CAPITOLO 1

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"Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi".
Milan Kundera, "L'insostenibile leggerezza dell'essere"

E' sabato sera del primo settembre; l'afa di Roma non accenna a diminuire, anzi

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E' sabato sera del primo settembre; l'afa di Roma non accenna a diminuire, anzi. È il mio ultimo weekend libero prima della fine delle ferie. Da lunedì l'estate sarà da considerarsi ufficialmente finita, perlomeno per me; tornerò al lavoro, in quel cubicolo di negozio Tezenis, a Viale Marconi, dove con ogni probabilità, oltre a me e le mie colleghe, il quartiere sarà popolato solo dai residenti e dagli altri commercianti. Wow, che bello!
Per me l'anno nuovo inizia a settembre, non a gennaio, è sempre stato così. Finiscono le vacanze, ricomincia il lavoro, e da lì in poi sarà un susseguirsi di festività: halloween, il primo novembre, Natale, fino ad arrivare all'estate successiva, dove si è tutti più belli e più felici, e dove tutti sparano le ultime cartucce prima di tornare alla vita di tutti i giorni e uscire da quell'idillio durato si e no tre mesi, o per chi come me lavora a contatto con il pubblico, tre settimane.
Settembre mi ha sempre messo tristezza, malinconia, ma quest'anno è diverso... E' ancora peggio: se gli altri anni almeno mi consolavo sapendo che con me c'era Michele, questa volta non posso contare nemmeno su di lui, sui suoi abbracci, le sue carezze, i suoi baci e la sua compagnia. Per fortuna però che ci sono i miei amici, o per meglio dire, i miei angeli custodi: Gloria, Melissa e Andrea. Ed e' proprio con loro che sto passando questo sabato sera. Siamo in un locale molto carino che frequentiamo spesso, il T-Bar a San Paolo.
Gloria con il suo Sex on the Beach, intenta a scansionare ogni ragazzo che entra o esce dal locale (nemmeno fosse uno scanner per bagagli in aeroporto) nella disperata ricerca di qualcuno da farmi conoscere per fare il classico chiodo scaccia chiodo, o di qualcuno che invece possa andar bene per lei, che di relazione seria non ne ha mai avuta nemmeno una.
Melissa, con il suo Mojito, che come sempre da quando si è fidanzata con, cito testualmente, "L'uomo della mia vita", non fa altro che mandare messaggi al suo lui su WhatsApp.
Andrea, con la sua birra chiara, che mi sta parlando della prima di campionato, Roma-Sassuolo, finita 2-0 per i giallorossi, e del primo goal messo a segno da Quiroga.
Ed infine io, con il mio solito Daiquiri, che cerco di non deprimermi e di non pensare a quanto la mia vita possa essere triste in questo periodo.
<<Che palle!!>> sbotta Melissa facendoci distogliere dai nostri pensieri.
<<Si, lo so, la serata è noiosa e non ho visto passare nemmeno un ragazzo accettabile, però gridare "CHE PALLE" così, mentre sei in nostra compagnia, mi offende>> risponde Gloria, la solita simpaticona.
Gloria l'ho conosciuta al primo anno di liceo classico, ci odiavamo a vicenda, fino a che un giorno non siamo state costrette a fare un compito di latino insieme, e da allora non ci siamo più separate. <<Che succede?>> chiede Andrea.
<<È Fabrizio, stiamo litigando perché dice che ultimamente mi sente distaccata e fredda, ogni giorno la stessa storia, non ne posso più>> risponde Melissa.
<<E tu lo sei? Distaccata e fredda intendo>> chiedo io a Melissa. La conosco da quando abbiamo 5 anni, abbiamo fatto asilo ed elementari insieme, poi dalle medie le nostre strade scolastiche si sono divise, ma noi siamo sempre rimaste unite. È la persona più buona che conosca, anche troppo a volte, per questo non riesce mai a prendere posizione nelle relazioni, a maggior ragione con Fabrizio, che è un toro ascendente toro.
<<No che non lo sono, sono più stanca però, quello si, sia per il lavoro al bar sia per queste sue paranoie. Non so cos'ha ultimamente, sembra sempre che abbia paura che possa lasciarlo da un momento all'altro>>ci spiega lei.
<< E tu gliene hai parlato?>> chiede Gloria.
<<No, dirgli che sta diventando pesante con queste paranoie gli farebbe venire solo altre paranoie, non è il caso>>.
<<Vedrai che adesso arrivi a casa, alzerete un po' la voce, poi tu ti spoglierai per metterti il pigiama, lui ti salterà addosso e farete pace...e tutte le sue paranoie le lascerà chiuse nel cassetto, almeno per stanotte>>. Io, Melissa e Gloria alziamo gli occhi al cielo nello stesso momento; Andrea e le sue battute non di certo divertenti. Lui è sempre stato così, lo conosco da quando abbiamo io 11 e lui 13 anni, è stato il primo fidanzatino di una mia vecchia amica, poi lei lo ha lasciato per un altro, e io mi sono ritrovata a consolare uno sconosciuto, dal giorno dopo è diventato il mio migliore amico. È un po' scemo, ma gli voglio bene.
<<Sei il solito cretino, invece di aiutarmi tu te ne esci con le tue solite battutine a sfondo sessuale. Sentite, io vado a casa, almeno vado a parlarci e non a spogliarmi>> e lancia un'occhiataccia ad Andrea, <<tanto comunque la serata  è un po' moscia, e io domani lavoro, a differenza vostra che la domenica state sempre a chiappe all'aria!>>.
Si alza, ci da un bacio ciascuno e se ne va. Rimaniamo così noi tre. Sto quasi per alzarmi e dire che me ne andrò a casa anche io perché devo prepararmi piscologicamente per il rientro a lavoro di lunedì, quando a Gloria squilla il cellulare:<<Pronto? Ciao Ale. Davvero? Da Tyler a Ponte Milvio? Ovvio. Conta Gloria più due, ci vediamo tra poco>>.
Io e Andrea la guardiamo. <<Era Alessio, quel mio amico buttafuori, dice che stasera da Tyler a Ponte Milvio c'è una serata carinissima, e un sacco di gente...un sacco di ragazzi soprattutto. Ho già dato conferma, andiamo!>>.
<<Ei ei, aspetta, come andiamo?>> sbotto io. << Sono già le 23:00, sono stanca e depressa, lunedì ricomincio a lavorare e sono vestita di merda. Io non vengo da nessuna parte>>.
<<Amore, la notte è giovane, stanca e depressa lo sarai anche domani, a lunedì manca ancora un giorno e per i vestiti ci andiamo a cambiare al volo e poi andiamo. E poi dai, almeno ci divertiamo un po' prima che ricominci il lavoro>>.
Gloria è allucinante: se decide che una cosa deve essere fatta, state pur certi che si farà.
Andrea del canto suo fa decidere sempre noi, si sente un po' il nostro bodyguard; potrebbe avere altre duecento cose migliori da fare, ma mai ci lascerebbe andare da sole a feste, compleanni, discoteche e casini vari, quindi lui è già d'accordo, stanno solamente aspettando una mia risposta.
Sento quattro occhi fissarmi in attesa da un minuto.
Alla fine cedo: << D'accordo, andiamo. Ma si passa a casa MIA perché ho bisogno dei MIEI vestiti, e all'una e trenta voglio essere già tra le braccia di Morfeo, d'accordo?>>
Gloria esulta ballando sulla sedia, mentre Andrea è già in cassa per pagare il conto a tutte, come sempre. In fondo, cosa potrà mai succedere in una serata con i miei migliori amici? Di certo non può andare peggio di come è andata fin'ora.

Ciao a tutti/e. Mi volevo presentare.
Mi chiamo Arianna ed ho 26 (quasi 27) anni.
Amo leggere da quando ancora non sapevo nemmeno parlare (si fa per scherzare ovviamente) ed ho sempre desiderato scrivere.
Sono una fan sfegatata di Harry Potter.
Questa è la mia prima esperienza di scrittura, quindi siate gentili con me, ma accetto comunque qualsiasi tipo di consiglio. Ci sono già molti capitoli pronti per voi, ma per il momento vi lascio il prologo ed il primo, così potete cominciare a farvi un'idea della storia.
Non esitate a dirmi cosa ne pensate di queste prima pagine, e non esitate nemmeno a mettere mi piace o ricondividere la storia, o consigliare di leggerla a qualche amico, se dovesse piacervi.
Aiutatemi a realizzare il mio sogno: scrivere e pubblicare un libro.
Grazie a tutti per l'attenzione,

Lady_Horcrux

amoROù les histoires vivent. Découvrez maintenant