Capitolo 6

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Gabriel

È da qualche minuto che mi ripeto nella mia testa che sta andando tutto bene, come previsto, non convincendomi comunque.

L'obbiettivo è lui, Paul, non tu.

È lui il motivo per cui stai facendo tutto questo.

Eppure si sta accendendo qualcosa che va oltre al desiderio carnale dentro di me e vederla con un altro, per giunta che gli piace, mi fa ribollire il sangue nelle vene e mi fa impazzire ma mi rifiuto di credere che sia gelosia, anche se non trovo nessun'altra spiegazione plausibile.

Stanno chiacchierando normalmente, da qualche minuto, e io li sto osservando seduto con due birre in mano.
Devo ringraziare la presenza di Henry, perchè se non ci fosse stato... probabilmente sarebbe andata come l'altra volta, assistendo a Paul che le bacia una mano e le fa fare una giravolta o anche peggio, ad esempio vedendoli andare via per scopare.

<<Amico, stai cadendo anche te?>> Mi raggiunge Liam sullo sgabello dietro al mio.
<<Prima cosa: Odori di sesso, seconda cosa: in che senso "stai cadendo anche te"?>>Domando.
<<Voglio un sacco bene a Valentine ma è ingenua, non sa che probabilmente una buona parte di tutti gli uomini che usano bene il cervello in questa stanza la desiderano.>>Risponde.
<<E be' prima mi sono divertito con una rossa, poi ti ho visto qua e ho pensato di vedere se eri già caduto ai suoi piedi o magari innamorato oppure geloso.>> Ridacchia.
<<Ehi, stronzo, nessuno è caduto ai piedi di nessuno nè innamorato nè geloso, lo sai, è una finta relazione, le devo lasciare spazio per conquistare Paul.>>

Bugiardo.

<<Stai mentendo, se fosse così non saresti stato dieci minuti a guardarli come un pazzo.>>Mi accusa.
<<Ehi, ma perchè mentre ti stavi scopando una ragazza stavi guardando me? Anzi, già che ci sei vai a conquistare un'altra anziché disturbare me.>>

Liam mi da uno schiaffo sul collo.

<<Ti si legge negli occhi, Gabriel.>>Dice, ma non mi da il tempo di controbattere che si alza dallo sgabello e fa come gli avevo consigliato.

Intanto io sfrutto la mia occasione per andare dal magico trio.
Prendo le due birre e li raggiungo.

<<Ehi, ragazzi, che fate?>> Chiedo.
Porgo la birra a Valentine che accetta e mi ringrazia con un sorriso meraviglioso.

Lei è meravigliosa.

<<Grazie,Gab!>>Esclama.

È completamente ubriaca.

Non riesco a trattenere una risata.

<<Gab?>>Rido.
<<Che c'è? È un semplice nomignolo!>> Si mette a mani incrociate sul petto.

Errore madornale. Ora due sguardi sono sulle sue tette, leggermente rialzate e pressate dalle sue braccia. Quelle curve sono coperte da un piccolo misero pezzo di stoffa bianco per nulla coprente che per giunta ho scelto io.

Se ne accorge e rimette le mani lungo i fianchi.

<<Stavamo parlando se è meglio la Pallavolo o il Basket però, io ho già detto, che amo troppo il mio sport.>> Spiega con un'intonazione strana, molto divertente.

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