capitolo trenta

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OUTFIT

Noi cantanti veniamo chiamati uno ad uno per realizzare le prime interviste sui nostri nuovi inediti

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Noi cantanti veniamo chiamati uno ad uno per realizzare le prime interviste sui nostri nuovi inediti.
"Di cosa parla Bad Vibes?" 
"Bad Vibes parla di una rottura. Parlo della fine di questa relazione ma in modo diverso da come ne parlo in Temporale, perché Bad Vibes è stata scritta quest'anno e ci ho messo dentro un po' di rabbia rendendo la canzone molto più divertente e scherzosa" spiego mantenendo lo sguardo verso la telecamera
"a chi la dedichi?"
"beh principalmente al ragazzo in questione" dico ovvia
"però voglio spiegarvi una strofa" sorrido

"Tu sei una settimana senza weekend
ho la testa che gira e con l'aria che tira
non voglio più bad vibes.
La interpreto paragonando l'aria non ad un'aria cattiva bensì ad un'aria pulita fresca, che ti invoglia a staccarti dalle bad vibes. Nel mio caso, la mia aria pulita è Kumo" sorrido imbarazzata da questa mia ammissione.














Tornata in casetta dopo le lezioni pomeridiane mi siedo sul portico in compagnia di Lucia, Mida e Simone. I due ballerini sono intenti a registrare un tik tok mentre io e il cantante li osserviamo.
"Tra poco dovremmo fare la wittybox" annuncia Martina entrando dal cancello della casetta in compagnia di Gaia e Ayle
"ma Kumo?" chiedo spegnendo la sigaretta ormai finita,
"boh chiedi dentro" mi risponde Simone, mi alzo dalla panchina e lascio un bacio sulla guancia a Gaia per salutarla.
Entrata in casetta vedo sbucare fuori dalla camera rossa Petit insieme a Marisol
"oh i miei bimbi belli" apro le braccia facendogli capire di volere un abbraccio, abbraccio cha ricevo da parte di entrambi
"Kumo?" domando dopo averli abbracciati
"sotto la doccia" risponde Petit, senza parlare mi volto e mi incammino verso la camera gialla
"dove vai?" mi domanda il cantante dalla cucina
"vado a fare la sottona" gli sorrido imbarazzata.
Quando arrivo a destinazione noto che il ballerino è ancora in bagno così mi posiziono sul suo letto a braccia conserte aspettandolo.
Esce dal bagno dopo circa 10 minuti, ha i capelli ricci bagnati, senza maglia e sotto con un pantaloncino bianco e verde, si blocca quando mi vede
"che ci fai qui?" sorride imbarazzato
"ti sembra modo di uscire dal bagno?" domandò scherzosamente
"che cosa c'è di male? Non sono bello?" mi domanda con fare sbruffone avvicinandosi al letto
"il punto è che sei troppo bello" gli rispondo, lui si poggia con le mani ai lati dei miei fianchi chinandosi per poi rubarmi un bacio veloce
"non mi abbracci?" metto il broncio per poi tirarlo verso di me e lo faccio cadere sopra di me, lui lega le sue braccia intorno al mio torace e poggia la sua testa sul mio petto accoccolandosi per stare comodo.
"Sei tu quella bella" parla di punto in bianco
"ma ti sei visto?" cerco il suo sguardo che dopo poco trovo
"sei bellissimo ai miei occhi e non sto parlando solamente di aspetto fisico" lui si lascia andare ad uno sbuffo per trattenere le lacrime e si gira su stesso per poi prendere posto accanto me ma non mi guarda, tiene gli occhi fissi sul soffitto
"i miei occhi vedono qui e qui" gli mostro la sua testa e il suo cuore e vedo scendere qualche lacrima dal suo viso
"certo vedono la tua bellissima faccia, le tue bellissime braccia, i tuoi capelli perfetti e tutto quello che vuoi, ma ai miei occhi piace osservare la tua bellissima anima, le tue fragilità e le tue insicurezze per cercare di renderti più sicuro di te stesso tu sei una bella persona Kumo e l'aspetto fisico non conta nulla, zero assoluto" gli asciugo le lacrime dal suo viso
"come mai questo piccolo momento?" gli domando una volta calmato
"sto avendo delle lezioni difficili che mi portano a rivivere queste insicurezze che io ho sul mio fisico" chiarisce il moro
"mi guardi negli occhi?" chiedo al ragazzo che ancora non voleva ricambiare il mio sguardo, con una mano prendo il suo mento e lo faccio voltare verso di me
"sei bello, è bello Kumo ma è bello anche Tiziano" lui prende il mio visto tra le sue mani e lo attira verso il suo facendoci baciare
"grazie" mi sorride e io lo ribacio.
"Quasi dimenticavo" parla Kumo dopo un po'
"ho una sorpresa per te" mi annuncia con un sorriso, si alza dal letto e mi afferra le mani per poi tirarmi su all' in piedi.
Indossa una maglia con un giubbotto e poi me ne presta uno dei suoi per me e ci dirigiamo verso gli studi evitando i commenti degli altri ragazzi.
"Prima tu" Kumo mi tiene aperta la porta della sala 2
"grazie" sorrido entrando e aspetto che lui mi spieghi il motivo per il quale siamo qui, lui si sposta verso la cassa
"allora, mi hai detto che ballavi hip hop" inizia
"si ma sono tipo cinque anni che non lo ballo" mi lego i capelli in un tuppo basso
"visto che devi fare il compito sulla presenza scenica, ho deciso che balleremo insieme" preme play e per la stanza iniziano a risuonare le note di Delicate di Taylor Swift

"Tu canti ed io improvviso, come la prima volta che siamo venuti in sala insieme ricordi?" mi sprona, ovvio che ricordo
"ti avviso però, te la dedico" mi riferisco alla canzone




























































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