Pt 11

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Papaia 🧡

ei lan, io oggi ho il colloquio,
sono già partita con Charles,
quindi non mi cercare, non mi troveresti

Ho capito bene? sei partita con
Charles? COSA MI SONO PERSO

ASSOLUTAMENTE NULLA.
è stato gentile, ha delle cose da sbrigare in sede, e mi ha offerto di andare con lui.

Seh, buona fortuna piccola De Carli, fammi sapere appena finisce il colloquio.



Charles pov

eravamo appena entrati in auto, Ania era perfettamente preparata per un colloqui di lavoro, era elegante e formale con una camicia bianca e la classica gonna da segretaria nera.
Mi aveva rivelato di voler indossare dei tacchi, ma che per via della caviglia aveva scelto di indossare dei semplici mocassini in pelle neri.
sotto il braccio tutti i documenti che le sarebbero potuti servire.

Aveva i capelli mossi, legati in modo morbido, e indossava gli occhiali da vista.

<<non sapevo portassi gli occhiali>>dissi

<<ci sono tante altre cose che non sai su di me Leclerc >>

<<per esempio?>> ero curioso di conoscere cose sul suo conto, lei mi piaceva.

Ania pov

esaminavo ľabitacolo, questa macchina era bellissima, sfrecciava sulle strade e il design era bellissimo, gli interni in pelle, la seduta comoda... e lui.

<<per esempio?>> mi chiese lui.

<<Beh per esempio non sai il mio nome completo>>

<<beh neanche tu il mio>>

<< ne sei sicuro Charles Marc Hervé Perceval Leclerc , o forse preferisci direttamente Lord Perceval >>

<<allora ha davvero ragione lando, segui davvero anche la ferrari>> disse lui quasi con fare stupito

<<certo, a dire il vero la mclaren la seguo principalmente per Lando, non solo per lui, ma in parte>>

<< si ma non cambiare discorso Ania, come ti chiami per davvero?>>

<<A dire il vero lo sa solo lando, avresti ľonore di saperlo per secondo>>

(escusi il fatto che ľunica altra persona a saperlo fosse il mio ex)

<<Allora ti prego concedimi ľonore Ania>>

<< il mio nome completo è Anastasia Vita De Carli>>

<< Anastasia... Anastasia Vita De Carli>> disse lui.
stava assaporando il mio nome, e quando era lui a pronunciarlo suonava mille volte meglio.

<<Posso chiederti perché Vita?>>

era una domanda che nessuno mi aveva mai fatto nemmeno il mio migliore amico.

<<se non vuoi non sentirti in obbligo>> lui cercò subito si rassicurarmi.

<<nono tranquillo, è solo il fatto che non me ľha mai chiesto nessuno, ecco mia madre mi ha avuta a 36 anni, e alcuni medici le avevano sconsigliato la gravidanza... così mia madre cercò di abortire subito le prime settimane, ma io stavo bene e continuavo a crescere, mia madre a dire il vero non mi voleva, e stava per andare nuovamente in ospedale per abortire, ma quando mia nonna lo venne a sapere le chiese di tenermi, e le disse che ero un dono di dio. Anastasia lo scelse mia madre, ma la mia abuelita decise che dato che mia madre aveva provato a sottrarmi la vita lei me ne avrebbe regalata un altra, così lo fece aggiunse come secondo nome.>>

<<È una storia davvero bella quella del tuo nome>>

Charles pov

povera Anastasia, insomma è triste che sua madre non la desiderava, il modo in cui lo ha raccontato è stato piuttosto cupo, spero che lei non si senta uno sbaglio o non si senta amata come una figlia desiderata.
è un miracolo che lei sia viva, e ringrazio il destino che sia stato così, perché sembra essere una donna fantastica.

<<già, e io sono qui solo grazie alla mia abuelita>> disse lei.

cercai di approfondire il discorso così da sdrammatizzare

<<abuelita significa nonnina giusto?>>

<<si esatto, pensavo di andarla a trovare durante ľestate, lei abita in Argentina>>

<< penso che dovresti andarci, è importante la famiglia... ľho imparato a mie spese>>

non volevo cadere nuovamente nella malinconia e nella tristezza, però era davvero un consiglio che ci tenevo a darle.














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