7. Temporale estivo (Gojo)

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«Cos'hai percepito?» rilasso i muscoli irrigiditi facendo scrocchiare il collo.

«Odio» 

Geto distoglie lo sguardo dalla porta e si volta verso di me ma non mi vede. Il suo corpo e la sua mente sono in un altro mondo, lo stesso dove scompare quando fissa il vuoto in aula, poi torna presente a sé stesso e finalmente sono al centro della sua attenzione. Appena accade sento dentro di me un pezzo di un puzzle che non sapevo di avere che si incastra alla perfezione, come se fossi stato rotto e lui mi avesse aggiustato.

«Non è una Maledizione» riprende a parlare con tono calmo e composto, adoro il timbro della sua voce «non è nemmeno umano e non sono convinto che sia vivo»

Annuisco  «se fosse uno shikigami?*»

«Avremmo comunque percepito un aurea malefica» 

«Hai ragione»

«Gojo» alzo immediatamente lo sguardo su di lui come un cucciolo che riconosce  il proprio nome pronunciato dal padrone «non credi che sia il caso di metterci in un luogo asciutto?»

«Oh! Già! Piove!»   avevo completamente annullato il mondo circostante, nel mio spazio esistevamo solo noi due.

«Ma sei serio?»

E Geto ride. Una risata di pancia, cristallina che rimbomba in tutto il mio essere. È la prima volta che ride in mia compagnia e improvvisamente mi sento allegro ed euforico anch'io e gli metto una mano sulla spalla mentre abbracciati corriamo verso l'ingresso.

Stiamo gocciolando per tutto il corridoio, temo che ci toccherà pulire prima che il prof Yaga lo scopra e ci metta in punizione. 

«Prendiamo i vestiti e il necessario per lavarci e andiamo insieme alle docce» Geto apre la porta di camera sua.

«Faremo la doccia insieme?» 

«No, cretino. Tu farai la doccia e io starò di guardia. Poi sarà il mio turno»

Oh! Per un attimo mi ero agitato. Le sue parole hanno senso, sono razionali e logiche. Perché allora il mio cuore batte forte nella cassa toracica?

«Ok. Dammi un secondo prendo tutto e andiamo» mi affretto ad entrare in camera ed esco col necessario tra le braccia. Lo shampoo cade e rotola sul parquet.

Geto lo prende e alza un sopracciglio  «Lamponi e frutti rossi?»

Lo strappo via dalle sue mani «E allora?» 

Contiene una risata, mi da una pacca sulla schiena e mi spinge avanti  «Andiamo, andiamo»


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* spiriti servitori, gli animali di Megumi sono shikigami

L'ombra (SatoSugu - Jujutsu kaisen)Where stories live. Discover now