<<Ma tra te e Mida cosa sta succedendo esattamente?>> Chiara assunse un tono malizioso, rivolgendosi alla sua compagna di stanza.
<<Ehh che sta succedendo...>> l'altra subito si imbarazzò.
<<Perché io non ne so nulla scusate?>>Beatrice, seduta insieme alle due ragazze sul divano del salone, assunse un'espressione confusa.<<Diciamo che nell'ultimo periodo ci siamo avvicinati, però non ci capisco nulla nemmeno io>>
<<Lui è cotto Gà, ti guarda proprio come un ebete>>
<<Non lo so aiuto, io in queste cose non sono brava>> si coprì la faccia con un cuscino.
<<Ma a te piace?>>
Beatrice prese il cuscino tra le mani, scoprendo il volto dell'amica per osservare la sua espressione.
<<No, cioè mi ci trovo bene ma...>> cercò di negare, ma venne tradita dalle sue gote che si tinsero di rosso.
<<Ti piace eccome, ma non vuoi ammetterlo>> la redarguì la bionda.La loro conversazione venne interrotta da delle urla provenienti dalla cucina. Le tre allora spostarono la loro attenzione dalla situazione sentimentale della napoletana al litigio di cui i loro compagni erano protagonisti.
<<Ma perché dobbiamo sempre fare così>> disse Holy scocciato.
<<Ma che fai la brava che oh. Sta la padella sporca da tre giorni, ma stai muto>> si infuriò Angela, urlando contro Christian.
<<Non c'è bisogno di fare lo show per sta roba. Che casa di matti, veramente>> rise il riccio, di cui poco prima le tre ballerine stavano parlando, uscendo in giardino.<<Mi gira il cazzo che se lascio le goccine si lamentano e poi...muto pure tu>> fulminò con lo sguardo Holy, che stava per dire la sua.
<<Angela ma tu sei la prima che lascia la merda>>
<<Io non lascio la merda. Ho lasciato quel cazzo di coso là sopra una volta>> la cantante di Rudy gli si avvicinò, su tutte le furie.
<<Oh però Ange ti devi calmare. Si è dimenticato Giovanni>> intervenì Joseph alle sue spalle, cercando di placare la sua furia.
<<Ho capito ma allora parlate cazzo>>
<<E io che ne so, io gli ho detto 'regà dovete pulì voi due' e loro hanno detto si>>Tuttavia Joseph non riuscì nel suo intento, difatti Angela continuò a sbraitare contro i suoi compagni.
<<Ange ma c'è bisogno di urlare per una padella?>> decise di intervenire Beatrice, col suo solito tono pacato, cercando di calmare la sua amica che, seppur avendo ragione, stava decisamente esagerando.
<<Ma non sto urlando per una padella, è che sono tre giorni che la troviamo là>>
<<Ho capito, ma adesso Giovanni la pulisce. Non è che urlando risolvi la situazione>>
<<Ma che cazzo vuoi pure te che arrivi all'improvviso con sti modi da maestrina di merda>> si voltò Angela, lasciando di stucco la ballerina, che questa volta non controbbattè.La discussione andò avanti ancora per molto, coinvolgendo quasi tutti i ragazzi, ma Beatrice decise di non intervenire nuovamente per non infierire.
Aveva provato a calmare le acque ed aveva finito solo per essere travolta a sua volta dalla furia di Angela, che sembrava avercela con tutti.Decise così di recuperare il laptop e dirigersi nel giardino sul retro, accomodandosi sul divanetto con il portatile poggiato sulle gambe.
Prese a visionare ancora una volta le coreografie che le erano state assegnate, cercando di imprimere nella sua mente i passi.Poco dopo però venne raggiunta da Joseph che, volendo assicurarsi fosse tutto ok, prese posto al suo fianco.
<<Ce sei rimasta male?>>
<<Un pò>> disse soltanto, senza spostare lo sguardo dal display del computer.
Le poggiò una mano sul ginocchio, facendo così in modo che puntasse le sue pozze verdi sulla sua figura.
<<Lo sai com'è fatta, se lascia prendere dalla furia dal momento e dice cose che non pensa>>
<<Lo so, ma mi da fastidio quando la gente mi urla contro>> sbuffò lei, chiudendo lo schermo del portatile.Sentiva gli occhi inumidirsi, ma cercava con tutta sé stessa di rimandare indietro le lacrime.
Era una reazione che difficilmente riusciva a controllare, le succedeva ogni volta che qualcuno alzava la voce nei suoi confronti.<<Te fa venì da piangere?>> osservò lui, a cui non sfuggiva mai niente.
La ragazza si limitò ad annuire, così lui la strinse a sé. Si lasciò andare a quell'abbraccio, accoccolandosi contro il suo petto.
<<Puoi farlo, se ti va>> disse, poggiando il mento sulla sua nuca.
<<Non mi va>>Joseph le accarezzava la testa, mentre lei si beava del suo tocco dolce.
Sentiva che sarebbe potuta rimanere lì per ore, tra le sue braccia e in silenzio, senza stancarsi.<<Dopo vieni con me in studio?>> interruppe il silenzio lui.
<<Per fare?>>
<<M'hanno detto che verso le quattro mandano il mio pezzo su radio z, vuoi ascoltarlo con me?>>
<<E c'è bisogno di chiedermelo? Amo quella canzone>> si staccò leggermente dal suo corpo, per poterlo guardare in volto.
Lui sorrise, lasciandole un bacio sulla fronte.Più tardi, come accordato, i due si diressero agli studi Elios, entrambi col sorriso stampato sul volto.
Entrarono in sala 2, dove presero posto sulle poltroncine azzurre.<<Emozionato?>>
<<Tanto>> confessò Joseph, annuendo.
Beatrice gli sorrise, prima che alle loro orecchie giungesse la voce del radiofonico che annunciava "Dimmi che non è un addio".Terminata la canzone, finirono per stringersi nuovamente in un abbraccio.
<<Sei bello quando ridi>>
Beatrice lo osservava dal basso, col mento poggiato sul suo petto.
<<E quando non rido no?>> il suo sorriso si allargò ancor di più.
<<Un pò meno>>
<<Te sei bella sempre invece>>Quelle parole le provocarono una strana sensazione, a cui non seppe dare una spiegazione.
Si limitò a sorridere, spostando lo sguardo da quello del ragazzo per l'imbarazzo.Spazio autrice
Finalmente un daytime con un pò di drama...
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, vi aspetto nei commenti.
Love you, M
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𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holden
Fanfiction"Vorrei ci fossi quando vado fuori, quando perdo il controllo E sei l'unica che riesce a farmi stare calmo E sei artificio come i fuochi che ora scoppiano nei nostri cuori Giuro sei l'unica che voglio qui accanto Il tempo vola quando sei con me [...