CAPITOLO 3

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"Forse non finiamo all'inferno per quello che facciamo. Forse finiamo all'inferno per quello che non facciamo. Per le cose che lasciamo a metà."
C.Palahniuk, "Ninna nanna"

Alla fine ieri sera siamo tornati a casa che erano quasi le tre

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Alla fine ieri sera siamo tornati a casa che erano quasi le tre. Dopo aver accompagnato Andrea, io e Gloria siamo tornate a casa mia, non me la sentivo di farla dormire da sola.
Inutile dire che siamo crollate immediatamente.
Oggi è domenica, è il mio ultimo giorno di ferie e avevo un programma ben definito per oggi: dormire almeno fino alle 12:00, mangiare qualche schifezza per pranzo insieme a Gloria, e stravaccarmi sul divano per il resto della giornata, per poi mangiare un boccone al volo e infilarmi di nuovo al letto...presto possibilmente.
Inutile dirvi quanto, ovviamente, nessuno di questi programmi sia stato portato a termine.
Mi sveglio di soprassalto con il mio cellulare che squilla alle 9:30. Cerco disperatamente di spegnerlo pensando sia la sveglia, poi mi rendo conto che se fosse stata veramente la sveglia allora avrei dovuto alzarmi e prepararmi di corsa perché starei facendo tardi per il lavoro. Ma quando apro gli occhi constato che non è la sveglia, è Melissa:<<Pronto!>> mugugno.
Lei dall'altro capo del telefono trilla:<<Amore buongiorno! Dormivi?>>.
<<No,  guardavo l'interno delle mie palpebre. Certo che dormivo Meli, è il mio ultimo giorno libero, sono le 9:30 ed è domenica, cosa pensavi che stessi facendo? Dovrebbero fare una legge che vieta il cellulare la domenica fino alle 14:00 del pomeriggio. Cosa c'è di così urgente?>>
Lei rimane in silenzio per qualche secondo, nel frattempo sento Gloria accanto a me che fa dei versi strani, sicuramente la suoneria ha svegliato anche lei.
<<Scuuusami. Volevo solo dirti che visto che oggi sei libera, potevamo stare tutti insieme dal momento che domani si torna a sgobbare. E' una bellissima giornata, possiamo organizzare qualcosa. Poi volevo anche dirti, che ieri sera mentre tornavo a casa, ho incontrato Michele con quella strega della sua nuova ragazza>>.
A sentire il nome MICHELE tutto il sonno che avevo scompare immediatamente, mi alzo di scatto dal letto e urlo:<<COSA??? E dov'erano, cosa stavano facendo?>>.
Michele, il ragazzo che pensavo fosse l'amore della mia vita, con il quale ho passato, o forse buttato, quattro anni della mia esistenza. Ogni volta che ci penso mi sento ancora dilaniare dentro, e credo che in questo momento mi stia venendo da vomitare. Certo, non ci penso più come prima, ma ancora fa male.
<<E dai Ali, non torturati così, stavano camminando e basta, non c'è nulla che devi sapere.>>.
<<Allora potevi tranquillamente non dirmelo>> ribatto io.
Finalmente si alza anche Gloria, e con la voce impastata dice:<<Cos'è questo casino?>>.
Io metto Melissa in vivavoce e le spiego:<<È Melissa, dice se oggi ci vediamo e stiamo tutti insieme>>.
Gloria annuisce e alza il pollice mentre sbadiglia per dare conferma.
Do l'ok a Melissa e chiamo subito Andrea per informare anche lui dei programmi per la giornata.
Visto che c'è il sole, decidiamo di vederci dopo pranzo a Villa Pamphili, un grande parco qui a Roma, dove si può correre, prendere il sole, portare i cani a fare una passeggiata, e dove c'è anche un bar molto carino al centro del parco dove poter bere qualcosa o fare un aperitivo.
I miei oggi sono al mare a godersi gli ultimi sprazzi di sole estivo, mio fratello Nicolò è a bivaccare da qualche parte (quest'anno ha fatto la maturità e ha deciso di prendere un anno sabbatico), quindi io e Gloria mangiamo insieme una cosa al volo e alle 17:00 ci incontriamo con gli altri nel bar di Villa Pamphili, non siamo tipi da passeggiate.
Appena arriviamo troviamo già Melissa e Andrea seduti a un tavolino all'esterno vicino l'entrata del locale, con quattro bicchieri di Spritz già pronti per noi.
Li salutiamo, ci sediamo e cominciamo a raccontare a Melissa della serata di ieri. Le raccontiamo tutto, di Alessio il buttafuori, della mole di gente che c'era, di Andres, di Amal e dello spettacolo tremendo di Gloria mentre tornavamo alla macchina.
<<Comunque sarà anche stato un coglione, ma Amal ti mangiava con gli occhi ieri sera>> esclama Gloria. <<Ma che ne sai tu, che avevi bevuto anche l'acqua del Tevere, ti abbiamo dovuto portare in macchina in braccio.>> le rispondo io.
<<Io vedo e sento tutto cara la mia Alice, sei tu che a volte sei un po' troppo nel Paese delle meraviglie>> scherza lei.
A proposito di Amal, ieri nella fretta di andarcene da quel posto e di caricare Gloria in macchina, ho dimenticato di dire loro del bigliettino trovato sotto i tergicristalli, così gli racconto di quello strano e poco apprezzato gesto. Andrea è il primo a rispondere:<<Non penserai veramente di usare quel numero?!>>.
<<Sei pazzo? Anzi si, forse lo userò, per accendere il fuoco quest'inverno>> ribatto io.
<<Boh, a me è sembrato tanto un maniaco a sentire voi, però vuole scusarsi no? Almeno forse ha capito di aver esagerato.>> replica Melissa. Gloria invece la pensa in maniera diversa:<<Io continuo a pensare che nonostante non si sia comportato proprio da gentiluomo, almeno ha fatto un gesto carino con quel biglietto, e poi ripeto, ti mangiava con gli occhi. Perché non dargli un'altra chance!? Tutti ne meritiamo una. E poi non ci devi mica uscire o convolarci a nozze, mandagli solo un messaggio in cui lo ringrazi per le scuse ma gli spieghi che va bene così, non c'è bisogno di nessun gesto eclatante per farsi perdonare. È buona educazione.>>
Gloria mi mette la pulce nell'orecchio, e per il resto del pomeriggio non faccio che pensare se sia il caso o meno di scrivergli; cosa c'è di male in un messaggio alla fine.
Continuiamo a chiacchierare fino a che non vediamo i camerieri cominciare a pulire, e capiamo che si è fatta ora di andare.
Le ragazze decidono di ordinare una pizza e mangiarla insieme, mentre io e Andrea preferiamo tornare ognuno a casa sua; stasera c'è la partita, e non possiamo perdercela.
Decido di mangiare solo una fetta di cocomero per cena, l'aperitivo mi ha bloccato l'appetito, e mi butto sul divano con Papà e Nicolò. Stasera c'è Cremonese-Roma, e la partita finisce con un'altra vittoria dei giallorossi e con un altro goal di Quiroga.
Felici, ce ne andiamo al letto. Io imposto la sveglia per la mattina successiva, e per prendere sonno inizio a scrollare Instagram, poi la curiosità mi assale: inizio a cercare Amal, non sapendo il cognome ho subito pensato che non fosse un'impresa facile, ma di Amal ne esistono pochi, infatti lo trovo quasi subito.
Ha il profilo pubblico, comincio a guardare le sue foto. Per carità, un bellissimo ragazzo, ma rimane un coglione, e poi i biondi a me non sono mai piaciuti.
Ad un certo punto la mia attenzione viene catturata da una foto, dove ci sono cinque o sei tra ragazzi e ragazze su una spiaggia caraibica, tutti sorridenti, abbronzati e muscolosi. Nella foto, sempre con il solito cappellino, intravedo anche Andres che ovviamente è taggato; clicco sul suo tag e mi catapulto sulla sua pagina. Miriadi di foto, ovviamente, con la maglia della Roma, in campo, durante gli allenamenti, con le maglie dei vecchi club, foto di vacanze, serate...ma nemmeno una foto con una ragazza. Questi tipi sono allergici alle relazioni.
Capisco che si è fatto tardi quando mi rendo conto di essere arrivata alle foto del 2018 sul profilo di Andres. Così chiudo tutto e mi metto a dormire, e durante la notte sogno un bellissimo paio di occhi azzurri.

Ciao a tutti/e, come state?
Io tutto bene, sono felice, anche se solo all'inizio di queso percorso che spero possa regalarmi tante emozioni, anche magari grazie  voi.
Vi stanno piacendo Alice, Andres e gli altri personaggi?
Per quei pochi che siete ancora, spero che i capitoli e la storia vi stiano piacendo.
Come già detto n precedenza, non abbiate paura di commentare positivamente (mi farebbe tanto piacere), ma anche negativamente (mi aiuterebbe a crescere).
Quindi vi aspetto, e ci vediamo molto presto con un nuovo capitolo.

Alice e Andres hanno ancora tanto da raccontare...♥️

amoRWhere stories live. Discover now