capitolo venti

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OUTFIT

Ero sul punto di prendere il sonno sul divano di fronte allo specchio mentre Sofia provava la nuova coreografia davanti allo specchio con l'aiuto di Dustin, quando sentiamo tutti Petit urlare"non ci credo regà! no vabbé" arriva il moro davanti a n...

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Ero sul punto di prendere il sonno sul divano di fronte allo specchio mentre Sofia provava la nuova coreografia davanti allo specchio con l'aiuto di Dustin, quando sentiamo tutti Petit urlare
"non ci credo regà! no vabbé" arriva il moro davanti a noi con il telefono in mano
"mi ha repostato Vasco!" a queste sue parole scatto in piedi esultando per lui, aspetto che Sofia e Dustin si stacchino dall'abbraccio per abbracciarlo
"sono super felice per te!" dico stringendolo a me ancora di più
"non ci credo Nick!" continua a sussurrare mentre mi abbraccia
"l'hai detto a Mari?" gli domando
"sta a lezione lei ora" mi risponde il cantante
"io vado dal mio ballerino" gli lascio un bacio sulla guancia e mi dirigo verso la stanza gialla
"buonasera" sussurro al ricciolino sedendomi sul bordo del suo letto, lui tira su la testa assonnata dal cuscino e mi rivela un dolce sorriso quando inizio ad accarezzargli i capelli
"volevo dormire anche io ma Petit non me l'ha permesso" parlo a bassa voce
"allora dormiamo insieme" con un braccio mi trascina giù sdraiata accanto a lui e abbracciati l'un l'altro ci addormentiamo insieme.















Quando mi sveglio trovo ancora il ricciolino accanto a me ma non sta dormendo
"ciao" gli accarezzo i capelli, è rimasto con me anche da sveglio
"ciao" risponde, con un braccio sorregge la sua testa per stare più comodo
"da quanto sei sveglio?" domando accoccolandomi di più vicino a lui, sentivo freddo e il suo corpo emanava calore,
"circa 20 minuti" risponde con voce assonnata
"e non ti sei alzato?" chiedo incredula
"e lasciarti sola? Non credo proprio" risponde per poi nascondere il suo viso nell' incavo del mio collo e inizia a lasciarci tanti piccoli bacini, io lego le mie braccia sopra le sue spalle e lo tiro sopra di me facendolo ridere
"sai una cosa che mi fa strano?" dice lui dopo qualche minuto in silenzio
"che nonostante sia una cosa fresca, noi intendo" specifica
"si avevo capito" mi scappa una piccola risata
"ah okay" ride pure lui
"dicevo, nonostante siamo agli inizi, le dimostrazioni di affetto mi vengono subito naturali e non vorrei che ti dessero fastidio" ammette lui
"cosa? No, perché questo dubbio?" rispondo immediatamente
"no perché tu arrivi da una relazione, situazione, complicata? Non so come chiamarla visto che non la conosco, so solo che hai sofferto e tu non dimostri mai affetto attraverso abbracci o altro, preferisci le parole, se ti danno fastidio la smetto" è perfetto. Kumo è il ragazzo perfetto.
"Io apprezzo tantissimo le dimostrazioni di affetto, soprattutto da parte tua. Il fatto è che la persona con cui stavo prima era una persona fredda, sia nei gesti che nelle parole perciò si, è un po' strano" dopo la mia risposta cade un attimo il silenzio, così mi alzo e mi dirigo verso il bagno per specchiarmi, lui mi passa affianco e continua per la sua strada, nè un abbraccio e nemmeno una parola.




Ceniamo e Kumo continua ad ignorarmi nonostante i miei mille sguardi, mi si avvicina Mida
"hai bisogno di un cappotto? Io sento proprio il gelo" si riferisce alla situazione e mi fa scappare un sorriso
"c'è poco da ridere, è un sacco permaloso, non gli ho detto nulla di male anzi, pensavo di averlo rassicurato" mi confido con il cantante
"che è successo?" domanda Mida continuando a mangiare la sua insalata
"eravamo sul letto e ad un certo punto lui ha iniziato a baciarmi sul collo, poi si stacca e mi dice 'non è che ti da fastidio il mio modo di esprimere affetto verso di te' una cosa del genere dice che sente che io sono molto fredda verso di lui" racconto
"ha ragione" Mida risponde, faccio la finta offesa e gli do un leggero schiaffo sul braccio che lo fa ridere
"so che ha ragione ma io gli ho risposto poi dicendo che il mio atteggiamento deriva da esperienze passate e che il suo effetto mi fa strano" sussurro per non farci sentire dagli altri
"e ora ti evita?" mi chiede, io annuisco soltanto
"forse cerca di limitare il suo affetto verso di te, tipo se prima ti dava il 100% ora ti darà il 70%" Mida cerca di spiegarmi
"okay ma siamo arrivati a 0%" rispondo
"magari prima di iniziare a darti anche solo il 10% vuole vedere anche solo 1% da parte tua visto che sei fredda" il suo ragionamento non fa una piega, sbuffo leggermente
"sai cosa da fastidio a me invece?" domando retoricamente a Mida
"chiama a tutti amò, a me non mi deve chiamare così non ha più valore. Se Gaia viene da te e ti chiama amò e poi va da Elia, Petit o da Simone e li chiama amò, ci rimani male o no?" quando nomino Gaia lui butta la testa indietro con fare imbarazzato e non mi risponde
"dai Christian! Ci rimani male?" insisto mettendolo in imbarazzo
"questa si chiama gelosia" lui evita la mia domanda
"vabbè chi tace acconsente" mi rivolgo a lui
"io ti consiglio di confrontarvi su queste cose" Mida cambia discorso
"ho solo paura di risultare pesante, non stiamo nemmeno insieme ufficialmente"
"troppe paranoie Nick, parlaci ora" Mida consiglia, volto lo sguardo dove Kumo era seduto ma non è più lì, non è fuori, non è sulle gradinate o in giro per la cucina
"Eli hai visto Kumo?" domando ad Elia
"andava a dormire" mi risponde, ringrazio e mi dirigo verso la sua camera.
Kumo è sotto le coperte del suo letto con le luci spente, mi avvicino piano senza fare rumore ma lo trovo già addormentato così gli lascio un piccolo bacio sulla guancia decidendo di parlare con lui il giorno dopo.



































































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