capitolo cinque

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OUTFIT

"Mi manca Tropea" mi accascio sul bancone della cucina, dopo un'intera giornata di prove era ora di cena

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"Mi manca Tropea" mi accascio sul bancone della cucina, dopo un'intera giornata di prove era ora di cena.
"Interessante, dopo Amici tu mi portare me a Tropea" dice Dustin, sorrido guardandolo
"mi porti a tropea" lo correggo
"dopo amici mi porti a Tropea" ripete fiero
"bravo" e ci battiamo il cinque.
"Come stai? Te lo chiedi mai" Marisol canticchia
"mentre fingi che va tutto bene" continuo il mio inedito, Marisol mi abbraccia da dietro
"il tuo inedito è il mio preferito" dice la ragazza
"graziee" mi giro per abbracciarla per bene
"io sono in fissa con quello di Leo" quello di Space è davvero uno dei miei preferiti, abbandono la cucina e mi dirigo nella camera rossa, dove trovo Holy e Sarah, che erano piuttosto vicini
"oh scusate" faccio retro marcia, chiudendo la porta dietro di me maledicendomi per cosa poi? Per aver essere entrata nella stanza giusta al momento sbagliato? Si, era esattamente per quello che mi stavo maledicendo e come se non bastasse mi scontro con qualcuno
"attenta" era Kumo e sta sorridendo
"scusami oggi non faccio altro che creare disagio" metto le mani sulle sue braccia per stabilire una distanza tra noi
"capita a tutti tranquilla, e poi non hai creato nessun tipo di disagio" mette la sua mano nei miei capelli, pensavo per scompigliarli perciò mi scosto, lui ride
"girati stupida" mi fa voltare verso lo specchio, lui non poteva scompigliarli perché lo erano già!
"che vergogna!" esclamo guardando i miei capelli attraverso lo specchio, faccio per aggiustarli ma lui mi precede
"ecco fatto, come nuova" mi lascia un bacio tra i capelli e mi abbraccia da dietro,
"dove stavi andando?" domando
"cercavo te" ammette
"a me? perché?" fisso i miei occhi nei suoi attraverso lo specchio
"volevo farti vedere la mia coreografia in modo che tu mi facessi sentire il pezzo che porterai in puntata" mi spiega,
"bene allora mangiamo e dopo andiamo in sala?" lui annuisce alla mia domanda e mi prende per mano portandomi in cucina per cenare.















"Metti un giubbotto" dico a Matthew che se ne stava a petto nudo fuori casa,
"finirai con la bronchite" aggiungo, lui apre le braccia e mi abbraccia, io rido e ricambio l'abbraccio
"tranquilla mamma, non ti arrabbiare" risponde lui per poi rientrare dentro la casetta, eravamo rimasti fuori io ed Ezio, stavo aspettando Kumo per andare in sala a provare.
"Nick" Gaia sbuca dalla porta, spengo la sigaretta quando lei mi fa cenno di seguirla, chiudo la porta dietro di me e lei mi prende sottobraccio
"che succede?" chiedo alla mora che non aveva ancora parlato, una volta arrivate nella stanza azzurra Gaia chiude la porta a chiave, dentro la stanza eravamo solo ragazze
"e questa riunione?" domando sedendomi a terra accanto a Valentina,
"sessione gossip dopo la prima settimana" spiega Sarah,
"uh allora chi inizia?" chiedo
"direi che Vale ha sicuramente qualcosa da dire" commenta Sofia, Valentina al mio fianco cercò di trattenere un sorriso, però non ce la fece
"eh che devo dire ancora nulla" la bionda risponde
"parlando con Matteo qualcosa è successo" mi metto in mezzo, la ragazza in questione mi lancia un cuscino in faccia facendo ridere le altre,
"un certo ragazzo mi ha detto qualcosina su Nicole" dice Sofia
"chi??!" Marisol esclama cadendo quasi dal letto prima che Sofia potesse riprendere qualcuno bussa alla porta
"si?" chiede Stella
"sono Kumo, mi hanno detto che c'è Nicole qua" mi alzo di scatto ricordandomi delle prove,
"mi vuole mostrare la sua coreografia" sussurro alle ragazze, Marisol mi prende per mano tutta contenta e apre la porta
"eccola, ciao" la mia amica mi spinge fuori dalla camera per poi richiudere la porta a chiave
"ehy" saluto il ragazzo di fronte a me, aveva già il giubbotto addosso e ne teneva uno in mano, il mio.
"Ehy" mi risponde lui
"se sei impegnata con le altre possiamo fare domani, non c'è fretta" aggiunge sorridendo, io provo a bussare alle ragazze
"mi fate entrare?" esclamo
"ancora qua siete? Andate" urla Valentina di risposta,
"a quanto pare non ho nulla da fare" sorrido, lui porge il mio giubbotto e in completo silenzio ci dirigiamo verso la palestra.

"Wow! Ma sei fantastico!" applaudo alla fine della coreografia
"grazie" risponde con il fiatone
"ora tocca a te" mi alza dalla sedia tirando da una mano e si siede al mio posto
"la faccio a cappella?" chiedo retorica
"si ti prego Nicole!" era super eccitato di sentire solo la mia voce
"facciamo che io canto e tu balli?" chiedo, lui mi raggiunge immediatamente
"improvvisazione? Ci sto" mi fa poi cenno di iniziare a cantare.

Avevo più groove e personalità una volta
Senza bere Malibu per sentirmi me stesso sulla pista
Stavo le ore con la testa sott'acqua una volta
Per conservare il silenzio del mare nella testa
Hola, hola
E non ricordo più
Hola, hola
Se in quella notte c'eri tu
E tu che mi tiravi su con dei film stupidi senza dire una parola
Non mi capirai mai né domani né ora
E tu preferivi la TV che starmi vicino
E come fai a vivere se attorno al cuore hai il muro di Berlino?
Facevo delle pause lunghe una volta
Ma ridere e ascoltarti per ore non mi basta
Ballavi latino americano una volta
Senza tenere il tempo come quando c'è casino ad una festa
E c'eri sempre tu che mi tiravi su con dei film stupidi senza dire una parola
Non mi capirai mai né domani né ora
E tu preferivi la TV che starmi vicino
E come fai a vivere se attorno al cuore hai il muro di Berlino?
A cosa è servito studiare spagnolo se
L'unica cosa che so dire è hola hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola
E tu che mi tiravi su con dei film stupidi senza dire una parola
Non mi capirai mai né domani né ora
E tu preferivi la TV che starmi vicino
E come fai a vivere se attorno al cuore hai il muro di Berlino?

Hola, hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola eh
Hola, hola

mhm, mhm









Finita la canzone non riuscivo a capire chi dei due fosse rimasto più impressionato dall'altro, quasi sicuramente io, Kumo aveva trasmesso tutte le emozioni che provavo mentre la cantavo,
"la tua voce è ammaliante" lui parlò per primo, oltre a sorridere con le labbra credo di aver sorriso anche con gli occhi
"e invece tu comunichi tantissimo, arrivi alle persone, a me sei arrivato"




















































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