Capitolo 5.

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“Come fai?”

“ A far cosa?” mi guardò confusa

“A cambiare umore così... velocemente”

“Ehm... non lo so, mi capita spesso, ma non lo faccio di proposito. Semplicemente penso a più cose nello stesso momento” rise

“E, ad esempio, a cosa pensavi poco fa?”

“Ieri mentre eravamo in discoteca mi ha chiamato la mia amica. Ha cominciato a farmi domande, io avevo bevuto un po’ troppo e abbiamo finito col litigare. Sono una stupida.”

“Beh effettivamente hai bevuto abbastanza, e sto ancora cercando di capire il motivo per cui mi hai mentito dicendomi che c’eri abituata, comunque non credo ti porterà rancore per molto, non preoccuparti. Vieni qui” dissi allargando le braccia

Si avvicinò lentamente a me e non appena mi abbracciò, affondai il viso nell’incavo del suo collo. Adoravo il suo profumo, mi faceva andare fuori di testa. E la sua pelle, avrei voluto tanto baciarla ma no, non potevo. Quel bacio ieri sera era stato solo un errore che non avrei più commesso.

NAIKE

I suoi abbracci mi facevano impazzire, erano qualcosa di inspiegabilmente meraviglioso. Sentivo il suo viso sul mio collo e il ricordo del sapore delle sue labbra tornò imperterrito alla mia mente. Volevo assaporarle ancora una volta, forse l’ultima, ma ne avevo bisogno ora più che mai. Sciolsi l’abbraccio restando comunque molto vicina a lui; cercai i suoi occhi, ma non trovai i soliti occhi luminosi e pieni di brio, bensì due meravigliose iridi nocciola colme di stupore e speranza. Ci avvicinammo ancora ma quando i nostri nasi si sfiorarono, tornai alla realtà allontanandomi imbarazzata e mettendomi a sedere.

“Comunque non ho mai bevuto nulla di alcolico se non dello champagne, avevo solo voglia di dimenticare tutto e divertirmi” dissi dopo qualche minuto di silenzio provocato dall’imbarazzo “Mi dispiace di averti mentito”

“È tutto ok” sorrise ed io feci altrettanto “Però resta il fatto che tu mi hai mentito.”

“Perdonami ti prego, non volevo. Davvero!” ci fu un attimo di silenzio

“Ti va se... se parliamo un po’?” chiesi

“Certo. Di cosa vuoi parlare” sorrise

“Vorrei sapere cosa è successo ieri sera.” Si mise a sedere di fronte a me

“Qualcosa in particolare?”

“No, come ti ho detto non ero molto lucida e non ricordo molto. Raccontami tutto quello che ricordi ed io ti dirò cosa ricordo e cosa no” vidi nei suoi occhi qualcosa che sembrava delusione, ma no... non aveva senso.

“Dunque, abbiamo chiacchierato con i ragazzi e preso dei drink, poi tu ti sei allontanata per rispondere al cellulare-”

“Sì, quello lo ricordo...” lo interruppi. In realtà ricordavo tutto per filo e per segno fino al bacio, ma era una sorta di test il mio; volevo sapere cosa avrebbe detto a riguardo

“Beh poi sei tornata, abbiamo diviso un Long Island e abbiamo ballato un po’ ” si fermò, i suoi occhi s’incupirono e Dio se parlavano! Passò una mano sul viso. Era notevolmente nervoso.

“Adesso ascolta, io non volevo appro-” lo interruppi ancora una volta, sta volta più violentemente.

“Oh sì, ricordo anche questo!” Mi guardò leggermente sbalordito, poi abbassò lo sguardo e notai la sua fossetta; stava sorridendo. Allora non era stata solo colpa dell’alcool! Quando tornò a guardarmi il suo sguardo era totalmente diverso, i suoi occhi brillavano alla luce fioca che passava attraverso le tende.

