XLIX

2.3K 124 5
                                    

Le due settimane successive al rientro dalle vacanze furono ricche di eventi.

Per prima cosa, Mew e Matthew scelsero di abbandonare la scuola. Era da qualche tempo che la cantante sentiva crescere dentro di sé un forte dolore, a lei familiare. Aveva provato a far finta di nulla, nascondendo il suo malessere prima a sé stessa e poi agli altri, ma alla fine aveva capito di non poter più andar avanti in quel modo.
Per superare quel dolore aveva bisogno di viverlo ed aveva quindi deciso di tornare a casa, per poter sentire la vicinanza dei propri cari. Matthew, che già da tempo dubitava che quello fosse il contesto giusto per lui, aveva scelto di seguirla e sostenerla.

Vi furono poi numerose gare e compiti, che fecero nascere tra i ragazzi sentimenti contrastanti.

Joseph, ad esempio, sentiva di star riuscendo a superare quel periodo di declino e non poteva che esserne più soddisfatto. Era tornato nei primi posti in classifica e aveva smesso di ricevere contini richiami dal suo prof.

Beatrice, invece, stava affrontando la situazione contraria. Prima della pausa natalizia, insieme alla maestra, si era concentrata molto sul suo lato interpretativo e sembrava star riuscendo a fare piccoli progressi.
Nelle ultime due puntate, però, i giudici non eran stati dello stesso parere e l'avevano posizionata piuttosto in basso nelle loro classifiche.
La Celentano allora l'aveva nuovamente convocata e l'aveva incitata a tirare fuori quello che aveva dentro, facendole svolgere degli esercizi di interpretazione.
<<Tu sei nata per danzare, Beatrice, devi solo liberarti>> le aveva detto, facendole sentire quanto credesse in lei.

Proprio quando fece ritorno dal suo incontro con la maestra, Maria le comunicò che ci fosse una busta per lei.
Uscì allora in giardino, credendo si trattasse di un compito, ma tirò un sospiro profondo quando notò il colore della busta.
Il cuore saltò un battito.
Era rossa, ciò significava che si trattava di una sfida.

Dopo un attimo di realizzazione la afferrò e al suo 
rientro in casetta vide tutti gli sguardi dei compagni posizionarsi sulla sua figura.

<<Oddio>> sussurrò Gaia, affrettandosi a lasciare a metà ciò che stava facendo per seguire l'amica verso le gradinate. Si accomodarono su uno dei gradini, affiancate dal resto dei ballerini presenti in casetta.

<<É di Todaro, vero?>> ipotizzò, ricevendo una risposta affermativa dalla conduttrice.
Mentre con mani tremanti apriva la busta e tirava fuori la lettera, scorse con la coda dell'occhio la figura di Joseph che si dirigeva verso di lei. Si posizionò in un angolo, restando in disparte ma facendo comunque in modo che la ballerina potesse sentire la sua presenza.

Quando Maria le chiese se fosse pronta a leggere il contenuto di quella lettera, i suoi occhi si scontrarono con quelli del romano. Nel suo sguardo cercò una rassicurazione, che non tardò ad arrivare. Prese un altro lungo respiro, per poi dare la parola alla conduttrice.

<<Cara Beatrice,
Sin dal primo giorno ho espresso il mio parere su di te, che come ben sai non é positivo. Ho deciso di darti del tempo, per vedere se saresti riuscita a farmi cambiare idea ma purtroppo ciò non é accaduto.
Come ho sempre detto dal punto di vista tecnico sei perfetta perché hai studiato, forse anche troppo, ma ciò non basta per esser una ballerina. Anche la variazione più completa risulta spoglia se la esegui senz'anima.
In questi mesi non sei riuscita a trasmettermi mai nulla, lasciandomi sempre insoddisfatto.
Quando balli sei vuota, insipida, monotona.
Ai casting ho visto una ragazza che mi ha colpito molto emotivamente ed ho quindi deciso di metterti in sfida, perché personalmente credo che quel banco lo meriti più di te.
Buon lavoro, Raimondo Todaro>>

Restò in silenzio, fissando impassibile un punto imprecisato nel vuoto. Il silenzio regnava nella stanza.

<<Posso vedere la sfidante, Maria?>> chiese, atona.
Sul televisore venne poi trasmessa la registrazione dei casting della sua sfidante.

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora