XLV

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Il giorno successivo Beatrice passò ore intere in sala, riuscendo a completare il montaggio della coreografia. Era piuttosto soddisfatta del suo lavoro e non vedeva l'ora di mostrare la coreografia a Joseph, che dopotutto era la fonte della sua ispirazione.

Uscì dalla sala e, lungo i corridoi della scuola, incrociò proprio il cantante.
Lo raggiunse, prendendo a camminare al suo fianco. Notò nella sua espressione una vena di nervosismo, ma qualsiasi domanda stesse per porgli venne preceduta dalla sua voce.

<<Come procede con la coreo?>>
<<L'ho appena finita. Modestamente, credo di aver fatto davvero un buon lavoro>> annuì, sentendosi stranamente fiera di ciò che aveva creato.
<<Ne so sicuro>> concordò lui, che restava incantato dalla sua bravura e bellezza ogni volta che la vedeva ballare.

Insieme, varcarono la porta degli studi e si strinsero nelle giacche, travolti dall'aria gelida di fine dicembre.
<<Te invece come mai non sei in casetta?>>
<<M'ha chiamato Rudy>> disse soltanto, tenendo lo sguardo puntato davanti a sé.
<<E..?>> lo incitò a continuare, sapendo di dovergli tirar le informazioni di bocca.
<<Abbiamo discusso per la scelta dei brani e poi s'é lamentato del mio comportamento>>
<<Che ha detto?>>
<<Praticamente che so maleducato, irrispettoso e pure bugiardo, ma lasciamo perde. Non mi va di parlarne>>
<<Sicuro?>>
Il ragazzo annuì, voltandosi poi verso di lei.
<<Piuttosto, quando me la fai vede sta' coreografia?>>
<<Domani vieni con me in sala e mi dici che ne pensi>>

Arrivati in casetta, trovarono tutti i loro compagni intenti ad addobbare la casa.

<<C'é l'albero!>> lo sguardo della ballerina si illuminò nel notare il grande albero, che era stato montato nella sala delle gradinate dai suoi compagni, ancora spoglio.
Martina la invitò ad unirsi a loro, porgendole un cerchietto natalizio che la ballerina si affrettò ad indossare.

Afferrò poi un cappellino da babbo natale e si avvicinò al romano, che era rimasto ad osservarla da lontano.
<<Non ce prova, non me lo metto sto coso>>
<<Pur io ho messo il cerchietto guarda>> sfoggiò fiera il suo cerchietto da renna, facendolo ridere.
<<Me rovini i capelli>>
La ragazza dovette insistere ancora per poco, prima di vederlo ruotare gli occhi e lasciarselo poggiare sul capo. Gli afferrò poi una mano, invitandolo ad avvicinarsi al resto dei compagni, radunati intorno al grande albero.

Provò a rifiutare, ma non seppe dir di no a quei due occhi verdi che lo supplicavano. Dovette così cedere e, con in sottofondo le classiche canzoni natalizie, insieme fecero l'albero di natale.

Quando partì "All I want for Christmas is you" Tiziano e Giovanni improvvisarono un balletto, coinvolgendo anche Joseph che sfoggiò le doti da ballerino che aveva tenuto nascoste fino a quel momento.
<<Quando ce lo volevi dì che sei un etoile?>> lo prese in giro Beatrice, quando riuscì a fermare le risate.
<<Non te l'aspettavi eh>>
<<Se passi alla categoria ballo secondo me ci stracci tutti>> annuì Nicholas, dandogli una pacca amichevole sulla spalla.
<<Dici che la Cele me pija in squadra? Guarda che collazzo>> puntò il piede, imitando le posizioni che tante volte aveva visto assumere dalla ballerina classica.

Risero tutti insieme, riprendendo ad addobbare l'albero e a cantare a squarciagola nel mentre.
Dopo aver posizionato la stella sulla punta dell'albero, si presero un momento per osservare il risultato del loro lavoro.

Joseph sfruttò la distrazione di Beatrice, al suo fianco, per ammirare il suo profilo perfetto, mentre lei osservava tutte le varie lucine e decorazioni.
La trovò bella come non mai, con lo sguardo da bambina e il suo sorriso luminoso sulle labbra. Avrebbe tanto voluto scattarle una foto, per conservare quell'immagine e per poterla ammirare ogni volta che lo avrebbe desiderato.
Sembrava così spensierata e felice, priva di ogni pensiero o preoccupazione, che non poté far a meno di sorridere.
Impresse nella sua mente quel ricordo, desiderando di vederla sempre così serena.

Beatrice si accorse del suo sguardo puntato addosso, quando si voltò nella sua direzione e lo trovò a sorriderle.
<<Che c'é?>>
<<Sei bellissima, beba>> sussurrò sincero.
La ballerina arricciò il naso, con le gote che si arrossarono leggermente.
Joseph desiderò far unire le loro labbra in uno dei loro baci, ma dovette limitarsi a stringere il suo corpo tra le sue braccia. Beatrice accolse volentieri quel contatto, posizionando il capo sul suo petto.

Sentì di essere nel posto giusto, stretta in quell'abbraccio, il cuore pieno d'amore e la mente leggera.

Spazio autrice

Solito aggiornamento notturno, perché a quest'ora mi sento più romantica.
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, vi aspetto nei commenti.
Love you, M
💘

𝐛𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 // holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora