Prologue

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"A tutte le anime spezzate, tormentate e sole che non hanno trovato conforto in nessuno e che si sono rialzate grazie alle proprie forze, a tutte quelle che stanno soffrendo in silenzio, a quelle che non si sentono capite, a quelle che stanno combattendo delle battaglie interne dolorose, a quelle che non si sono arrese e stanno lottando, ma anche a quelle che si sono arrese e hanno messo la parola fine alla loro storia"

Qualche mese prima

Agli occhi degli altri ero una semplice ragazza di ventuno anni, una studentessa universitaria per la precisione, frequentavo il terzo anno della facoltà di psicologia e per quanto fosse impegnativo studiare la mente umana, mi aveva sempre affascinata; passavo le giornate sui testi universitari, erano pochi i momenti in cui potevo dedicarmi alle mie passioni, come ascoltare la musica o leggere un libro, o semplicemente rilassarmi.

Agli occhi degli altri ero una ragazza timida, in realtà non ero brava a socializzare, avevo poche amiche di cui mi potevo fidare, formavamo un piccolo gruppo ed eravamo unite, c'eravamo sempre l'una per l'altra nel momento del bisogno e ci divertivamo solamente stando insieme, sia semplicemente a casa a parlare delle nostre giornate, sia uscendo per fare un giro in città tra negozi e bar, loro erano le uniche che riuscivano a darmi una boccata di libertà, dopo ore passate all'interno delle mura soffocanti di casa mia, a distrarmi dai miei stessi pensieri e a farmi sentire meglio senza quell'opprimente peso che ogni giorno mi schiacciava sempre di più, le uniche che mi facevano sorridere e ridere, le uniche che tenevano a me e che mi volevano bene; invece, ora non so nemmeno dove siano, non so come stiano, non so più nulla di loro.

Agli occhi degli altri ero una ragazza come le altre, sempre sorridente, con la risata a volte fin troppo facile, una di quelle che sembrava volesse solo divertirsi con le amiche e vivere al meglio la propria giovinezza, ma nascondevo fin troppe ferite interiori, fin troppi segreti, fin troppi lati oscuri di cui nessuno ne era a conoscenza; li temevo più di qualsiasi altra cosa al mondo, così tanto che più passava il tempo e più era difficile gestirli, per la maggior parte ne conoscevo le cause e ne cercavo la guarigione, però questo non valeva per il segreto più grande, a me sconosciuto, se non grazie a quei piccoli segni visibili neri, che io chiamavo tatuaggi, di cui sapevo solo che gli altri non li vedevano, i quali erano comparsi con gli anni e continuavano a comparire sulla mia pelle.

La mia vita, che definivo monotona e noiosa, era cambiata da un giorno all'altro a causa della comparsa di quei strani tatuaggi ed una sera al ritorno dall'università, dopo una giornata passata a lezione ad ascoltare interessata le parole degli insegnanti, non mi sarei mai aspettata di dover affrontare i miei genitori; quel giorno fu il peggiore della mia vita, quel giorno cambiò veramente tutto. Ricordo ancora di essere rientrata a casa distrutta dall'intenso studio e di aver visto subito la serietà nei visi dei miei genitori, i quali erano seduti sul divano in soggiorno, in un primo momento non capii cosa stesse succedendo, però poi vidi nelle mani di mia madre il mio diario e lì compresi tutto, capii che avevano letto i miei segreti, anche quello più grande, che tanto nascondevo in quelle pagine, quelli che nessuno avrebbe mai dovuto leggere; litigammo pesantemente per tutta la serata, le loro parole erano come coltelli che infliggevano dolore all'altezza del mio cuore e alla fine, non riuscendo più a sostenere tutto quel dolore, me n'ero andata in camera arrabbiata e in lacrime, dopo aver sentito le loro ultime parole.

"Fai le valigie. Domani ti porteremo al The Soul."

La loro serietà mi aveva fatto capire che non stavano scherzando e, infatti, il giorno dopo mi portarono all'ospedale psichiatrico, nonché centro psicologico, dove c'erano diverse comunità per aiutarti ad affrontare tutto ciò che stavi passando dentro di te ed a stare meglio o almeno così dicevano le loro locandine; eppure, mai mi sarei aspettata che quell'enorme edificio nascondeva una verità di cui tutti erano all'oscuro, mai avrei pensato di scoprire che, quei tatuaggi strani ai miei occhi, sarebbero stato un punto in comune con altre persone, mai avrei immaginato che la mia diversità fosse, invece, la normalità dentro quel posto misterioso e pieno di segreti da cui non sarei più riuscita ad uscire, racchiudendomi all'interno di sé per il resto della mia vita.

>Spazio Autrice:

Ciao a tutti,
Finalmente dopo quasi 4 anni sono tornata con questa nuova storia, c'è voluto tanto tempo per riordinare le idee e soprattutto per scriverla, ma da oggi inizierò a pubblicarla qui ed a condividerla con voi lettori e lettrici nella speranza di riuscire a portarvi e a restare coinvolti in questo nuovo mondo.

Qualche informazione di servizio:

- pubblicherò due volte a settimana, il mercoledì e il sabato, salvo problemi personali o imprevisti lavorativi.

- in questa storia parlerò di argomenti delicati riguardati la sfera psico-fisica e ci saranno scene +18, ma non ci saranno avvisi all'inizio dei capitoli.

- tutti i personaggi sono frutto della mia immaginazione e i BTS faranno solo da prestavolto.

Spero vi sia piaciuto il prologo, se vi va lasciate una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate e supportare la storia, mi farebbe piacere. A presto💜

The Secret City Of The Swan {BTS||FF}Where stories live. Discover now