six

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(la ragazza nella foto è iris ferrari)

Ero premuta contro il muro, incapace di pensare, di parlare o di muovere un singolo passo.
Matthew mi sovrastava con la sua altezza, il suo respiro mi solleticava le labbra e il suo sguardo vagava sul mio corpo e sul mio viso.
-Ti faccio paura- ammiccò.
-Per niente- mentii perchè la sua vicinanza metteva i brividi.
-Che c'è scritto nel tatuaggio?-
Una sola domanda, la mente annebbiata, la testa che girava.
Come aveva fatto?
-Come lo sai?- mi allarmai.
-Io ti osservo, Selene, e ho notato che hai un tatuaggio sopra il gomito sinistro con una scritta in corsivo- disse.
Aveva colto un particolare che di solito passa inosservato, mi aveva guardata, forse non gli sono trasparente.
-Non ti riguarda- mi spostai.
-Mi riguarda invece- mi prese i polsi.
Deglutii, avevo freddo e caldo nello stesso momento.
-Dimmelo- sussurrò a un soffio dalle mie labbra.
-C'è scritto "she's art"- spiegai.
-She's art, e perchè te lo sei tatuata?-
-Perchè ti interessa?-
-Perchè rispondi alle mie domande con altre domande?-
Non ci capivo niente, nell'aria c'era tensione e lo si capiva dalle mie gambe ferme immobili, dal mio cuore che stava per uscire dal petto.
-Tu sei arte- disse accarezzandomi lo zigomo.
-Lasciami Matthew- mi divincolai dalla sua presa prima di sparire dalla sala relax e di schizzare via verso la casetta.

-Simone!- urlai.
-Oh tutto apposto?- mi venne incontro Mida vedendomi agitata con una faccia bianca cadavere.
Era questo l'effetto dell'amore?
-Si Chri non ti preoccupare, dov'è Simone?- mentii.
-In camera- rispose lui così corsi verso la stanza blu.
-Simo non capisco niente- mi lamentai.
-Che è successo?- chiese preoccupato.
-Matthew- sintetizzai.
Bastava un solo nome per ricoprire le mie braccia di brividi, un solo nome per confondermi, un solo nome per ricordarmi che l'amore non esiste.

Dopo cena mi ero finalmente ripresa, di Matthew nessuna traccia e andava bene così meno lo vedevo più ero lucida.
-Fra' vado via io, se mi mette in sfida io vado via- disse Mida riferendosi alla
Pettinelli che in settimana manderà in sfida o lui o Sarah. Avevo legato molto con entrambi e perderli sarebbe stato come perdere due punti di riferimento.
-Christian non lo dire nemmeno per scherzo, impegnati e dimostra ad Anna quanto vali- lo rassicurai.
-Okay però è oggettivo che se si basano sull'estensione vocale io sono fottuto perchè l'hai sentita?-
-Ma no non c'entra se fai vedere cosa sai fare per me spacchi di più tu- intervenne Holden seduto sul divano in giardino.
-Vabbè io entro dentro, notte raga'- salutai i miei due amici prima di raggiungere la stanza azzurra dove Sofia e Marisol già dormivano.
Prima di dormire sfiorai il tatuaggio che avevo sul gomito sinistro, l'avevo fatto per ricordarmi che sono arte, per ricordarmi che sono qualcosa di bello anche io, che anche io posso essere speciale a modo mio.
Matthew aveva insistito per sapere cosa ci fosse scritto e io ora mi sentivo tremendamente una sciocca, mi sentivo nuda davanti ai suoi occhi.
Era il mio punto debole questo tatuaggio,
speravo che incidendomi sulla pelle she's art il mio modo di vedermi e di descrivermi agli altri sarebbe cambiato ma niente.
La nostra condanna, che poi è il nostro destino se ci pensiamo, non ci abbandona mai, ci segue come un'ombra e per quando proviamo a scappare a cercare un posto dove lei non può trovarci c'è.
C'è e non se ne va.

spazio autrice
ciaoo capitolo un po' random che non mi convince a pieno ma vabbè ahahah

i wanna be yours//matthew amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora