15. La magia di Cagliari

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Lo osservo mentre parcheggia l'auto che abbiamo noleggiato nei parcheggi del porto di Cagliari e sorrido automaticamente. Il suo profilo è bellissimo mentre è concentrato nelle manovre e io sento dentro un sentimento bellissimo che esplode per lui.
Abbiamo passato la vigilia dai miei nonni e anche il pranzo di Natale, ma subito dopo ci siamo messi alla guida per venire nel capoluogo della mia regione. Domani sera lui deve ripartire -perché dopo domani riniziano gli allenamenti in vista della partita- e io volevo assolutamente fargli conoscere i posti che più amo della mia città prima che va via.

"Eccoci, comunque mi piace come città. L'avevo già pensato quando ci sono stato a settembre per la partita. Abbiamo alloggiato in quell'albergo lì." indica un imponente edificio davanti a noi che si affaccia proprio davanti al porto e sorride, forse ricordando quel momento. Mi fa davvero strano pensare che sia stato a Cagliari, ossia molto vicino a me, senza che ci conoscessimo, senza che sapessimo nulla l'uno dell'esistenza dell'altra.

"Il destino ci voleva far incontrare molto prima forse... ma hai scelto me che non seguo il calcio, perciò era impossibile che ti incontrassi quando sei venuto a giocare contro il Cagliari." gli accarezzo il viso e lui afferra subito la mia mano, baciandomi dolcemente le dita "Grazie di essere venuto fino a qua. Mi hai fatto passare un Natale meraviglioso, non ricordo più da quanto non ne passassi uno così... e hai spento ogni mio tormento e mia paura sulla nostra relazione."

Le sue fossette compaiono sulle sue guance mentre sorride felice sentendo ciò che gli ho detto. Non riesce davvero a nascondere quanto gli faccia piacere quando sono serena per merito suo. "Non devi ringraziarmi, e anche io ho passato un bellissimo Natale. Se vorrai, quando te la sentirai, potrai raccontarmi come mai gli ultimi sono stati duri per te. Io ti ascolterò sempre."

Annuisco consapevole e poso la mano sulla sua gamba, per tenermi in equilibrio, mentre mi avvicino a lui e faccio scontrare appena le nostre labbra, regalandogli un bacio dolce e che gli faccia capire quanto è in grado di farmi bene al cuore.

"Lo farò, ma non oggi. Ora visiteremo Cagliari e ti farò vedere i posti che amo di più, so che ti piaceranno. Sappi che dovremo camminare un po', non mi piace prendere i bus cittadini quando vado nei miei posti, mi piace assaporare la città, fare foto, respirare la sua aria." lo avviso come se fosse un bambino, facendogli un occhiolino e tornando comodamente al mio posto per potermi sganciare la cintura di sicurezza.

"Stai davvero raccomandando a un calciatore di non lamentarsi di dover camminare?" ridacchia prendendosi gioco di me "Penso di essere abituato a fare un po' di sport... sai com'è." continua a ridere di gusto quando vede me alzare gli occhi al cielo. "Dai star, non offenderti. Sei unica giuro, per questo stiamo insieme."

"Sì sì, prendimi pure in giro, ma vediamo se il gran calciatore dopo un po' di chilometri avrà il coraggio di lamentarsi. Allora sarò io quella che riderà." faccio spallucce e, agganciandomi la cerniera del giubbotto blu, scendo dall'auto, seguita da lui che sta ancora ridacchiando. Di fretta fa il giro e si posiziona davanti a me, osservandomi con espressione divertita e rilassata, mentre io lo osservo con le braccia incrociate al petto, fingendomi offesa.

"Non vorrei essere in nessun altro posto se non qui. Con te mi sento spensierato come un bambino." si avvicina a me, facendomi posare con la schiena alla portiera chiusa dell'auto, e mi sposta i capelli dietro le orecchie "Non capisci quanto ti amo."

Sgrano gli occhi sentendo le fatidiche parole magiche e lui fa lo stesso, come se non fosse riuscito a trattenersi a pronunciarle, ma comunque non ritratta, mantiene lo sguardo fisso sul mio, mentre il mio cuore quasi mi esplode nel petto. Sento la testa completamente sulle nuvole, non riesco a pensare lucidamente, ho solo voglia di scoppiare a ridere e piangere insieme. Mi ama, ha appena confessato di amarmi. Non posso crederci. Non mi ero mai sentita come in questo momento. Sento miliardi di emozioni che si mischiano in me, mi sento carica e piena di vita all'improvviso.

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora