19. La Presenza (Geto)

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Stringo contro il petto il corpo tremante di Satoru senza perdere di vista la Presenza che si allontana a quattro zampe. Tenta di scappare attraverso la parete del corridoio, abbassa la schiena per prepararsi al balzo ma di colpo si irrigidisce e si accuccia sul pavimento. Le lunghe orecchie tirare indietro. La coda nascosta tra le zampe. Sembra diminuire di dimensioni. Rimpicciolirsi. Ecco come ha fatto a scappare dai fili della Maledizione Auricolare. 

«Dovreste essere a dormire non a giocare con un gatto» il prof Yaga accende la luce del corridoio e finalmente posso vedere l'essere chiaramente. Ha raggiunto le dimensioni di un normale felino ma qualcosa nel suo aspetto stona.  L'orecchio sinistro  è più grande dell'altro ed di colore diverso, un paio di totalità di grigio più scuro. La schiena sembra costituita da pezzi di corpo differenti o... è stoffa cucita insieme? Cerco di avvicinarmi ma Satoru è inchiodato a terra. Gli massaggio lentamente la schiena, lui prende l'altra mia mano e la stringe.

«P...perché un gatto?» la voce esce spezzata.

«Perdonatemi perdonatemi» il prof ci passa accanto e prende tra le braccia quel pupazzo che miagola ed emette fusa. Il muso è un insieme di cuciture, ha un solo occhio che mi fissa con la mezzaluna che si allarga fino a diventare un cerchio perfetto, l'altro è un bottone «questo gatto è veramente pestifero. Dovrebbe stare nella mia stanza ma zampetta ovunque»

«È il suo gatto?» chiedo stupito.

«Oh no, ho provato a salvare il gatto che ha subito il collasso durante l'incantesimo di Gojo»

«Cosa ha fatto?» la voce gli esce spezzata e mi stringe le dita in una morsa.

«Quando ho saputo del tuo incantesimo sono andato a perlustrare la zona per analizzare a che livello fossi arrivato, ho trovato il corpo di un gatto circondato da energia spiritica. Era come se avesse continuato a vivere senza accorgersi di quanto accaduto»

«Lui non sa che sono stato io ad ucciderlo?»

«Non ne sono certo ma credo che non sappia di esser morto»

«Gli hai dato un corpo di...pezza?» sembra un'insieme di parti del corpo originale e stoffa.

«In pratica si. Volevo restituirlo alla sua proprietaria ma... come vedete...l'operazione ha avuto qualche effetto collaterale imprevisto» il prof accarezza la bambola gatto che quieta ci fissa.

«Perché ci insegue se non ricorda che l'ho uccisa? Cosa vuole?» Satoru riacquista il solito tono di voce ma la presa alla mia mano rimane salda.

«Non posso leggere la mente di un gatto, magari in qualche modo sente un legame con te per via di quanto successo. Forse pensa che sia colpa tua se non può tornare a casa»

La mano trema tra la mia «Volevi restituirlo alla vecchietta?» chiede fingendo che le parole pronunciate dal prof non l'abbiano ferito.

«In realtà si, ci avevo pensato. Ma è pericoloso lasciarlo uscire dall'istituto» sospira il prof

Satoru abbassa lo sguardo. Posso sentire la sua delusione farsi largo nel mio cuore. Il suo dolore diviene il mio.

«Forse ho un'idea» entrambi mi fissano in attesa che continui a parlare.



L'ombra (SatoSugu - Jujutsu kaisen)Where stories live. Discover now