25. Ricatto

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Christian

Accarezzo i capelli della mia fidanzata, visto che la sua testa è posata sul mio petto, e lei mi tiene stretto, come se avesse paura che possa svanire da un momento all'altro.
Abbiamo appena finito di fare l'amore e ancora i miei battiti cardiaci non si sono calmati, ma come potrebbero!? Mentre la guardo riprendere fiato adagiata su di me, con il lenzuolo bianco che le copre il corpo accarezzandole la pelle, penso di non aver mai visto un angelo riposare. Dall'altra parte, però, non posso non accorgermi di quanto sia pensierosa. Lo era quando sono venuto qua a casa sua, pensavo fosse una cosa passeggera visto che mentre lo facevamo era completamente coinvolta, ma ora sembra essersi persa nuovamente nella sua mente.

"Che succede star?" le bacio la spalla e lei alza lo sguardo su di me "Sai che puoi dirmi qualunque cosa?"

Annuisce quasi meccanicamente, poi posa una mano sotto il mio mento e mi bacia a fior di labbra, senza però interrompere il contatto visivo. "Lo so... è che ho incontrato una persona, non pensavo proprio che sarebbe successo, qua a Milano poi, e mi ha ricordato quanto è facile soffrire quando affidi la tua felicità a qualcun altro."

Capisco subito che sta parlando di un ragazzo e, nonostante senta una leggera gelosia espandersi in me, continuo ad accarezzarla e di offrirle una spalla. "Vuoi parlarmene?"

"Ho incontrato l'unico ragazzo che mi abbia mai fatto provare qualcosa, prima di te si intende. Però mi ha fatto tanto male, mi ha abbandonato, è uscito dalla mia vita sapendo quanto fossi spaventata da questa eventualità." sospira piano, facendo dei cerchi immaginari con le dita sul mio petto "Ho pensato che se sono stata male con lui, come starei se finisse tutto con te? Mi distruggerebbe... ti amo così tanto Christian, non immagini quanto, ma sono così spaventata delle volte. Non fraintendermi, tu sei fantastico, non fai nulla per farmi pensare queste cose, ma è così radicato in me questo pensiero che mi terrorizza."

La ascolto mentre sussurra con la voce quasi spezzata e gli occhi grandi come quelli di una bambina, capisco così che questa sua paura dell'abbandono non è collegata solo ed esclusivamente a questo ragazzo. "Io non vado da nessuna parte, Nora. A volte vorrei che ci fosse un modo per farti vedere dentro me per dei capire quanto anche io amo te. Prima di conoscerti ho frequentato tante ragazze, tante relazioni sporadiche e senza sentimento, perché nessuno mi faceva venire voglia di legarmi e mi faceva provare qualcosa, ma poi ho conosciuto te, e ho desiderato averti nella mia vita fin dal primo sguardo, come potrei lasciarti andare?"

Sorride debolmente e mi bacia ancora, poi riprende a guardarmi. "Mia madre ha abbandonato me e mio fratello quando eravamo piccoli. Non è mai stata una madre esemplare, aveva dei problemi, non era pronta a essere mamma, non voleva esserlo... era il più delle volte violenta, e io a oggi non ricordo un solo momento dolce passato con lei. In realtà non ricordo quasi nulla di lei, se non gli episodi in cui ci alzava le mani." sento un brivido percorrermi e il desiderio immenso di poter portare via tutto questo male da questa ragazza, quando ha sofferto? "Per tutta la vita pensavo che il suo abbandono non avesse causato chissà cosa, anche perché mio padre è sempre stato un padre molto presente. Diciamo che al massimo pensavo di essere piena di rabbia per colpa sua, ma molte altre cose pensavo che le facessi e pensassi solo perché era il mio carattere, finché ho iniziato a seguire un percorso psicologico. Lì ho capito che la mia paura dell'abbandono non era una cosa normale, ho capito che era causata da ciò che ha fatto lei, dalla mancanza di una figura materna... mi sono sentita sbagliata e in errore per anni per colpa sua. E quando racconto questa storia non lo faccio per fare pena, ma solo per far capire come mai faccio così tanta fatica a fidarmi, per far capire perché ho determinati e pensieri e paure che a certe persone possono sembrare irrazionali. Per questo quando parlai di questo con Pedro- il ragazzo che ho rincontrato oggi- tutto mi aspettavo fuorché anche lui andasse via. Ho sempre pensato che se nemmeno mia madre mi ha voluto non avrebbero mai potuto farlo altre persone, poi ho conosciuto te. Con te mi sento al sicuro Chris, ma proprio perché tra noi il sentimento è così forte, la paura a volte si fa sentire ancora di più." 

Una nuova vita||Christian PulisicWhere stories live. Discover now