“Oh davvero?” chiese

“Si” arrossii

“Bene allora ricordi anche che fantastico baciatore sono” disse fiero, ma quando scoppiai a ridere divenne immediatamente serio e mi tirò un cuscino

“Oh, te ne pentirai, piccola! ” disse avventandosi su di me, io scappai ma arrivata alla porta dovetti arrendermi

“No ti prego Ash!” implorai mentre mi prendeva in braccio

Mi buttò nuovamente sul letto, mi bloccò sedendosi sulle mie gambe e cominciò a farmi il solletico

“No Ashton... ti supplico...”

“Non basterà supplicarmi! Devi chiedermi scusa e dirmi che sono il baciatore migliore della Terra”

“Mai!!”

“No? Beh allora... ” continuò a farmi il solletico, non ne potevo davvero più

“Ok, ok! Ti chiedo scusa” si fermò

“Eh... continua”

“Sei il...” liberai le mani senza farmi notare “...ragazzo più... ” lo spinsi all’indietro e lo bloccai come fece lui poco prima “... più morto della Terra!!”

“No, per favore!” implorò mentre gli facevo il solletico; io non ero intenzionata a smettere ma ovviamente come poteva una ragazza esile come me a dominare su un ragazzo del genere? Mi ritrovai in men che non si dica contro la parete bloccata dalle sue braccia.

“Ci hai provato piccola” disse mentre il suo petto si alzava e si abbassava velocemente. Le sue labbra erano pericolosamente vicine alle mie e stavolta nulla mi avrebbe riportato alla realtà. Nulla mi avrebbe fermato.

ASHTON

Adesso che sapevo che quel bacio non era solo un errore, l’unica cosa che volevo erano le sue labbra, ma bloccatala al muro non ebbi neppure il tempo che mi baciò così, senza nessun preavviso. Aveva bisogno di stare sulle punte dei piedi per arrivare alle mie labbra dunque decisi di prenderla in braccio e farla sedere sulla scrivania. Era iniziato come un bacio dolce e casto che però sfuggì al nostro controllo. Con le sue gambe attorno al mio bacino feci scorrere le mie labbra fino al suo collo baciando ogni centimetro mentre le sue mani accarezzavano i miei capelli. Fece poi in modo di farmi tornare all’altezza del suo viso e iniziò a mordere le labbra con le mani ancora tra i miei capelli mentre io la stringevo contro il mio petto che sembrava esplodere; il sapore delle sue labbra era come una droga, non ne avevo mai abbastanza, così continuai ad assaporarle finché cominciò a vibrare il cellulare nei miei jeans. Feci finta di nulla ma alla terza volta dovetti controllare; doveva per forza essere qualcosa di serio. Interruppi il bacio rimanendo appoggiato alla sua fronte

“Mi dispiace, devo rispondere” sussurrai baciandole un’ultima volta le labbra, annuì

      Da: Michael
“Amico, che fine hai fatto?”

     Da: Michael
“Ash, sul serio. È tardi!”

     Da: Michael
“Cazzo Ashton, abbiamo una signing tra poco! Ci stai mettendo nei casini, porca puttana!”

     A: Michael
“Cazzo, l’avevo dimenticato. Arrivo”

“Ho una signing tra mezz’ora! Devo andare... ” dissi baciandole la fronte per poi cambiare la maglietta.

Feci per uscire quando mi bloccò, tolse la bandana dai suoi capelli facendoli cadere sulle spalle e la mise fra i miei

“Adesso puoi andare”

“No aspetta” la baciai “Ora posso”.



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Ciao bellezze!

Cosa ne dite del quinto capitolo? Fatemi sapere qui nei commenti :)

Ah, dimenticavo... come vedete ho cambiato la copertina e ringrazio veramente tanto dopedofoned per aver creato qualcosa di magnifico!

Come già sapete accetto tutti i commenti, suggerimenti, ...

Un bacione

Fede x

'Cause Now I'm Fine At All.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora