Capitolo 1.

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Fare surf a Bondi Beach, passeggiare a Darling Harbour, salire sulla Sydney Tower, vedere l'Opera House, rilassarmi sul prato dell'Hide Park.. tutte cose che aspettavo da una vita tanto da affrontare i miei genitori e 24 ore di volo. L'Australia era da sempre stata uno dei posti che avrei voluto visitare ma da quando avevo perso la testa per lui, Ashton Irwin, visitarla non era piu uno di quei sogni nel cassetto che restano li chiusi per anni, ma uno di quei desideri per i quali metti da parte ogni minimo centesimo e fai l'impossibile affinché tu riesca a realizzarli.

Avevo supplicato cosi tanto i miei genitori che finalmente durante il quinto anno di liceo decisero di regalarmi una vacanza studio alla quale avrebbero partecipato anche dei compagni di classe e le mie migliori amiche Nicole e Karen a patto che io uscissi dal primo quadrimestre con una media minima dell'8.

Si, quei 4 mesi furono un inferno ma sapere che in cima a quella salita ci fosse la realizzazione del mio sogno mi aiutò molto e riuscì ad arrivare a gennaio con la media dell'8 come promesso. Il viaggio si sarebbe tenuto subito dopo il termine dei temutissimi esami di stato e fortunatamente luglio arrivò davvero in fretta e superato quell' ultimo ostacolo ero finalmente arrivata al traguardo. Preparate le valigie ero decisamente pronta a realizzare il mio sogno; niente poteva più fermarmi! L'appuntamento con tutti gli altri era in aeroporto e non appena arrivammo salutai i miei

"Ciao mamma, ciao papà. Grazie ancora per questa meravigliosa opportunità!" Dissi stringendoli in un abbraccio che sembrava non avere fine e quando finalmente ,dopo migliaia di raccomandazioni, mi lasciarono andare raggiunsi le mie amiche e ci incamminammo verso il gate. Non passò neppure mezz'ora che chiamarono il nostro volo e ci imbarcammo. Per tutto il volo rimasi seduta accanto ad Nicole che era una di quelle amiche che conosci da sempre, con le quali condividi tutto, alle quali non puoi nascondere nulla e dalle quali non puoi separarti.

"Ma ti rendi conto che stiamo andando in Australia?" Disse "Io ancora non ci credo!"

"Neanch'io. Dammi un pizzico" dissi porgendole il braccio

"Auch! Mi hai fatto male!" Piagnucolai

"Ma me l'hai chiesto tu!"

"Se ti avessi detto 'buttami giù dall'aereo l'avresti fatto?"

"Certo che no... va be lasciamo perdere" rise.

Quando arrivammo a Sydney, nel college in cui avremmo alloggiato, era circa mezzanotte ma considerato che avevamo appena passato 24 interminabili ore di viaggio tra scali e casini vari andammo ognuno nella propria stanza. Le camere in cui alloggiavamo erano singole ma piuttosto grandi con un grande armadio a 2 ante, una scrivania, un bagno e un piccolo balcone dal quale affacciandosi si poteva vedere un magnifico panorama. Arrivata in camera adagiai la valigia sul pavimento e cominciai a tirate fuori tutti i vestiti per poi sistemarli nell'armadio.

Ero davvero stanca ma non potevo dormire.. non adesso! Non vedevo l'ora che arrivasse mattina per uscire e vedere Sydney, respirare l'aria di Sydney (anche se tecnicamente lo stavo gia facendo), vivere Sydney! Ero sicura che avrei passato le 3 settimane piu belle della mia vita!

L'indomani mattina quando la sveglia suonò, mi ritrovai addormentata sulla mia valigia.. a quanto pare la stanchezza aveva preso il sopravvento su di me. Decisi quindi di alzarmi e prepararmi per affrontare la prima giornata lì a Sydney; feci una doccia veloce, raccolsi i capelli turchesi per cui avevo tanto lottato in uno chignon piuttosto disordinato, indossai un paio di shorts, una canottiera, le mie vans e corsi giù a fare colazione dove le ragazze mi aspettavano. Era tutto cosi diverso... mi sentivo disorientata ma allo stesso tempo carica e felice. Usciti dal college ci dirigemmo alla scuola in cui avremmo fatto lezione per la prima parte della giornata, dalle 12 in poi saremmo stati "liberi" perche eravamo sì in vacanza, ma era pur sempre una vacanza-studio quindi a meno che non avessimo il permesso dei genitori che faceva sì che potessimo andare in giro da soli (cosa che io ovviamente non avevo) saremmo dovuti restare insieme all'accompagnatore ovvero la nostra prof. d'inglese. Dopo scuola pranzammo in un fast food li vicino e poi andammo a fare un giro veloce della zona per poi tornare in college. Ovviamente non saremmo andati a dormire ma saremmo stati tutti insieme fino a notte fonda a chiacchierare, giocare e scherzare nella sala comune situata alla fine del corridoio la quale era molto grande e divisa in tre parti: da un lato c'era la cucina, da un'altra dei divanetti messi a cerchio e in fine dall'altra c'erano 2 tavoli da biliardo, le freccette e altri giochi.


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Heylà!

Mi presento, sono Federica e questa è la mia fanfiction. Spero davvero che vi piaccia e ovviamente non esitate a lasciare dei commenti. Accetto qualunque consiglio in quanto questa è la prima fanfiction che scrivo.

Un bacio,

Fede x

'Cause Now I'm Fine At All.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora