35.Doctor Michael

Start from the beginning
                                    

<<Stai bene?>>
Le domandò Hawks.
<<Si, sono solo stanca, non è facile controllare così tante persone, specialmente quando sono terrorizzate>>
Lui sollevò un sopracciglio.
<<Pensavo che non cambiasse nulla>>
<<Teoricamente è possibile liberarsi dalla mia ipnosi ma bisogna avere una grande forza di volontà o ricevere un potente shock, con emozioni contrastanti è più difficile entrare nella mente delle persone, quando siamo spaventati o quando soffriamo, creiamo delle sorta di barriere mentali che sono difficili da sorpassare>>
Lui annuì e basta.
Controllarono ancora un paio di persone prima che Hawks venisse convocato in una riunione privata in cui lei non era stata invitata.
<<È arrivato un messaggio a tutti noi mandato da Midnight, intanto scendi nella sala d'attesa e controlla che sia tutto apposto>>
Yuri si voltò per scendere le scale ma Hawks le afferrò un braccio.
<<Fai attenzione>>
Il tono con cui lo disse le sbriciolò la capacità di rispondere.
Annuì solamente, voltandosi.
Scese le scale a due a due e si precipitò nella sala.
Non sapeva nemmeno il perché stava correndo ma aveva una strana inquietudine.
Il tutto si accentuò quando, entrata dalla porta, si rese conto di essere completamente da sola.
I bambini e le famiglie presenti poco prima erano scomparse, quasi dissolte.
C'era un silenzio tombale che venne spezzato dal suono di passi.

<<È strano vederti qui, in queste vesti poi>>
Yuri neanche ci credeva.
<<Michael?>>

Quest'ultimo rise sonoramente e si aggiustò gli occhiali da laboratorio.
<<In carne ed ossa>>
Il suo tono era ubriaco di qualcosa simile alla spavalderia che le mise addosso ancora più inquietudine.
<<Perché mi guardi in questo modo?Sembra che tu abbia visto un fantasma>>
Yuri non rispose.
<<Che ci fai qui?>>
Lui sembrò tornare più serio.
<<Ci lavoro, Yuri, che ti prende?>>
Il suo tono però non la assicurava affatto.
<<Non è questo il tuo reparto>>
Gli rispose.
<<Sono stato spostato, è comune negli ospedali, specialmente con gente con Quirk come il mio>>
Lui mosse le mani nell'aria in un vano tentativo di farla ridere, ma fallendo.
<<Tu, piuttosto, che fai qui?>>
Lei mimò il segno del silenzio, cucendosi le labbra.
<<Oh, capisco, cose da eroi, sì, in effetti, lo avevo sentito da alcuni colleghi>>
Yuri ebbe un brivido lungo la schiena.
<<Ho cancellato personalmente la memoria di ogni persona che ho controllato>>
Michael perse il suo sorriso.
<<Mi stai accusando?>>
Il tono uscì scivoloso dalle sue labbra, come veleno.
<<Non sto facendo assolutamente nulla>>
Rispose lei.
<<Forse il tuo Quirk non è così imbattibile>>
Michael le passò accanto, solo ora la corvina notava i fascicoli che stringeva tra le dita.
Ebbe quasi un conato di vomito senza capirne il motivo.
Qualcosa nella sua mente scattò spingendola ad afferrare il suo braccio e tirarlo finendo per far sparpagliare a terra i fogli che aveva in mano.

Cosa?

<<Michael, perché hai il mio fascicolo?>>
Yuri si mise sulla difensiva mentre lui mimava con le la mano la bocca cucita, esattamente come aveva fatto lei poco prima.
<<Non dovresti andare a interrogare un altro paio di persone? Una spia fra i dottori può risultare pericolosa>>
Lei rimase immobile, neanche l'aria sembrava muoversi.
<<Non ho mai parlato di spie, tantomeno tra i dottori e raramente il mio Quirk fallisce>>
Michael la guardò negli occhi così intensamente da farle venire mal di testa.
Un attimo dopo era su di lei.
La sua mano era in direzione del viso di Yuri che, con velocità, si spostò cercando di contrattaccare.
<<Ho pensato da subito che fossi una tipa intelligente ma sai, a volte, è bene farsi gli affari propri>>
Il ragazzo la colpì in pieno con un calcio ben assestato.
Dove Michael la toccava nascevano scottature e abrasioni e si sentiva sempre più debole.
<<Cosa mi stai facendo?>>
Affermò mentre lui la spingeva verso la scrivania dei segretari.
Yuri sentì il contatto con il marmo freddo ma non bastò a farla tornare alla realtà.
<<Non era ancora il momento>>
Con una forza che non pensava fosse umana Michael la sollevò dal pavimento sbattendola sui computer.
Potendo contare solo sulle capacità fisiche Yuri fece leva con la schiena tirandogli una potente ginocchiata.
Michael, in risposta, tirò fuori dalla tasca quello che sembrava, senza ombra di dubbio, un bisturi.
Cercò di colpirla diverse volte, la sua velocità e forza non sembravano quelle di una persona normale.
Proprio quando Yuri pensò di riuscire a trovare una via di fuga Michael conficcò la sua arma tra i suoi occhiali mandandolo in pezzi.
La ragazza, sorpresa, fu costretta a chiudere gli occhi per un secondo, tempo necessario per il ragazzo per atterrarla completamente, posizionandosi a cavalcioni su di lei.
<<Perché mi stai facendo fare questo?Potevi accettate le mie parole all'ora, guarda cosa mi stai facendo fare!>>
Il suo tono era furioso e fuori controllo, gli occhi erano spalancati e tremolanti.
<<Non ti sto facendo fare un bel niente>>
In tutta risposta Michael le circondò il collo con i palmi ma senza stringere la presa.
Yuri capì le sue vere intenzioni quando sentì la pelle iniziare a bruciare.
<<Il mio Quirk non è utile solo a curare>>
Il tono alto era fuori controllo.
<<Lasciami andare>>
La presa diventata più calda e ferrea ogni secondo che passava.
<<Tutto questo è colpa tua!Avremmo potuto aspettare di più, potevamo continuare a cercare qui, è colpa tua!Non è il momento, non è il momento, non è il momento...>>
Yuri iniziava a sentire il fiato mandare e la gola diventare fin troppo calda.
<<È colpa tua...Tutta colpa tua...>>
Continuava a farneticare.
Yuri allungò il braccio intorno a sé nella speranza di trovare qualcosa a cui aggrapparsi.
Michael sembrava aver perso ogni freno, stringeva ancora di più il suo collo tra le dita bollenti.
<<Se non fossi venuta, ora avremmo finito tutto, sarebbe tutto perfetto... È solo colpa tua...colpa tua...Non mia, tua!>>
Proprio mentre premeva il pollice a fondo nella sua gola Yuri sentì sotto le dita quello che riconobbe come il cubetto giocattolo dei bambini.
<<Chiudi la bocca, razza di psicopatico!>>
Urlò prima di schiantarlo in faccia a Michael, riducendo in pezzi i suoi occhiali da laboratorio.
Yuri non perde tempo afferrandolo per la maglia e costringendolo al contatto visivo.
<<Ora mi dirai chiunque è coinvolto in questa faccenda, cosa stata facendo, cosa volete ottenere, tutto>>
Yuri non aveva quasi mai fallito nel controllare qualcuno escludendo coloro che potevano disattivarlo, tuttavia, guardando il ragazzo di fronte a lei, si rese conto come la mente umane potesse arrivare a livelli di degrado talmente alti da impedire persino al suo quirk di agire correttamente.
<<È tardi, non c'è più tempo...Stanno arrivando, siamo fra di voi>>
Sussurrava e sussurrava ancora.
<<Chi? Di chi stai parlando?>>
Cominciò lei con tono impaziente.
<<Ti prenderemo, ti ucciderò con le mie mani finché di te non rimarrà nulla da analizzare>>
Il suo corpo era sotto il controllo mentale di Yuri ma la sua coscienza no.
Con uno scatto veloce fece schiantare il suo cranio al pavimento, non abbastanza forte da ferirlo ma abbastanza da stordirlo e rendere più facile il suo controllo.
<<Ora io e te dobbiamo farci una bella chiacchierata>>

You're here-HawksWhere stories live. Discover now