Chapter 10

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È calata la sera al The Soul, o almeno è così che chiamo questo posto, dato che non so nemmeno il vero nome di questa piccola città, mi volto verso la finestra e guardo il buio avvolgere pian piano tutto ciò che prima era illuminato dalla luce fioca del sole, fisso il cielo scuro sentendomi confortata da questa oscurità, la stessa in cui ormai ho deciso di restare, quella che mi fa sentire al riparo dagli occhi pieni di pregiudizi, pieni di un sapere che in realtà non hanno, ma credono di avere; stesa sul letto, mi copro ancora di più con le coperte, quasi fossero un luogo sicuro in questo posto pieno di segreti e misteri.

Non riesco a smettere di pensare al comportamento di Yoongi e Jeongguk, quelli che ormai definisco amici, sento che c'era qualcosa che non andava, sento che quella che mi hanno rifilato, era solo una bugia per non stare con me, eppure non ne capisco il motivo, non mi sembra di aver fatto nulla di male; forse mi sto solo facendo troppe paranoie, ma questa sensazione non vuole andarsene e so che quando ne provo una così forte, non mi sto sbagliando. Le lacrime iniziano a scendere lungo le mie guance, il respiro comincia a farsi pesante, affannoso, quasi avessi appena finito di correre, il peso all'altezza del cuore si fa sentire, talmente tanto che mi sembra soffocare, la nausea aumenta pian piano e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è alzarmi e rigettare tutta la cena in bagno, ma non posso, se riprendessi con quest'abitudine, sarebbe come ritornare indietro e mandare in fumo tutti i passi fatti avanti con la nutrizionista; non so nemmeno il motivo per cui sto reagendo così male, forse sto esagerando, forse ho talmente tante ferite ancora aperte che vedo la situazione come più tragica di quello che è, forse semplicemente l'essermi fidata di nuovo di qualcuno, che ora mi sta evitando, mi fa star male, forse sapere che le uniche persone che si erano avvicinate a me ora stanno iniziando a starmi alla larga, mi provoca questo malessere che sembra peggiorare di minuto in minuto.

Mi alzo dal letto respirando a fondo per calmarmi, non posso restare un minuto di più chiusa qui dentro, non posso lasciarmi travolgere dai brutti pensieri, i quali porterebbero solo a brutte azioni, così decido di uscire da questa stanza, diventata improvvisamente soffocante, per prendere una boccata d'aria fresca, mi avvicino ed apro l'armadio, prendo un maglioncino rosso con le maniche strappate e dei jeans neri anch'essi strappati, me li infilo e mi guardo allo specchio; sorrido amaramente nel vedere il mio outfit, passo le dita sugli strappi della maglia e penso a quanto io sia rotta, squarciata come essa dal dolore, dal non essere stata mai amata, dalla sofferenza, dal non essere compresa e da tutto quello che ho sempre dovuto e voluto portare dentro di me, un peso che prima o poi come un fiume in piena romperà gli argini, si svuoterà all'esterno e finirà per distruggere sé stesso e tutto ciò che lo circonda.

Mi asciugo le lacrime con le mani, facendomi forza da sola, non posso e non devo piangere, magari ho solo frainteso tutto ed io mi sto comportando in questo modo patetico, prendo i trucchi cambiando idea e volendo uscire per distrarmi un po', forse mi farà bene, forse finalmente riuscirò a liberare la mia mente da questi pensieri, forse sarà solo l'ennesima volta che proverò a star bene, ma con i metodi sbagliati; traccio con l'eyeliner una linea sulla palpebra mobile, con la matita faccio lo stesso sulla parte inferiore degli occhi, passo il mascara sulle ciglia, l'illuminante sugli zigomi e il rossetto rosso sulle labbra, mi sistemo i cappelli mossi, passo le dita sugli orecchini per mettere bene i pendenti e mi infilo gli stivaletti neri con il tacco. Torno a guardami allo specchio, gli occhi visibilmente stanchi e tristi coperti dal trucco, come il resto del viso, e sento di aver indossato, dopo mesi, quella maschera che usavo quando uscivo, quando ero con altre persone, quando dovevo essere forte, nonostante dentro stessi cadendo a pezzi, nonostante stessi chiedendo silenziosamente aiuto; finalmente sono tornata ad essere quella ragazza che apparentemente voleva pensare solo a divertirsi, ma internamente cercava un modo per fuggire da una realtà che ormai la stava risucchiando, che la stava portando a fondo, che la stava spegnendo di giorno in giorno.

The Secret City Of The Swan {BTS||FF}Where stories live. Discover now