Capitolo 4

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Valentine

Dopo la partita la mia allenatrice mi chiama nel suo ufficio per parlare.

Non posso negare che ho una paura tremenda, che spero sia infondata, visto che gioco sempre dando il mio massimo e i risultati delle amichevoli lo dimostrano, anche in allenamento mi comporto bene e eseguo alla perfezione gli ordini.

Perciò di cosa mi vorrà parlare?

Mi cambio in fretta e raggiungo la stanza accanto alla portineria, altrettanto velocemente.

Entro aprendo piano la porta che emette un cigolio, spalancandosi rivela la figura della mia coach.
Quest'ultima è seduta sulla sua sedia messa dietro la sua scrivania. Poche volte sono entrata in questo ufficio e quelle poche non ho osservato tutti i trofei vinti sistemati accuratamente nella vetrinetta.

<<Accomodati, Valentine>>, mi sorride.

Sembrerebbe dal suo sorriso che non vuole comunicarmi una brutta notizia.
Ricambio il sorriso e mi siedo sulla sedia dal lato opposto del tavolo.

<<Di cosa voleva parlarmi coach?>>, domando.
<<Siete brave, come squadra. Abbiamo vinto in quasi tutte le partite di beneficienza che avete fatto...>>, inizia.
<<Quelle gare erano una prova, volevo vedere se eravate pronte a reggere la pressione di una gara, fisicamente e mentalmente, dal punto di vista dello spirito di squadra...>>

Ora ho capito dove sta andando a parare e il mio sorriso si allarga ancora di più.

<<Allora ho preso una decisione, nella Maple Campus la squadra di pallavolo agonistica non si vede da molto tempo, ma quando mi allenavo io qua abbiamo vinto molti scudetti.>>, si perde, fantasticando sui suoi tempi da grande giocatrice. Per tanto, inizia a fissare i trofei esposti.

<<Tutti mi hanno detto che non era una buona idea ma io ho deciso di rischiare. Da ora in poi la Maple Campus Volley Squad diventerà una squadra agonistica.>>, conclude.

<<Ovviamente se ci impegneremo. Magari sarò pazza, ma prendo la palla al balzo e rischio>>, mi confida. La nostra coach è sempre stata gentile con noi, tranne quando facciamo degli obrobri.

<<Certo, ma ancora non ho capito perchè lo sta dicendo solo a me ora, avrebbe potuto dirlo a tutta la squadra poco fa.>>, dico.

<<Be', ogni squadra agonistica ha bisogno di un capitano, e penso che tu sia quella più tagliata fra tutte... perciò avresti potuto parlarne tu con loro in quanto da ora...>>

Si alza e rovista in dei cassetti accanto alla scrivania e, quando trova quello che stava cercando, lo mette sul piano difronte a me.
È... una fascia da capitano?!

Ma si usa in partita?

Calma, Val. Ora è l'ultimo dei tuoi problemi.

<<Sei ufficialmente la capitana. Di solito non si indossa ma è una tradizione portafortuna usarla solo durante gli allenamenti, che poi è stata cancellata come l'agonismo nella nostra squadra, dato il suo andamento. Puoi scegliere se tenerla o meno, non mi offendo.>>

<<Ovviamente poi dovrai parlarne con le tue compagne e scegliere delle sostituzioni in caso di infortunio o ammonizione. Poi farò stampare il numero uno sulla tua maglietta. Domani dovrete tornare qua e spiegherò le regole dell'agonismo e cambieremo alcune cose. Tra cui gli allenamenti>>, spiega.

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin