20. Merce di scambio

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Le vacanze di Natale si sono concluse stamattina, purtroppo, e devo tornare alla vita di tutti i giorni e riniziare con la solita routine. Sarei volentieri rimasta a casa a scambiarmi effusioni con il mio ragazzo, ma oggi rinizio con il lavoro e non potevo non venire. Inventarmi una scusa mi sembrava allettante, ma non presentarmi significa darla vita a Rosanna, e io non voglio questo. Devo assolutamente difendere il mio posto con le unghie e con i denti, e ora che Christian sa la verità e mi sta vicino mi sento ancora più pronta a combattere.

Prendo un bel respiro profondo quando entro in ufficio, poi metto su un sorriso dolce e sicuro di me, salutando tutti cordialmente, persino a Rosanna. Non deve pensare di essere riuscita a tormentare i miei pensieri, deve convincersi che la sua visita a casa mia non ha minato minimamente la mia tranquillità e nemmeno la mia relazione, visto che pare abbia provato a farci discutere dipingendomi come un mostro... peccato che non sappia nulla della mia vita e peccato che abbia sottovalutato di gran lunga Christian. Lui non è come tutti gli altri uomini che ho conosciuto, lui è premuroso, dolce, comprensivo, gentile, protettivo... e non mi farebbe mai male, ora ne sono sicura, figuriamoci se questa stronza poteva essere motivo di rottura tra noi.

"Come siamo eleganti stamattina, piccola... hai deciso di vestirti bene per il funerale della tua carriera?" ride lei stessa dopo aver detto queste parole e io alzo lo sguardo sul suo dopo aver appoggiato la mia borsa sotto la scrivania. Lo faccio con calma, sapendo di irritarla e sapendo che prendendo tempo si rischia meno che io gli stacchi le ciglia una a una.

"Innanzitutto risparmiati questi soprannomi, non abbiamo niente di cui spartire e nemmeno un minimo di confidenza per cui tu ti debba permettere di trattarmi in modo differente da tutti gli altri nostri colleghi, e poi non hai nessun potere." faccio spallucce e lei mi guarda stranita. È confusa e non riesce a nasconderlo, il cipiglio sul suo viso parla più che chiaro. "Vuoi che ti spieghi? In poche parole: non mi faccio minacciare da te. Non attacca, non ho paura."

Mette su un sorrisetto malizioso e divertito, alzandosi dalla sedia e sistemandosi le pieghe della gonna lunga e stretta che indossa. "Nora, alla fine di questa giornata sarai fuori da questo palazzo a piangere, forse non hai ben capito cosa ti attende, quanto sia grave ciò che hai nascosto." si alza e fa il giro per venire davanti a me "C'è solo una cosa che potrebbe farmi cambiare idea su questa scelta..." lascia la frase in sospeso e io mi limito a guardarla, senza rispondere, così lei continua di sua spontanea volontà "Devo ammettere che il tuo fidanzatino non è niente male. Insomma, gioca in una squadra importante, è molto carino e sembra un tipo piuttosto focoso da come ti ha difeso... credo che sia capace di grandi cose. Che ne dici di scambiare la tua carriera per lui?"

Sgrano gli occhi davanti a tanto coraggio e strafottenza. Non riesco a crederci, non voglio assolutamente crederci. Si è davvero permessa di fare apprezzamenti sul mio fidanzato e parlarne come se fosse merce di scambio? Sento la rabbia avvampare in me ed insinuarsi in ogni angolo del mio corpo. Respirare stavolta non è abbastanza per scacciare via questo sentimento che mi sta opprimendo. "Peccato che tu non sia il suo tipo. Pensa che sua madre è molto più elegante e giovane di te, vedi un po' tu."

Sono fiera di me stessa quando vedo che la mia risposta l'ha colpita dritta nell'orgoglio. Il suo viso si fa paonazzo e si inumidisce le labbra come per prendere tempo per pensare bene alla risposta da darmi. Se pensa di intimorirmi con questi modi subdoli non ha ancora capito niente di me, ho dovuto spalare un bel po' di merda nella vita, so affrontare le persone così.

"Io non credo che lui non accetterebbe. Mi è sembrato alquanto frustrato... non credo che una ragazzina come te sia in grado di soddisfare un uomo."

"Abbiamo la stessa età io e lui, almeno informati prima di sparare certe stronzate. Mio Dio, hai una certa età per comportarti come le sorellastre di Cenerentola. Mai sentito parlare di maturità? Forse non è una cosa che hai mai raggiunto." fingo che le sue parole non mi abbiano minimamente scalfita, ma so che questo le farà solo venire voglia di sganciare una bomba ancora più pesante. "Io e lui ci amiamo, non mi farebbe mai del male. Mi fido ciecamente di Christian."

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora