Capitolo 14.

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Passata una settimana iniziai a sentirmi meglio, tutto tornò come prima e arrivata alla seconda settimana dopo quella chiamata ad Ashton ero davvero impaziente di vederlo.

     Da: Ash

"Amore mio, sono in aeroporto. Tra 2 ore al massimo sarò da te."

Chiamai immediatamente mio fratello dopo aver ricevuto il suo messaggio pregandolo di tornare subito da lavoro e portarmi in aeroporto

"Mi spiace ma non posso, sai com'è severo il mio capo!" Rispose

"Oh, ti prego Lorenzo. È importante"

"Santo cielo, okay. Provo a tornare a casa il prima possibile, d'accordo?"

"Oh mio Dio, sì! Ti aspetto"

Dopo neppure mezz'ora ero fuori dalla porta di casa ad aspettarlo impaziente e finalmente dopo un' ora lo vidi arrivare, feci per salire dal lato del passeggero quando dietro i vetri oscurati di quell' Audi bianca scorsi degli occhi di una sfumatura a me troppo familiare. Feci un passo indietro confusa e indecisa sul dafarsi, poi lui scese dall'auto e mi sorrise, il sorriso piu bello che mi abbia mai rivolto forse, e mi abbracciò. In quel momento realizzai che era davvero lì con me, ero tra le sue braccia ed ero di nuovo felice.

"Mi sei mancato da morire" sussurrai tra le lacrime contro le sue labbra

"Anche tu. Non sai quanto!".

ASHTON

Adesso che ero con lei e che sapevo che stava bene ero davvero felice. Mi preoccupai molto quando ricevetti quella chiamata, mi sentii talmente in colpa che feci l'impossibile per raggiungerla ma sentirla ridere in quel momento mi ripagò di tutte le fatiche affrontate. Presto suo fratello tornò a lavoro così ci sdraiammo in camera sua

"Cosa pensi di fare adesso?" Le chiesi

"In che senso?"

"Io tra poco meno di 24 ore dovrò ripartire, ho il nuovo album da preparare. Tu cosa farai?"

"Io.. non lo so"

"Sai che esiste una sola soluzione a questo problema, non è vero?"

"Sì ma..."

"Lo so, è dura separarti dai tuoi genitori e dai tuoi amici, ma io non voglio che tu soffra ancora, non voglio più sentirti piangere in quel modo"

"Non è questo Ash, i miei non me lo permetterebbero!"

"Prova! Se davvero non ti lasceranno venire, puoi sempre scappare" sorrisi

"D'accordo".

"Siamo a casa" sentimmo urlare dall' ingresso

"Devono essere i miei genitori" sussurrò Naike

"Okay, che facciamo?" Chiesi

"Uhm.. prendi tutto ed esci dalla finestra. Io dirò loro che stai per arrivare dunque lasciami 5 minuti per spiegare come stanno le cose, poi suoni il campanello e io verrò ad aprirti come se nulla fosse, okay?"

"Perfetto!" Dissi prendendo le mia mia roba "Prepara le valigie" dissi per poi baciarla e uscire dalla finestra.

NAIKE

Ero nervosissima al pensiero di dover presentare ai miei genitori il mio fidanzato del quale non conoscono neppure l'esistenza tra l'altro, ma se volevo essere felice, se volevo stare con Ash era fondamentale che lo facessi.

"Mamma, papà, dovrei dirvi una cosa" dissi

"Dicci tesoro" rispose mia madre sedendosi a tavola accanto a mio padre che già mi guardava storto

'Cause Now I'm Fine At All.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora