🍯23 - DUE SPIRITI IN VIAGGIO

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Ho fatto un doppio nodo all'anima
che non so sciogliere
Adesso siamo legati un po'
e lontani un po'
[Federica Abbate]


POV Joshua

Un carico invisibile grava su ogni parte del corpo. Mi tiene appuntato al letto come un insetto spillato sotto vetro nella parete bianco latte di un collezionista pazzo.

"Ami quello che fai? Nev... Non prendiamoci in giro. Cosa ne sai tu dell'amore?"

«Fanculo, Frank» sussurro con un filo di voce.

"So che questo progetto sembra fuori dagli schemi, ma ti darò tutto il supporto necessario. Alla fine, la decisione spetta a te. Tuttavia, se lo farai, sarà una sfida e un'occasione per insegnare ad altre persone la stessa gioia e soddisfazione che provi tu per il tuo lavoro."

La presenza che riempiva la stanza e i gemiti che rimbalzavano in ogni angolo, se ne sono andati da un pugno di minuti. Dopo l'appuntamento con una nuova cliente, mi sono accasciato sul materasso e la volontà è svanita nel nulla, inghiottita da una stanchezza profonda che permea tuttora ogni fibra.

Ho le braccia lungo i fianchi, le gambe distese, e il peso del mondo concentrato sullo sterno. Non importa quanto cerchi di spingermi in avanti, sono intrappolato in un abbraccio tra il sonno e l'inerzia.

Tutto ciò che desidero è crogiolare nella quiete illusoria che il letto può offrire, fino a quando non arriverà il momento di raggiungere il mio migliore amico al saggio di Ocean.

Il trillo del telefono sul comodino mi fa scappare il respiro di bocca.

Ogni movimento che compio richiede uno sforzo titanico, ma sollevo comunque la cornetta. «Spero tu abbia un buon motivo» dico, lapidario.

«Ho visto la sua cliente andarsene, poco fa. Mi chiedevo se le andrebbe di ricevere un messaggio che ho per lei» riferisce Nigel, cauto nella sua formulazione.

Alzo un sopracciglio, pizzicato dal richiamo dell'uomo al piano terra. «Un... Un messaggio?» Curiosità si intensifica, strappando gli spilli che mi tenevano inchiodato al materasso.

«Vuole che glielo porti in camera o viene lei?» Chiede, lasciando intravedere un leggero brivido di suspense nella sua voce.

Mi alzo. Una sfumatura di perplessità si dipinge sul mio volto. «A cosa devo questo tono enigmatico?» Insisto, cercando di comprendere le ragioni dietro tale richiesta.

Silenzio. Un'attesa carica di segreti si diffonde attraverso il telefono, lasciandomi sospeso nell'incertezza.

Sospiro, conscio che la mia curiosità non può restare insoddisfatta. «Daccordo, vengo io» decido infine, cedendo all'attrazione del mistero. «Tanto devo uscire tra una decina di minuti.»

«Bene. La attendo» conclude l'uomo con una voce che cela ancora molte incognite.

Mi cambio rapidamente, lasciando indietro la pesantezza che mi aveva incollato al letto, sostituendola con una strana eccitazione.

Mi dirigo verso la hall.

Il sangue scorre un po' più velocemente, ora che mi sto avvicinando a Nigel.

«Buon pomeriggio» esordisce lui. «Questo è suo, signor Neviani.» Mi consegna il biglietto con una certa emozione.

Curiosità si amplifica appena percepisco la porosità del bigliettino tra le dita.

«Non ci siamo nemmeno detti addio» leggo, sottovoce. «Te l'ha dato Chloe?» Ipotizzo di getto, con voce normale, ricordando la nostra discussione dentro la doccia.

IDROMELE A MEZZANOTTEWhere stories live. Discover now