capitolo sessantadue

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OUTFIT

Mi risveglio dal mio solito pisolino prima di cena, mi alzo dal letto e vado in bagno per mettermi il pigiama

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Mi risveglio dal mio solito pisolino prima di cena, mi alzo dal letto e vado in bagno per mettermi il pigiama. Recupero le cuffie, le collego alla musica e inizio a ripassare le nuove assegnazioni.

OUTFIT

Esco dal bagno e torno a sdraiarmi sul letto coprendomi il corpo con un plaid

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Esco dal bagno e torno a sdraiarmi sul letto coprendomi il corpo con un plaid.
Mi ritrovo a pensare a tutti i momenti spensierati vissuti da settembre ad oggi, tutti gli scherzi, le prime conversazioni... sto per affrontare il serale lasciandomi indietro il pomeridiano, del quale mancano solo due puntate.
I miei pensieri vengono interrotti da Tiziano che tutto zitto si incammina verso di me per poi buttarsi sopra la mia figura, rido e allaccio le mie braccia dietro la sua schiena in modo da tenerlo stretto a me, capisco però che non c'è nulla da ridere quando i nostri occhi si incontrano perciò divento seria in men che non si dica
"Che è successo? Perché questa faccia?" gli domando preoccupata notando il suo umore
"Nicholas voleva lasciare la scuola" annuncia inizialmente ed io annuisco essendo a conoscenza della situazione
"aveva fatto le valigie, ed entra Manu in casetta... saluta con un ciao generale e poi si chiude in camera con Nick, quando escono Manu esce senza salutare e Nicholas si reca a scuola con lui. È appena tornato, praticamente Manu gli ha offerto il posto in squadra" spalanco gli occhi alla notizia inaspettata
"me ne vado a casa sicuro Nì, palese" si sfoga
"rimaniamo io e Sofi, lei sta in alto in classifica e se tu scegli di prendere Nicholas, allora non sei convinto di me" lo stringo con una maggiore intensità
"non credo sia così, penso che tu gli piaccia molto invece" cerco di rassicurarlo
"ho tanta paura, ho paura di non arrivare al serale"
"se vuoi piangere puoi farlo, lo sai" gli accarezzo i capelli mentre lui sospira tristemente
"in più sto accusando da giorni un dolore al ginocchio" ammette
"pure tu? E che è? Te l'ha mischiato Marisol?" sdrammatizzo la situazione con una battuta riuscendo a farlo ridacchiare un po'
"ce la metto tutta, lo prometto" mi lascia un bacio sulla guancia
"ti meriti il serale, nessuno può dire il contrario ricordatelo. Ti sei spaccato il culo da settembre e hai sempre cercato di dare il massimo, ora dallo e basta, vedrai che Emanuel lo vedrà" gli lascio un piccolo bacio sulla spalla destra
"Oh, lunedì escono gli inediti" annuncio al riccio
"davvero?! Finalmente!" salta dalla sorpresa della notizia
"Non so come ringraziarti per quello che fai per me"
"Mi ami?" gli domando e lui annuisce
"ecco come mi ringrazi" prendo il suo viso tra le mie mani e faccio in modo che le nostre labbra possano unirsi.
Il suo animo sconfitto sparisce quando le nostre labbra entrano in contatto, infatti inizia a spingere su di me con veemenza e in poco tempo si riprende, porta una mano sul mio collo e l'altra sul mio fianco.
Io allaccio le gambe dietro di lui in modo che i nostri corpi aderiscano completamente come pezzi di un puzzle e lo sento mugolare sulle mie labbra.
Continuiamo a baciarci e Kumo cerca di far incontrare le nostre lingue, nonostante la voglia di cedere è alta decido di resistere e di dargli fastidio, così rompo il contatto tra le nostre labbra
"pensi che dopo tutto questo tempo ti lascio entrare con tanta facilità?" lo stuzzico, lui però non si arrende anzi, torna più insistente di prima e torna a baciarmi con molta più passione, la mano che prima si trovava sul mio collo inizia a scendere verso il basso, quella che aveva sul mio fianco invece si fa strada sotto la mia maglia del pigiama.
Con la mano restante arriva a toccarmi dove più lo desidero tanto che la mia bocca si apre in un gemito.
Gemito soppresso dalla bocca di Kumo, grazie a questo lui riesce ad addentrarsi con la lingua nella mia bocca in cerca della mia lingua.
Quando le nostre lingue si incontrano lui prende totalmente il controllo della situazione e l'eccitazione che continua a crescere in tutto il corpo mi rende totalmente vulnerabile sotto il suo tocco.
Sarà la foga del momento che non ci permette di allontanarci ma quando la mia mano va a recuperare la sua indicandogli di oltrepassare il tessuto dei miei pantaloni lui ferma il bacio lasciandomi insoddisfatta e con il respiro affannato
"perché ti fermi?" domando con un filo di voce
"sei sicura?" si toglie il microfono e toglie anche il mio
"dobbiamo essere discreti" annuncia vedendomi sicura e così torniamo a baciarci ma stavolta cerchiamo di moderare il tutto e ci riusciamo, almeno fino a quando sento il suo dito muoversi dentro di me dopo avermi stimolata da sopra il tessuto, la sua bocca si muove baciandomi tutto il collo fino a soffermarsi sulla clavicola dove inizia a succhiare la pelle lasciandomi un succhiotto, quando mi rendo conto di star per venire dopo che lui aveva inserito un altro dito in me, afferro il suo viso facendo scontrare le nostre bocche, le quali ormai non rispettano nessun ritmo e finalmente raggiungo il piacere.
Con una mano lui ci copre definitivamente con il plaid, mi alza la maglia e con la testa scende lasciando con la lingua una scia che mi porta ad inarcare la schiena, lui ripercorre lo stesso percorso risalendo sul mio viso per far in modo che io possa vederlo mentre porta le sue dita che prima erano in me nella sua bocca.
Tutti e due scossi ed eccitati per ciò che avevamo appena condiviso che quando ci scopriamo dal plaid nessuno proferisce parola
"Ti devi coprire" gli lancio uno sguardo portandolo a guardare il suo cavallo dei pantaloni, si riesce a notare il rigonfiamento, afferro il plaid e lo porto sopra di esso, facendo ciò però finisco per premere la mia mano sopra il rigonfiamento stesso e vedo Kumo smettere di respirare e buttare leggermente la testa all'indietro
"lo stai facendo a posta?" domanda con voce roca, per rispondere aumento la pressione della mia mano e decido di mettermi a cavalcioni su di lui
"cosa?" dico con fare innocente mentre inizio a muover il bacino in movimenti circolari che non fanno altro che aumentare la protuberanza di Kumo
"Nicole" ansima leggermente con gli occhi chiusi, dopo poco le sue mani afferrano saldamente i miei fianchi e li blocca
"Troppo?" domando e lui sorride
"troppo troppo" la sua risposta mi fa scoppiare a ridere e scendo da sopra di lui
"dai che il tuo compleanno è tra pochissimo" sorrido e lui si copre la faccia con le mani
"se ci rimango nella scuola"
"il mio pessimismo ti ha contagiato, non va bene" lui ride
"tu hai preso il mio lato ottimista" risponde
"e dobbiamo imparare a bilanciarci" mi alzo dal letto e vado a recuperare un elastico per legarmi i capelli in un piccolo tuppo
"posso entrare?" la voce di Martina ci interrompe
"vai tranquilla Marti" le rispondo, Kumo mi lancia uno sguardo che mi fa ridere
"si puoi stare tranquilla Marti" lui mi imita con la riccia, quest'ultima si insospettisce
"che stavate combinando?" lei si porta le mani sui fianchi con fare indagatrice
"mi stava consolando" Kumo risponde con una mezza verità
"ah si? Alzati" Martina ordina, io sgrano gli occhi mentre Kumo, tutto imbarazzato scoppia in una risata
"ci stavamo solo baciando" ammetto e Martina si unisce alla risata di Kumo
"si certo... comunque, è pronta la cena"






















































































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