arriverà in vista tre due settimane, così lo potrai conoscere" disse Imrahil

"Bene, ada" Lothiriel si sforzò di usare il nome affettivo in modo da non insospettire il padre. Imrahil la congedò poco dopo e quando lei arrivò nelle sue camere aveva un piano già formato in mente.


Presente

La lettera di Gizael arrivò la mattina stessa dell'arrivo dei rohirrim. Lothiriel la lesse mentre la sua domestica le acconciava i capelli.

La sua amica non l'aveva delusa: aveva predisposto ogni cosa. Bastava un cenno di Lothiriel e tutto si sarebbe messo il moto: Il mercante di stoffe, impiegato dal padre di Gizael, l'avrebbe aspettata al molo prima di partire e l'avrebbe accomodata a bordo con il favore delle tenebre. Una volta arrivata a Umbar, Gizael sarebbe venuta a prenderla in carrozza e insieme sarebbero andate alla residenza estiva del padre. Poi avrebbero deciso con calma il da farsi, ma almeno "sarai al sicuro dalla grinfie del re di Rohan" come scrisse Gizael. Per amore di ada però, Lothiriel avrebbe almeno fatto lo sforzo di conoscere Éomer. Poi se le cose sarebbero andate come temeva, avrebbe fatto le valigie alla volta di Umbar.

One Shots da Valinor alla Terra di MezzoWhere stories live. Discover now