thirtythree

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Non avrei mai pensato di svegliarmi una mattina e di riuscire a vedere il bello in tutto. Di avere un sorriso che non voleva andare via dal viso, di essere assente da tutto.
-Astronave chiama Selene-
-Ah ciao Holy- lo salutai cadendo dalle nuvole.
-Dimmi un po' perchè stai girando quel cucchiaino nella tazza da 15 minuti- disse.
-Non complicare la situazione- risi imbarazzata.
-Tra poco il tuo amore ha lezione, preparati alla fuga- concluse.
Che effetto mi avrebbe provocato rivederlo dopo quello che era successo?
-Buongiorno-
E adesso?
-Okay ciao- disse Francesco prima di correre fuori.
Ma perchè doveva sempre complicare la situazione?
-Come stai?- chiese Matthew prima di abbracciarmi.
-Bene tu?- dissi guardando i suoi occhi che non mi sono mai sembrati tanto belli quanto stamattina.
-Bene ma sai manca una cosa...- sorrise prima unire le mie labbra con le sue.
-Che carini!- esclamò Dustin con il suo italiano simpaticissimo entrando in cucina.
-Hai lezione adesso?- domandai.
-Si appena torno stiamo insieme. Ciao bellissima- concluse prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e lasciare la casetta.
Pregai con tutta me stessa che si preparasse bene per la sfida perchè di perderlo ora non ne avevo proprio voglia.
E fu proprio con questi pensieri che infilai una felpa e mi diressi nel giardino sul retro che non era mai occupato.
Nella mia vita non avevo mai visto nessun esempio che mi permettesse di definire l'amore. I miei si urlano contro tutti i giorni, non si sono mai separati, per i figli dicono ma non sanno che in questo modo ci fanno soffrire ancora di più. Mio fratello è stato fidanzato un anno con una ragazza che ha ben pensato di tradirlo, le mie amiche, tranne Alexia, limonano gente in discoteca senza sapere neanche il loro nome solo per il gusto di sentirsi un minimo apprezzate.
Ho sempre cercato l'amore vero, quello dei film e dei libri, ma soprattutto ho sempre cercato l'amore non solo per un ragazzo ma anche da parte di altre persone.
L'amore più sincero dovrebbe essere quello dei genitori per il proprio figlio mentre i miei hanno solo saputo rinfacciarmi quanto per loro io sia una delusione.
Le amiche le ho perse come i biglietti tra i sedili sporchi della metro e i ragazzi non mi hanno mai nemmeno guardata.
chi non ti educa all'amore, amore non ti ama
È una frase scritta su un pezzo di carta, doveva essere la frase di una canzone ma l'argomento è troppo struggente e da un anno ormai non riesco a continuarla.
Fino a poco tempo fa pensavo di non meritare l'amore, pensavo che sarebbe rimasto nascosto talmente bene da non essere mai trovato, pensavo di non trovare mai una persona in grado di provare amore nei miei confronti.
Pensavo di non riuscire ad amare nessuno.
Ieri sera però gli innumerevoli baci mi hanno fatto capire che questo discorso era ormai al passato che avevo trovato qualcuno che quando era con me sentiva ciò che non ho mai provato.
-L'amore ti fa stare con la testa tra le nuvole eh- ammiccò Holden uscendo in giardino.
-No dai non pensavo a quello- mentii.
-Dai cosa ti preoccupa?- chiese.
-Non lo so...a volte penso che sono entrata qui e ho trovato Matthew, una persona che nonostante tutto mi ha sempre fatta stare bene però...a volte penso di non meritarmelo- ammisi.
-E perchè non dovresti? Ascolta, io non so nulla del tuo passato e non ti chiederò di raccontarmelo però meriti una persona così Selene, davvero- disse il mio amico che non vedendomi rispondere mi abbracciò.
-Oh raga- ci interruppe Simone che aprì la porta del giardino con una faccia sconvolta.
-Ce l'hai?- chiesi curiosa riferendomi alla maglia e speravo con tutta me stessa che Emanuel gliela avesse ridata.
-No- mormorò.
-E perchè?- domandò Holden.
-Perchè ha detto che ce deve pensare- concluse.
-Sono sicura che te la ridarà molto presto stai tranquillo. Tu continua a dare il meglio di te- lo rassicurai.
Un altro aprì la porta.
Un sorriso colorò il mio volto.
-Ciao, vi rubo Selene eh- disse.
-Ciao...- lo salutai imbarazzata.
-Incredibile sei più imbarazzata di prima- rise prima di abbracciarmi.

-Mi rivolgo a tutti i cantanti, potete andare in studio per favore?- rimbombò la voce metallica di Maria.
-Rega mi ha repostato Vasco Rossi!- esclamò Petit mentre tutti in ansia preparavamo le nostre cose per raggiungere lo studio.
-Che dici ao stiamo a scherza'- dissi avvicinandomi al telefono del cantante.
-Bravo Sasa'- aggiunsi prima di abbracciarlo.
Raggiunsi lo studio con l'ansia addosso e quando entrai notai un tavolo e tre sedie...era sicuramente un'interrogazione di teoria musicale.
Erano tutti preoccupati ma a me sinceramente non cambiava nulla perchè avevo fatto cinque anni di liceo musicale e il conservatorio.
Le interrogazioni, fatte da Lorella Cuccarini e da Gio, furono un vero disastro tranne forse quella di Mida e di Matthew che andarono discretamente.
-Selene vieni- mi chiamò la Cuccarini.
Le domande furono semplici, toni, 3/4 e solfeggi, alle quali fortunatamente risposi correttamente.
-Oh com'è andata?- chiese Matteo non appena rientrai in sala relax.
-Boh bene io ho fatto il liceo musicale rega' è il minimo- dissi.
-E allora hai fatto bim bum bam e via- scherzò Mew ed io ne fui molto sorpresa.
Tornati in casetta ci mostrarono i voti.
Io mi classificai prima con nove.
-Ma sei una potenza oh- esclamò Matthew.
-Anche tu non scherzi- dissi io battendogli il cinque.

-A volte mi chiedo se ti accorgi quanto sono innamorato di te- sussurrò.
-Me ne accorgo Matt e non poco- sussurrai di rimando stretta tra le sue braccia.
Quando ero con lui gli altri erano solo un contorno, era capace di farmi dimenticare di tutto, del mio passato, dei miei pensieri e dei miei problemi.
C'eravamo io e lui.
Un'opera d'arte.

spazio autrice
iniziamo l'anno con il botto perchè con due capitoli in un giorno mi sono proprio superata ahahah
fatemi sapere che ne pensate del capitolo, a presto💗

i wanna be yours//matthew amici23Where stories live. Discover now