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Adesso che tengo tutto sotto controllo so che mi posso divertire.

- dato che pensavi di avere la vittoria in mano, ma con me al tavolo non se ne parla proprio.
- dimmi quel che vuoi sapere?
- Taylor della Pizzeria sulla circonvallazione.

Ed ecco qua lo stesso sguardo, inizio a divertirmi, mi scappa una risata.

- questa sera si che mi diverto, non vedo l'ora di arrivare alla fine della partita.

Taylor e Charlotte erano le uniche sorelle di Ivan, nonché le mie migliori amiche, erano più grandi di noi, figlie della prima moglie del padre di Ivan, morta di infarto improvviso, sono sempre state disponibili e protetti nei nostri confronti, e io voglio sapere tutto per farla pagare cara a chi le ha uccise.

- non farmene una colpa, è vero lo uccisa io, ma è anche stata l'unica donna su questo mondo che abbia mai amato.
- lo so e se non parli te la faccio vedere prima del previsto.
- ci siamo conosciuti nella sua pizzeria, ero la perché aspettavo un tizio per un colloquio, non sapevo ancora chi era a quei tempi, e non lo saputo neanche dopo, il mio appuntamento non è arrivato, ho mangiato da solo e ogni tanto Ty faceva una battuta, alla fine della cena è stata gentile con me e abbiamo iniziato ad uscire, poi siamo passati ad essere una coppia, ho iniziato a lavorare nel mondo oscuro molto dopo, lei non sapeva di me e io non sapevo di lei, il mercato nero era il suo in pratica, io stavo entrando nel clan, Vittorio mi fa spunto di questa ragazza che non gli lascia il mercato libero, che è un grosso problema per tutti, ammazzarla è la prova che vuole per entrare nel clan e mettermi comodo se la toglievo di mezzo...

Prende fiato e inizia a piangere.

- dovevo incontrare questa ragazza per conto di Vittorio per una trattativa, ho aspettato e poi è arrivata, con la sua Ferrari rossa, occhiali Versace, un completo nero, il rossetto rosso, l'avevo riconosciuta appena era scesa, lei mi guarda scettica e io sconvolto, iniziamo a parlare e finiamo per confessarci tutto, all'inizio lo pregata per lasciare una quota del mercato a Vittorio così tutto sarebbe andato bene, ma lei insisteva che no, poi siamo scoppiati a litigare pesante, lei mi ha puntato la pistola alla tempia e mi ha detto di lascia stare questa vita, io a mia volta gli ho puntato la pistola sul petto, gli ho detto che se mi amava doveva cedere qualcosa a Vittorio così non ammazzava nessuno dei due, mi ha detto che era impossibile, il padre non lo avrebbe mai permesso, avevamo deciso di scappare, paese nuovo e vite nuove, dove nessuno ci poteva trovare, ma la cose si sono complicate, hanno iniziato una sparatoria suo padre e Vittorio, eravamo dentro fino al collo, ci siamo buttati in un'angolo e dovevamo spararci per non farci ammazzare da qualcuno, siamo corsi sul ponte e Ty mi ha dato una pistola, ce la siamo puntati alla tempia e abbiamo sparato, lei è morta sul colpo mentre io ero vivo e vegeto, aveva una piccola lettere nella mano, lo presa e lo letta, diceva che io avevo la vita davanti e dovevo viverla per entrambi, lei era malata e non sarebbe sopravvissuta molto, non lo ha detto a nessuno, io dovevo vivere per entrambi e alla fine mi sono ritrovato a non vivere affatto per nessuno dei due, Tonio ci ha trovati e mi ha ufficialmente aggiunto al tavolo, ecco la storia.

Ivan è andato in tilt, è ora che sappia tutto, mi sono portata questi pesi dietro per anni, è l'ora che tutti sappiano tutto, me compresa, voglio che esce tutto dalle loro bocche.

- un'altro è fuori.

Fugge come una lepre, la mia terrazza sarà un po' affollata questa sera.

- prossimo giro?

Solo due alzano la mano, gli altri si alzano e si mettono dietro le sedie, non li conosco e non mi hanno fatto niente quindi possono stare la, gli ultimi due che al contrario hanno da pagare rimangono, mi sa che anche da me vogliono sapere qualcosa.

L'amore non si prendeWhere stories live. Discover now