CAPITOLO 10

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"Sai qual'è il bello dei cuori infranti? Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi."
Zafón, "Il gioco dell'angelo"

Appena arrivo a casa corro subito da mio papà e Nicolò per parlare della partita, e dopo da mia madre per dirle che mangerò una cosa al volo e poi uscirò

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Appena arrivo a casa corro subito da mio papà e Nicolò per parlare della partita, e dopo da mia madre per dirle che mangerò una cosa al volo e poi uscirò.
<<Ci sarà anche quel ragazzo tesoro?>> mi domanda mentre apparecchia la tavola per la cena.
Io arrossisco e mi confido con lei:<<Si mami, ci sarà anche lui. Oggi ho capito che non posso e non voglio più avere paura. Lui mi piace mamma, e voglio vedere quello che succederà, e se nemmeno lui dovesse essere il ragazzo giusto, almeno potrò dire di averci provato>>.
<<Sono così orgogliosa di te, così ti voglio, forte e grintosa, come lo sei sempre stata. Sei giovane, hai tutta la vita per trovare l'uomo adatto a te, e chi non risica non rosica>> dice mia madre.
A Roma l'espressione "Chi non risica non rosica" vuol dire che chi non rischia non avrà nulla di cui lamentarsi o di cui essere felice, alla fine.

Decido di prepararmi: sciolgo e lavo i capelli, il casco e le trecce li hanno resi schiacciati sulla base e aggrovigliati sulle lunghezze. Decido di farli mossi oggi. Dopodichè indosso un vestito a fiori molto sexy, con le maniche lunghe e la gonna corta, con una scollatura che parte sotto al seno e mi scopre una porzione di pancia fin quasi all'ombelico, uno stivaletto bianco con il tacco e una borsetta abbinata. Mi guardo allo specchio, e mi vedo bella, come non mi vedevo da tempo, e tutto questo non di certo grazie al vestito.

<<Sei meravigliosa>> mi dice mio padre fissandomi dallo specchio.
<<Si, una strega meravigliosa>> continua Nicolò. Rido e gli lancio una ciabatta, che gli sfiora la testa di due centimetri. <<Rettifico, una pazza meravigliosa>>.

Per cena mia madre scalda la lasagna avanzata del pranzo e io né mangio una bella porzione, che basta a saziarmi. Dopo cena mi trucco e sono pronta.
Andrea arriva alle 22:30 in punto, con la macchina questa volta, non posso rischiare che i mie capelli si schiaccino di nuovo.

<<A qualcuno si girerà il collo questa sera>> mi saluta Andrea.
<<Spera che non sia il tuo>> lo prendo in giro io dandogli un bacio sulla guancia.
Arriviamo all'Eden alle 23:15, e non sapendo nemmeno questa volta se ci sia una lista o meno, decido di mandare un messaggio ad Andres:"Ciao, noi siamo qui fuori". Lui mi risponde dopo pochissimo:"Arrivo, aspettatemi li".
Dopo cinque minuti, e tre giocatori già adocchiati da Andrea, lo vedo uscire dal locale e sento di nuovo quella sensazione strana alla bocca dello stomaco, devo aver mangiato troppa lasagna.

Lui è bellissimo, indossa una t-shirt nera oversize di Balenciaga, un pantalone nero sportivo-elegante e ai piedi una scarpa sportiva firmata Gucci. Appena ci vede si avvicina verso di noi, batte il cinque ad Andrea come se fosse un suo vecchio amico, poi mi prende la mano, si avvicina e poggia le sue labbra perfette sulla mia guancia.
<<Ciao ragazzi. Siete solo voi?>> ci chiede Andres.
<<Si, Gloria e Melissa erano impegnate>> gli risponde Andrea.
<<Ok, se siamo tutti allora possiamo entrare>>.

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