CAPITOLO 14

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"Le persone non vogliono ascoltare la verità perchè non vogliono vedere le proprie illusioni distrutte"
-Friedrich Nietzsche.

DEVON
Qualche ora prima...

"Posso?"

Alzo lo sguardo dal computer notando che sulla soglia della porta del mio ufficio c'è mio fratello con il solito portatile sottobraccio.

Gli faccio cenno di entrare e accomodarsi su una delle poltroncine poste di fronte a me mentre lo guardo perplesso.

"Ho trovato qualcos altro" afferma poggiando il computer sulla scrivania dopo aver scostato alcune scartoffie.

Se Dawson ha ritenuto urgente comunicarmi qualsiasi cosa abbia scovato tanto da presentarsi sul mio posto di lavoro, significa che la questione sta prendendo una piega sempre più brutta.

"Che succede?" gli chiedo mettendo i gomiti sulla superficie di legno per sporgermi verso di lui.

Come ogni volta che dobbiamo prendere l'argomento Evangeline Carraway, un nodo alla bocca dello stomaco mi afferra in una morsa facendomi avvertire una vaga sensazione di nausea.

"Hai presente quando ti ho detto che potrebbe esserci la possibilità che la persona che affianca Evangeline in questa assurda bugia sia la stessa che prontamente le paga la cauzione quando viene sbattuta in cella?"

Annuisco ricordando perfettamente ciò a cui si riferisce.

Presto attenzione ad ogni espressione che il volto di mio fratello assume mentre la sua mano si muove svelta sul mouse. Dopo qualche istante Dawson volta lo schermo del suo computer per mostrarmi la foto di un uomo.

Quest'ultima sembra tipica di chi è appena stato arrestato, infatti riesco ad avere una visuale della sua faccia frontalmente e in entrambi i lati. L'uomo ha dei folti baffi, i capelli trasandati e uno sguardo caratterizzato da due occhi di un azzurro chiaro.

"Chi diavolo è, suo padre?"

Dawson ridacchia scuotendo la testa.

"No, affatto"

Continuo ad osservare la foto segnaletica nel tentativo disperato di capire chi sia la persona raffigurata. Mi concentro sul taglio degli occhi, la forma delle labbra, le sopracciglia aggrottate in un'espressione rabbiosa, ma non ha nulla di familiare.

"E' un cliente di Evangeline. O meglio, un ex cliente. Lei una volta lavorava al Baby Doll Club di San Diego, uno degli strip club più frequentati della città. Lì le ballerine possono essere 'prenotate' per un balletto privato anche dopo l'orario di chiusura, se capisci cosa intendo. E' stato durante uno dei tanti spettacoli di Evangeline che Charlie Maley l'ha notata. A quel punto è diventata una specie di ossessione per lui tanto che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di averla con sè. Evangeline, però, voleva l'avventura di una sola notte così l'ha rifiutato più volte nei giorni seguenti, ma Maley diventava sempre più insistente. Aveva deciso di volerla nella sua vita a tutti i costi quindi aveva scoperto il nome della madre di Evangeline. La donna era un'infermiera single da un bel pò di anni e questo non ha fatto altro che facilitare il compito a Maley il quale aveva deciso di provarci con lei. La madre di Evangeline si innamora di Charlie arrivando a presentarlo alla figlia e quando quest'ultima viene a scoprire tutto non può più fare nulla in quanto la madre aveva persino deciso di andare a vivere con lui, portando con sè ovviamente la stessa Evangeline"

Interrompo mio fratello con un gesto della mano sentendomi sempre più confuso e allo stesso tempo sbalordito.

Questa situazione è assurda.

The crazy m̶a̶r̶r̶i̶a̶g̶e̶ coupleWhere stories live. Discover now