Capitolo 28

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Gabriel

<<Andiamocene.>> Esorto, non prestando attenzione a Valentine.

Guardavo solo quel punto fisso.

Sto provando troppa oppressione.

Sono diviso in due parti: una, probabilmente quella della ragione, mi dice che non è reale, perchè non è possibile, come avrebbe potuto? Mentre l'altra impazzisce di gioia all'idea ed è molto speranzosa.

Ma, è proprio vero, tutto questo è patetico.

Non è possibile.

Eppure, quella parte illusa continua a gridare: 'E se...'

Ci allontaniamo in fretta da quel posto e io stringevo la mano della mia ragazza come fosse un'ancora a cui aggrapparsi per salvarsi.

Perchè sento come se stessi precipitando.

E se fosse questo, l'amore, qualcosa che ti salva?

Non ci avevo mai pensato, eppure mi sembrava chiaro.

Lei c'è sempre nel momento del bisogno, ed è lo stesso anche per me.
Io farei di tutto per lei.
E, nei momenti come questi, di panico, lei è la mia roccia.

In effetti, mi sono scordato di ringraziare i suoi genitori per aver creato un essere talmente perfetto.

A proposito, ora non è decisamente momento di pensarci.

La porterò all'altare più tardi.

Frettolosamente, chiamo un uber che arriverà tra poco, ma Valentine sceglie questi minuti per avere più risposte sul 'motivo del mio turbamento.'
Chiamiamolo così.

<<Volevi dire, che pensi quella fosse tua madre?>>

<<Dio, no. Cioè, sì. Una parte di me lo pensa, ma è surreale.>> Faccio una piccola. <<Probabilmente quella mia parte infantile, non ragionevole, spera ancora di riavere indietro sua madre e la rivede in altre donne, però...>>

Esito, per svariati secondi. Finché Valentine capisce che avrebbe dovuto insistere.

<<Però...?>>

<<Cazzo se era uguale.>>Sparo la bomba tutta ad un fiato. <<Il suo viso, porca puttana. Mi ricordo ogni lineamento. Ed erano fottutamente uguali.>>
<<Ma, so che non è possibile, anche se ci sarà per sempre il bambino dentro di me che spera fino all'ultimo, credo.>>

Lei mi abbraccia, mi stringe forte. Ed io non posso che fare altrettanto.
Il suo messaggio mi è arrivato chiaro 'io ci sono per te, qualunque cosa accada.'
Ennesima conferma di quanto lei sia fantastica.

Pensa un po', tu hai solo problemi.

Mi ricorda la mia mente traditrice, ma non ho tempo per rimuginare su questo pensiero che vengo piacevolmente risucchiato dal suo abbraccio e dopo poco tempo l'uber rompe il nostro momento di tranquillità.

Per tutta la durata del breve viaggio, non proferisco parola, invece mi concentro a guardare fuori dal finestrino.

Mi era mancata, l'Argentina.

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮Where stories live. Discover now