Capitolo 60: Rottura

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Questo perché ad entrambi era arrivato lo stesso messaggio, da parte della CIA.
Vi voglio nel mio ufficio. Ora. Diceva.
Era proprio il Direttore Gerald Simmons ad aver richiesto urgentemente la loro presenza.

**

«Siete sollevati dal caso.»

Fu la prima frase che sbocciò dalle labbra del Direttore della CIA non appena Dave e Noah avevano messo piede nel suo ufficio.
E quelle parole non furono che una secchiata di acqua ghiacciata nel volto di Dave che, finalmente, parve mostrare una reazione di ripresa. Sbatté le palpebre, come ad uscire dalla stasi cui era andato, e fece un passo in avanti, esterrefatto.

«Come? Non può dirlo sul serio.» parlò velocemente e con una frenesia che non tenne a bada.

Tuttavia Gerald non lo guardò nemmeno negli occhi, chiusi per evidenziare la mascella contratta dalla difficoltà con la quale aveva dovuto prendere quella decisione. Non aveva aspettato neanche che si sedessero né aveva pronunciato parole di cortesia e di rammarico riguardo le vicende nell'edificio abbandonato. Turbato e mesto, aveva i gomiti appoggiati sulla scrivania, il suo decoro nell'essere vestito in maniera impeccabile a qualunque riunione, rimpiazzato da una capigliatura scompigliata, una barbetta incolta e dei capi d'abbigliamento disordinati che fino a quella stessa mattina, in riunione, erano immacolati; non stava indossando la giacca, nemmeno il cardigan al di sopra della camicia azzurrina. Sembrava aver sudato parecchio dall'agitazione e dal nervosismo, tanto che fu un miracolo che non avesse arrotolato le maniche dell'indumento per mandare la compostezza a quel paese. Anche lui in quelle due ore, dove i suoi agenti incaricati al caso erano rimasti intrappolati, non aveva passato chissà quale bella vacanza. Gli erano giunte così tante di quelle chiamata da parte dell'FBI, su quelle maledette pattuglie scomparse e sulla presenza di due disertori russi in territorio americano, che aveva dovuto congedare Virginia, la sua segretaria, per occuparsene personalmente. Non si era mosso da quella scrivania nemmeno per andare al bagno; non aveva bevuto caffè e non aveva fatto neanche una pausa per riprendere fiato, poiché minuto dopo minuto gli erano arrivate le informazioni di quello che si era perso.

Sei uomini della polizia fatti a pezzi, un Generale suicida che, attraverso i filmati delle videocamere, si era rivelato essere una spia nordcoreana.
E due agenti della CIA che erano rimasti a guardare senza trovare un modo per salvare quelle persone.

Nonostante avesse provato a difendere i suoi diritti, era stato addirittura messo a contatto con il Presidente degli Stati Uniti, interessato a sapere come un caso di omicidio conteso tra CIA e FBI potesse essere diventato un problema terroristico di grado elevato. Per quanto amareggiato avesse potuto essere, per quanti pugni avesse sbattuto contro la scrivania dalla rabbia quando le chiamate si erano concluse, non avrebbe potuto fare altro, se non arrendersi agli ordini che gli erano stati dati. Si allentò la cravatta decorata dall'aquila d'oro, simbolo della Central Intelligence Agency, e si schiarì la gola; ragionandoci dopo aver avuto il tempo di organizzare quell'incontro, quella di adesso era la scelta più giusta da fare, seppur il tono di Dave fosse bastato a fargli venire un nodo alla gola di umiliazione.

«In quanto Direttore la decisione spetta a me, agente Morrison. – specificò, sollevando lo sguardo per incrociarsi con gli occhi scuri del suo interlocutore; leggeva una fiamma che ancora non si era estinta, la fiamma dell'ostinazione. – Sono stato aggiornato sui fatti, sulla morte del Generale Jude Collins e di quei sei poveri innocenti.»

Dave sbuffò dal nervosismo, scrollando la testa. «E quindi? Malokov e Staniv hanno organizzato tutto per impedirci di fare qualcosa. Se non avessimo seguito le loro direttive, avrebbero ucciso-!»

«E cosa è cambiato?» gli parlò di sopra il Direttore, il tono combattuto quanto severo. Vide Dave zittirsi, rimanere ancora con le labbra schiuse. Continuò. «Sono morti comunque. Dimitri Malokov e Iari Staniv sono tornati a causa del fallimento dell'Operazione Y e del tradimento del Generale Collins. Il loro obbiettivo sei tu, persino l'FBI l'ha capito dopo aver collegato tutte le prove.»

OPERAZIONE YWhere stories live. Discover now