Capitolo 6.

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NAIKE

Rimasi ferma sulla soglia della porta senza parole chiedendomi cosa avrebbe voluto significare tutto questo, cosa sarebbe successo adesso, cosa sarebbe cambiato. Guardai l’ora e decisi di andare a fare una doccia considerato che avevo solo mezzo’ora di tempo vestirmi e per pranzare. Rimasi per un sacco di tempo davanti all’armadio in cerca di qualcosa da mettere, poi l’occhio mi cadde sulla maglia che aveva Ashton fino a qualche minuto prima e decisi di abbinarla a un paio di shorts. Sentivo il suo profumo addosso, tra i capelli, ovunque; persino le lenzuola profumavano di lui. Lasciai la maglia cadere lasciando una spalla scoperta e legai i capelli. Controllai il cellulare ma non trovai nessun messaggio; possibile che le ragazze l’avessero tanto con me da non chiedersi che fine avessi fatto? Mi sentivo frustrata, arrabbiata e dannatamente sola, ma nonostante questo decisi di uscire mangiare qualcosa e aspettare gli altri seduta sui gradini fuori dal college. Passai davanti la camera di Nicole, stavo per bussare quando sentii le ragazze ridere e sentendomi di troppo lasciai perdere. Mancavano ancora 10 minuti all'appuntamento ma non avevo per niente fame così mi fermai ai gradini

“Hey”disse Karen sedendosi accanto a me

“Hey ”

“Com’è andata ieri?”

“Bene, voi cosa avete fatto?”

“Siamo rimaste in camera ad aspettarti fino alle 3 più o meno”

“Hai intenzione di farmi la ramanzina anche tu?” non rispose

“Ascolta, so cosa è successo con Nicky e so anche che è rimasta in piedi tutta la notte ad aspettarti”

“Perché dovrei crederti? Mi ha mandato a quel paese dicendomi che non gliene importava più nulla. Potrebbe benissimo essere una bugia”

“Sai che non lo è” rimasi in silenzio

“Perché non parlate e fate pace?” continuò

“Io... non lo so. Ho fatto troppe stronzate”

“Ma no. Facciamo così: pomeriggio mentre saremo all’Hyde Park risolveremo tutto e vedrai di raccontarci tutto quello che è successo. D’accordo?”

“D’accordo” risposi mentre mi abbracciava

“Vado da lei, vieni?” chiese

“No, adesso non mi va”

“Quando sei pronta ci raggiungi, ok?”

“Ok” andò via

La passeggiata fino al parco fu piacevole ma pesante non solo perche era parecchio distante dal college ma anche perche sapevo di dover affrontare Nicole e raccontare a entrambe tutta le verità con tutti i rischi che comportava. Non appena le vidi sedute sul prato le raggiunsi immediatamente

“Hey, ragazze. Posso sedermi qui con voi?” chiesi

“Certo che sì” rispose Karen e mi sedetti di fronte ad Nicole

“Allora, che ci racconti di ieri sera?” chiese la prima

“Prima di parlare di questo, dovrei chiedere scusa a Nicky prima di tutto e poi a te Kar” lei mi sorrise mentre Nicole mantenne un’aria dura nei miei confronti “Asolta, mi dispiace per il modo in cui ti ho trattato ieri sera. Avevi ragione, ho perso il controllo e ho bevuto un po’ troppo ma ti giuro che non è successo nulla di grave” la guardai speranzosa di ricevere un sorriso in risposta, sorriso che arrivò poco dopo “Scusami, scusami, scusami! Sono stata una stronza”dissi abbracciandola

“È tutto ok” sorrise

“Ok. Ora viene la parte più complicata” dissi prendendo un respiro profondo

“Il ragazzo con cui sono uscita ieri … non era amico dei miei e non ci ero mai uscita prima. Vi ho mentito” come per magia tutti i sorrisi si trasformarono in sguardi di rimprovero

“È assurdo. Tu ci hai mentito su una cosa così importante! Ti rendi conto dei pericoli che avresti potuto correre?” disse Karen

“Sì, lo so ma non è successo nulla e come ti ho detto, non potevo rifiutare. Era un’occasione davvero irripetibile”

“Certo, come se andare in un locale a Sydney fosse fondamentale” rispose

“Andare in un locale forse no, ma andarci con Ashton Irwin credo proprio di sì” dissi diventando rossa al solo suo pensiero sotto lo sguardo attonito delle ragazze

“Ci stai prendendo per il culo. Non esiste!” disse Nicole, allora presi il cellulare e mostrai loro delle foto fatte la sera passata. Rimasero senza parole.

“E quindi… cosa è successo? Racconta stronza!” continuò lei.

Raccontai tutto, per filo e per segno; tutto adesso sembrava essere tornato come prima per fortuna ed io non potevo che esserne più che felice. Continuammo a chiacchierare finche non squillò il mio cellulare

“Scusatemi, rispondo e torno”

 
“Pronto”

“Hey, piccola”

“Ciao, Ash”

“Come stai? Ti sento più tranquilla, sbaglio?”

“No, non sbagli affatto. Ho fatto pace con le mie amiche”

“Sono davvero felice per te. Che stai facendo?”

“Nulla, sono all’Hyde Park. Tu?”

“Ho appena finito la signing e adesso sono libero”

“Capisco. Cos'hai intenzione di fare allora?”

“Che ne diresti se venissi a trovarti?”

“Direi che sei assolutamente pazzo.”

“Oh, allora vuoi dire che devo andare via?”

“Non ti seguo…”

“Voltati” alzai gli occhi e lo vidi salutarmi appoggiato al tronco di un albero poco lontano da me

“Resta lì. Sto arrivando”.

Non gli diedi neppure il tempo di rispondere che corsi ad avvertire le ragazze e a chiedere il permesso alla professoressa

“Prof, non mi sento molto bene, potrei andare a prendere un po’ d’aria?”

“Ok ma non allontanarti troppo e torna entro le 19 ” La ringraziai e corsi da Ashton.Non lo salutai, gli corsi incontro e lo abbracciai

“Che ti succede?” sussurrò

“Niente, avevo solo bisogno di un tuo abbraccio” dissi contro il suo collo e lui mi strinse più vicina a se, scostò i capelli dal mio viso e mi baciò. Rimanemmo sdraiati sul prato per qualche minuto quando la mia pancia cominciò a brontolare

“Hai fame?” rise

“A dire il vero sì” risposi

“Ti va un gelato?”

“Cosa? Sei pazzo?”

“Ti va o no?”

“Sì, ma non posso allontanarmi”

“C’è una gelateria proprio qui accanto, faremo subito. Promesso”

“Non lo so Ash...”

“Dai, se dovesse succedere qualcosa ti starò alla larga per un giorno intero. E fidati se ti dico che non succederà nulla perche non posso stare lontano da te” lo baciai

“Andiamo” dissi


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Hola!

Come promesso eccomi qui con il secondo aggiornamento ;)

Purtroppo questo capitolo non è un granché, ma giuro che il prossimo sarà migliore!

Aspetto dei vostri commenti io eh...

A domani,

Un bacio,

Fede x

'Cause Now I'm Fine At All.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora