Pt 25

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questa mattina mi trovo in uffico con molto anticipo, dovrei iniziare alle otto, ma mi sono svegliata presto e non riuscendo più ad addormentarmi, dopo essermi preparata mi sono recata qui a lavoro.
stavo lavorando a computer quando entrano i due piloti della ferrari salutando tutti i presenti nell'ufficio.
<<buenos dias anita>>
<<hola Carlito>>
Carols era di buon umore, ma comunque ancora nel mondo dei sogni

<<giorno Charles>>

<<Anastasia, buongiorno>>
I due si accomodarono poco distanti da me, su due divanetti rossi.

<< avete già fatto colazione?>>
<< a dire il vero io no>> disse lo spagnolo
<< neppure io ad essere sincero, vado al bar a prendere qualcosa, ditemi cosa preferite>>
<< oh no tranquillo Charles ho chiesto per sapere cosa volevate, stavo per andare io>>

<<se stai lavorando posso andare io Ania, senza problemi>>
il monegasco insisteva

<<vado io, cosa volete?>>

<<Quiero lo que tomas para ti>>
<<Claro, y tu?>>

<< todo lo che quieras>>

questa frase da parte del monegasco suonava piuttosto seducente, ok, è un po' nel suo modo di fare l'essere affascinante, era suonata come un flirt tant'è che Carlos si mise a ridere e mi disse:

<<Por un momento pensé que te iba a llamar amor, chico seductor.>>

<< PHAHAHAHA, chico seductor, UUUUU dios >>

<< va bene torno subito>>

me ne andai verso il bar sghignazzando divertita, quando arrivai davanti il bancone per ordinare, notai che c'era matteo ad affiancarmi.

Charles pov

Ania si allontanò, oggi era raggiante, era luminosa, non so spiegare, appena sono entrato all'interno di quest' ufficio il mio umore è cambiato. Devo essere più che sincero nonostante le nostre scuse reciproche quel rapporto che si stava per creare è andato perso.
certo siamo persone mature, adulte e sappiamo cosa sia l'educazione e per questo è rimasto un bel rapporto però è più formale, meno amichevole in confronto agli inizi della nostra conoscenza.

Mi dirigio verso la scrivania, con l'intento di guardare a cosa stesse lavorando al pc, per sbaglio mentre faccio per sedermi alla scrivania urto la borsa del computer che cadendo rivela al suo interno dei bigliettini

"attenta lo sai che non mi piace che trascorri troppo tempo con altre persone"
" goditi il tuo pilota fino a quando potrai, e sappi che non ti lascerò molto tempo "
" stupida ragazzina, fossi in te farei più attenzione"
" bello guardati e seguirti a tua insaputa, un po' meno quaando fai la puttana con i tuoi amici piloti"

li avevo letti velocemente per riporli subito dopo all'interno del porta computer. ero senza parole Carlos mi aveva lanciato uno sguardo furtivo per capire cosa fosse successo, ma dato che per svegliarsi davvero a lui servono almeno 2 ore, lui non si era accorto di nulla.
mi ritrovai seduto nuovamente sui divanetti, con la speranza di capire se Ania fosse in pericolo, e se qualcuno oltre a me sapesse la situazione che stava vivendo.
da quanto le arrivavano questi biglietti, perchè qualcuno dovrebbe mandarglieli, e chi?

Anastasia dopo pochi minuti tornò con la colazione, portava un vassoio con agilità ciò mi fece intuire che aveva lavorato anche come cameriera, con se aveva portato 3 cinnamon cappuccino, 3 spremute d'arancia e dei french tost

<< so che sei monegasco, anche se Arthur non la pensa cosi, stai tranquillo il cibo non intaccherà la tua nazionalita>>

<< certo che sei una piccola stalker, sai tutto>>

<< tutto ciò che c'è di indispensabile da sapere>>

appena finita la colazione Ania ha iniziato a riporre tutto ordinatamente sul vassoio per poi dire a ma e a Carlos che avremmo dovuto fare un video contenuto, come?
beh lei aveva pensato a un giro per la scuderia in kart, dove nelle aree principali ci saremmo fermati per descriverle, mettendo così a conoscenza i fan sulla scuderia.

Anias pov

Al banco c'era Matteo che si avvicinò con audacia

<< sai io penso di averti già vista prima di ieri>>

<< mh non saprei, penso che ti ricorderesti se mi avessi già vista>>

<< in che senso scusa?>>

avevo appena deciso di sfoderare la carta dell'autostima, nonostante non ne avessi questo tipo era un po' troppo spavado e qualcuno doveva metterlo a posto con il cervello, e io ci avrei provato

<< beh se non ti ricordi di me al 100 per 100 allora è perchè non mi hai mai vista, pochissimi si scordano facilmente dopo avermi vista>>

<< ah si?>>

<< eh sì te lo posso assicurare>>

<<ah e dai dimmi chi è che non si è dimenticato dopo averti vista>>

inizialmente mi venne da rispondere nessuno, ma poi mi saltò in mente Charles
Lui si ricordava di me, mi aveva riconosciuta al paddock qundo per sbaglio ci eravamo scontrati, solo dal fatto che il giorno prima accidentalmente ci eravamo andati addosso, io non sapevo fosse lui, e lui però mi aveva notata e il giorno successivo riconosciuta.

<< beh Leclerc per esempio>>

<< haha, Charles dici!?>>

<< oh si dico eccome>>

e me ne andai con la nostra colazione, con il sorriso fiero in viso e la testa alta, quando decisi di voltarmi e dire le ultime parole

<<oh scusa le buone maniere, vuoi unirti a colazione? io e Charles sicuro non ci offendiamo, figurati carlos>>

e ripresi a camminare senza aspettare alcuna risposta

Questione di eventi. -Charles Leclerc Where stories live. Discover now